Coldiretti: 'Il voucher ha valore nominale'
Dopo che la fondazione studi del consiglio nazionale dei consulenti del lavoro ha nuovamente messo in discussione la natura del valore del voucher la Coldiretti sottolinea che tanto il decreto il Decreto ministeriale 12 marzo 2008 sulla 'sperimentazione per l'anno 2008 delle prestazioni occasionali di tipo accessorio nel settore delle vendemmie' che la norma di legge con le novelle nel tempo intervenute (oltre che tutte le circolare inps che si sono susseguite nel corso del tempo) 'hanno sempre espressamente ribadito, ed a ragione, che il valore del voucher e' un valore nominale'.
Il valore del voucher e' 'nominale', in quanto, sostiene la Coldiretti, 'non compete certamente al legislatore definire i livelli retributivi, ma tale facolta' deve essere lasciata alle parti contrattuali o eventualmente alle loro rappresentanze, qualora lo ritenessero, attraverso il riferimento alla contrattazione collettiva ed alle retribuzioni in quella sede negoziate'.
 
Uila-Uil: 'Basta con le ambiguità sul valore orario'
'Per la prima volta un'organizzazione agricola esce allo scoperto dichiarando che il valore di 10 euro attribuito ai voucher non e' da considerarsi orario ma nominale e che quindi il lavoro accessorio pagabile con questo strumento, in assenza di contrattazione collettiva, possa essere retribuito a piacimento del datore di lavoro, anche 1,5 euro l'ora per una giornata lavorativa di 6,5 ore. Resta da capire come questa interpretazione possa fare emergere lavoro sommerso (pagato quanto?) e non costituisca invece l'ennesima dimostrazione che lo strumento dei voucher, se utilizzato con queste modalita', comportera' una drammatica e ignobile destrutturazione del mercato del lavoro'.
Queste le parole del segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza, comentando le affermazioni espresse dalla Coldiretti dopo che la fondazione studi del consiglio nazionale dei consulenti del lavoro ha nuovamente messo in discussione la natura del valore del voucher
'La paga oraria per il lavoro agricolo stabilita dai contratti collettivi e' di circa 10 euro e lo spirito della norma che ha introdotto i voucher era che, in quanto lavoro occasionale, il lavoro accessorio meritasse', spiega Mantegazza, 'di essere pagato un po' di piu' anche in ragione dei minori oneri contributivi a carico delle imprese. L'ambiguita' sul valore dei voucher nasce da una precisa responsabilita' del legislatore, in primo luogo, e dell'Inps che non ha mai voluto dare un'interpretazione corretta. noi chiediamo con forza che la faccenda venga chiarita una volta per tutte e, ancor di piu', che venga stabilito che i voucher possano essere utilizzati solo per creare occupazione aggiuntiva e non per pagare dei lavoratori precedentemente assunti in base ai contratti collettivi'.