'Al nuovo futuro Governo chiediamo di non perdere tempo; di iniziare fin dalla sua costituzione a mettere in atto un programma di azioni coerenti e puntuali sugli impegni presi a Bruxelles' esordisce Walter Righini, presidente della Fiper (Federazione Italiana di Produttori di Energia Rinnovabile) alla conclusione dell'Assemblea annuale dei soci Fiper tenutasi a Savigliano il 29 marzo.
Nell'ambito della produzione di energia da biomassa legnosa, potenziale stimato intorno ai 9.32 Mtep al 2020 nel Piano nazionale energetico, Fiper propone la messa a punto di un pacchetto di misure chiaro e preciso per incentivare l'implementazione di impianti co-generativi. Ne deriva la definizione di un quadro legislativo che incentivi il risparmio di energia primaria e quindi premi per le tecnologie più performanti a tal fine.
Da un recente studio effettuato dal Politecnico di Milano1, si è effettuato un confronto empirico sui risultati prodotti dall'uso della biomassa a fini energetici: in un impianto che produce solo elettricità, senza recuperare il calore (rendimento elettrico=33%), l'energia primaria risparmiata è del 63%; mentre un impianto di co-generazione (rendimento elettrico = 18%, rendimento termico 62%) l'energia primaria risparmiata è del 103%.
Fiper invita il futuro Governo, a definire gli indici più significativi per determinare i meriti energetici e ambientali degli impianti di cogenerazione a biomassa seguendo le indicazioni della Direttiva Europea sulla co-generazione(pdf). Oggi il rendimento del calore e/o dell'elettricità prodotta dalla biomassa legnosa varia dal 25 al 90%. Per questa ragione, Fiper sostiene una politica energetica che armonizzi gli incentivi per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili. A riguardo, Fiper concorda con il legislatore francese, che riconosce l'incentivo pubblico per la produzione di energia elettrica in co-generazione con un livello minimo di efficienza del 50%.
'L'attuale quadro normativo nazionale', riprende Righini, 'non favorisce l'utilizzo virtuoso della biomassa, poiché a fronte di un'elevata valorizzazione della produzione elettrica non corrisponde alcuna incentivazione per la produzione termica'. E' necessario dunque affrontare la questione in un approccio integrato di misure che includano: definizione standard di rendimento ed efficienza energetica, incentivi finanziari, linee guida e una politica agricola e forestale che promuova l'approvvigionamento di biomassa legnosa in ambito locale. 'Il mondo accademico, da qualche tempo ha studiato e verificato teoricamente l'importanza della cogenerazione nell'uso energetico delle biomasse per massimizzare l'efficienza del sistema di produzione. Alcuni di noi hanno a disposizione dati reali e concreti grazie all'esperienza maturata in questi ultimi anni di attività. Si tratta quindi di trasferire i risultati ottenuti in ambito di ricerca scientifica e sul campo in un quadro legislativo armonico e lungimirante', conclude Righini.