In Trentino Alto Adige il comparto biologico risulta in costante aumento grazie allo sviluppo che sta registrando in provincia di Bolzano. In provincia di Trento la superficie coinvolta da questo metodo, circa un centinaio di ettari, è meno dell’1% dell’intero comparto viticolo. Numerose, però, sono le aziende che si stanno avvicinando a questa modalità di produzione e cercano di metterla in pratica almeno in due aspetti principali: riduzione degli insetticidi e degli erbicidi di sintesi e utilizzo di fertilizzanti organici e non chimici. Sardegna, Sicilia e Toscana sono prime in Italia per percentuale di superficie destinata al biologico mentre, per numero di aziende, ai primi posti in classifica figurano Emilia Romagna, Marche e le province di Bolzano e Trento. Secondo i dati dell’Assessorato provinciale all’agricoltura, in Trentino, dal 1992 al 2005 le aziende sono passate da 2 a 27, la superficie per il biologico da 12 ad 80 ettari. Alla viticoltura biologica è stato dedicato, oggi, all'Istituto agrario San Michele, un incontro organizzato dall’Istituto agrario, nel corso del quale sono state presentate le attività condotte nel 2007 in provincia di Trento. L’incontro si è concluso con una visita al vigneto interessato dalle prove dell’Istituto agrario.