Nasce la consulta agroalimentare, come strumento di confronto del comparto agricolo e agrindustriale. Prende ufficialmente il via la dichiarazione unica aziendale, come strumento capace di semplificare tutte le procedure burocratiche e dimezzare i tempi di risposta. Si apre una fase di forte incentivazione alle politiche di aggregazione dei prodotti e delle filiere produttive per affrontare in maniera più efficiente la sfida dei mercati internazionali.
Ecco, in estrema sintesi, alcuni dei principali risultati con cui si è conclusa "Coltivare il futuro", Conferenza regionale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della Toscana.
E’ stato il presidente della Regione Claudio Martini a completare il percorso della due giorni di lavori: “Il prezioso dialogo che è stato intessuto è servito a riconfermare che il filo conduttore della nostra agricoltura è rappresentato dalla scelta della qualità, della tutela della biodiversità e dalla tipicità, intesa come ricerca costante di un legame col territorio. Allo stesso tempo, però sono stati messi a fuoco, e condivisi, i principali obiettivi da perseguire sin dai prossimi mesi a sostegno della competitività del settore: dalla conferenza è partita una spinta verso una modernizzazione, da attuarsi sia alleggerendo grazie all’informatica il peso della burocrazia, sia investendo su ambiti innovativi e promettenti come quello delle cosiddette colture ‘no food’, sia sostenendo con forza tutte quelle sinergie capaci di coordinare e rafforzare l’offerta di un settore dominato da aziende piccole e piccolissime, per renderla più visibile e competitiva. Questi due giorni, infine, ci consegnano un comparto sempre più deciso a uscire dal guscio e ad aprirsi all’intera società toscana. L’agricoltura è crocevia di tanti comparti, dal turismo all’ambiente, dalla salute al governo del territorio e perciò deve aprirsi agli altri comparti ma anche chiedere a tutte le politiche (economia, ambiente, turismo, formazione) di inglobare l’agricoltura e di valorizzarne le potenzialità”.
Nel merito dei principali risultati con cui si è chiusa la conferenza è poi entrata l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni. “La spinta in avanti che avevo chiesto in apertura dei lavori si è tradotta in una straordinaria ricchezza di spunti, di idee, di proposte, molte condivise, e in un dialogo cui hanno partecipato costruttivamente le oltre 2mila persone che hanno partecipato alla conferenza. La consulta agroalimentare è uno dei frutti più importanti di questo percorso. Si tratterà di una sede di confronto dei rappresentanti del comparto agricolo e agroindustriale aperta però a tutti quei settori e assessorati che presentano ambiti interdisciplinari all’agricoltura (governo del territorio, lavoro, sanità, ambiente, energia).
Sarà in questa sede, per esempio, che potremo affrontare questioni come quella delle politiche di filiera, e dell’aggregazione dell’offerta, necessarie a far sì che le nostre produzioni di qualità possano penetrare sempre di più nei canali commerciali interni (penso alla grande distribuzione), sia perché riescano a far breccia in un export che sente fortemente il richiamo del made in Tuscany”.
Sulla semplificazione delle procedure l’assessore ha ribadito l’avvio della Dua (Dichiarazione unica aziendale) “grazie alla quale – ha detto - una volta all’anno e una soltanto, senza far file, senza dialogare con più enti, senza muoversi da casa, l’agricoltore potrà concentrare tutte le sue richieste di aiuti e, presto, richiedere anche tutte le certificazioni che gli occorrono. E questo dovrà dare il via a un percorso di informatizzazione capace di coinvolgere in pochi anni, tutto il comparto e tutte le imprese”.

Fonte: Ufficio stampa - Regione Toscana
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