I focolai della malattia emorragica epizootica del cervo in Sardegna sono stati al centro della prima seduta del tavolo permanente sull'emergenza convocato dal presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.


Nell'Isola i primi casi del virus simile alla blue tongue, in grado di infettare tutti i ruminanti, sono stati confermati sui bovini di alcuni allevamenti del Sud Sardegna. Già attivo, su indicazione del Ministero della Salute, il blocco per trenta giorni della movimentazione dei capi di bestiame all'interno e all'esterno dell'Isola.

 

All'incontro, che si è tenuto il 15 novembre scorso, hanno partecipato gli assessori della Sanità, Mario Nieddu, della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino, dell'Agricoltura, Gabriella Murgia, all'Ambiente, Gianni Lampis, il direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, il Ministero della Salute e i rappresentanti delle associazioni del comparto zootecnico.


"Abbiamo convocato il tavolo regionale con la massima sollecitudine. Le preoccupazioni del comparto, sono anche le nostre. Siamo vicini alle aziende del settore di fronte a questa nuova emergenza", dichiara il presidente Solinas. "Dobbiamo ricordare che, per la peste suina, l'Europa è intervenuta con aiuti e risorse nei confronti della Germania. Ci aspettiamo che ci sia la stessa attenzione per la Sardegna di fronte a questa nuova problematica che grava sui nostri operatori. Di sicuro la Regione farà la sua parte e non lascerà soli gli allevatori".


"L'immediata apertura di questo tavolo e la mia presenza già al primo incontro - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore al Bilancio Fasolino - rispecchia la volontà del presidente Solinas di accelerare sul fronte degli aiuti al comparto. La quantificazione economica ci darà indicazioni per una variazione di bilancio per poter dare nei tempi più rapidi un sostegno agli allevatori, senza dover attendere l'intervento di Roma".


"Reperire tutte le risorse necessarie a dare serenità al nostro comparto e metterle nella disponibilità delle imprese - precisa l'assessore Fasolino - è la priorità indicata dal presidente ed è su questo che lavoreremo con la massima celerità".


Per la quantificazione dei danni l'assessora Murgia ha confermato l'immediato coinvolgimento dei tecnici di Laore e l'avvio delle interlocuzioni con il Ministero dell'Agricoltura, che sarà coinvolto al tavolo regionale permanente già a partire dalla prossima riunione. L'assessore Lampis, invece, già questa settimana, incontrerà a Roma i rappresentanti del Governo ai ministeri della Salute e dell'Agricoltura.

 

Sul fronte sanitario: "Le indagini entomologiche - spiega l'assessore Nieddu - compiute sui campioni di insetti raccolti nei mesi precedenti hanno dato esito negativo. Questo lascia pensare che probabilmente il virus sia arrivato solo di recente in Sardegna dal Nord Africa attraverso i venti del deserto. Basti pensare che nel 2022 in Tunisia sono stati identificati circa mille focolai".

 

L'assessore alla Sanità ha poi sottolineato: "Oggi in Sardegna, oltre alle tre evidenze nella zona di Arbus e a Guspini, sui bovini, abbiamo un nuovo caso rinvenuto nel selvatico, a Pula su un cervo. Abbiamo notizia che, dopo la Sardegna, anche in Sicilia sono stati rilevati dei casi. Ora la massima priorità, sul fronte sanitario, sarà quella di completare l'indagine epidemiologica per avere un quadro completo che ci potrà dare informazioni sulla reale diffusione del virus".

 

Confagricoltura, partiti col piede giusto

"Non possiamo che essere soddisfatti nel vedere che la Regione ha accolto le proposte che come Confagricoltura Sardegna abbiamo fatto per gestire al meglio l'emergenza sanitaria subito dopo la segnalazione del primo caso di malattia emorragica epizootica del cervo in Sardegna: dall'istituzione di un tavolo tecnico tra associazioni di categoria agricola e assessorati della Sanità, dell'Agricoltura, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e Ministero della Salute, all'avvio della sorveglianza passiva alla ricerca di carcasse negli areali dove si trova il cervo sardo". Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, nell'apprezzare la disponibilità del Ministero della Salute, per la propria parte, e del vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, nell'attivarsi da subito per reperire e stanziare i fondi da destinare alle aziende bovine colpite dal blocco delle movimentazioni dei capi.

 

"Due passaggi importanti - sottolinea Mele - che hanno già prodotto i primi risultati in positivo tra l'avvio delle attività della task force e il primo ritrovamento di positività in un cervo investito da un'auto nei boschi di Pula".

 

"Il blocco per le prossime settimane continuerà a impedire il trasferimento dei vitelli nei punti di ingrasso della Penisola - ricorda Mele - causando un aggravio di spese a carico degli allevatori che non possono vendere e devono comunque assicurare un giusto sostentamento agli animali".

 

Nel concludere, Paolo Mele precisa che si è partiti con "il giusto approccio" e che "tale modalità d'azione ci deve accompagnare nel prossimo futuro".