Accadrà il primo settembre del 2018, come prevede l'articolo 3 della legge 167 del 20 novembre, la cosiddetta “legge europea”.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale numero 277 del 27 novembre la “ricetta elettronica” entra così a pieno titolo fra le norme che regolano l'impiego del farmaco veterinario.
Più controllo
L'obiettivo è quello di rafforzare la sorveglianza e il controllo sull'uso corretto e responsabile dei farmaci.Si avrà in questo modo anche un quadro preciso dell'effettivo impiego degli antibiotici in campo veterinario, condizione utile a chiarire fra l'altro quanto siano reali le responsabilità delle produzioni animali nella comparsa dei fenomeni di antibiotico-resistenza dei quali tanto si parla in questi mesi.
La legge
Venendo al testo della legge, al comma 1 dell'articolo 3 si legge che tutte le figure che afferiscono al farmaco veterinario, dal produttore alle farmacie nonché i medici veterinari, sono tenuti all'inserimento nella banca dati centrale di tutti i dati concernenti la produzione e la vendita dei medicinali veterinari.Il costante aggiornamento della banca dati è affidato alla ricetta elettronica, nella quale il veterinario è tenuto all'inserimento dei dati per identificare il titolare dell'allevamento.
A partire dal primo settembre 2018, come anticipato, la prescrizione dei medicinali veterinari potrà avvenire solo in formato elettronico. La regola vale per i farmaci e anche per i mangimi medicati, qualora sia obbligatoria la prescrizione veterinaria per il loro impiego.
Prepararsi per tempo
Per arrivare preparati all'appuntamento con la nuova ricetta elettronica il ministero della Salute, attraverso la Direzione generale di sanità animale, ha avviato corsi formativi sperimentali su base volontaria, alcuni dei quali già conclusi.Per completare in tutta Italia l'iter formativo è stato creato un pool di veterinari e liberi professionisti del settore degli animali da reddito e da compagnia al quale potranno rivolgersi le istituzioni sanitarie regionali per estendere la formazione al proprio territorio di competenza.
La conclusione del percorso di formazione, informa una nota del ministero della Salute, è prevista per la metà gennaio 2018 e sarà accompagnata da un corso a distanza attraverso materiale interattivo e video.