Il ministero della Salute, con decreto del 30 maggio 2017, ha infatti istituito presso l'Izsam il Centro di referenza nazionale per sequenze genomiche di microrganismi patogeni.
Un riconoscimento frutto dell'attività scientifica dell'Izsam che è stato pioniere nell'adozione di questo tipo di indagine nel settore della genetica molecolare, dotandosi di una moderna e sofisticata strumentazione sottoposta a continui aggiornamenti e implementazioni.
In passato i microrganismi patogeni venivano identificati mediante l'indagine microscopica e caratterizzati con test sierologici.
Queste metodologie sono state progressivamente rimpiazzate da indagini genomiche che consentono, oggi, di rilevare e identificare gli agenti patogeni con maggior precisione, permettendo nel contempo di differenziare i numerosi ceppi appartenenti ad una stessa tipologia di microrganismo.
Il centro istituito all'Izsam, si occuperà anche della realizzazione di una piattaforma nazionale per la raccolta e conservazione delle sequenze genomiche di microrganismi patogeni e per l'esecuzione di analisi bioinformatiche.
Il centro curerà, inoltre, l'archiviazione e la condivisione dei risultati collaborando alla costituzione di un sistema strutturato e permanente di referenti negli Istituti zooprofilattici sperimentali ai fini del coordinamento delle attività nel territorio nazionale quali l'assistenza tecnico-scientifica al ministero della Salute e alle autorità competenti, l'organizzazione di corsi di formazione per il personale del Sistema sanitario nazionale e di altri enti e la promozione delle attività di ricerca.
La banca dati che deriverà dalle specifiche funzioni del centro rappresenterà un prezioso strumento conoscitivo per l'identificazione dei cluster epidemici e il rintraccio delle fonti d'infezione su cui programmare, in modo mirato, gli interventi necessari a tutelare la qualità delle produzioni nazionali e la salute dei consumatori.
"Un nuovo traguardo raggiunto dall'Izsam frutto di un lungo lavoro" hanno dichiarato il direttore generale Mauro Mattioli e il direttore sanitario Nicola D'Alterio "che ha permesso all'Istituto di ottenere credibilità e autorevolezza a livello nazionale, due caratteristiche che ci vengono riconosciute anche dal ministero".
"Preme sottolineare - hanno concluso i direttori - che, ancora una volta, questo risultato è stato possibile grazie all'impegno quotidiano e alla preparazione scientifica e tecnica del nostro personale, oltre che agli investimenti lungimiranti su laboratori e apparecchiature".
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