Il ministero della Salute comunica che in riferimento alle notizie diffuse nei giorni scorsi da alcuni organi di stampa sull'iter procedurale della richiesta di autorizzazione avanzata al comune di Cremona dalla ditta Avantea per avviare un allevamento di suini geneticamente modificati per uso sperimentale, si precisa che il ministero della Salute è consapevole dell'importanza potenziale che la produzione di suini transgenici può avere sulla salute umana con particolare riferimento al settore dei trapianti e della terapia delle malattie degenerative dell'uomo. 

Tuttavia, non può nemmeno sfuggire che tale produzione, al di là dei suoi aspetti e interessi economici, non può essere considerata un semplice allevamento di animali ad uso sperimentale, in quanto può comportare conseguenze di sanità e benessere animale, nonché ambientali, di complessa valutazione. 

Inoltre, la recente Direttiva comunitaria 2010/63/Ue sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (anche se non ancora recepita nell'ordinamento nazionale), prevede che la produzione di animali transgenici sia da considerarsi come una procedura parte del progetto di ricerca, il quale è soggetto ad autorizzazione dell'autorità competente nella sua interezza. 

Per questi motivi, il ministero della Salute, che è stato investito della questione nello scorso mese di novembre dalla regione Lombardia, dopo un primo approfondimento ha ritenuto necessario sottoporre la questione al parere del Consiglio superiore di Sanità nella seduta prevista per il 17 maggio prossimo, come già noto alla ditta Avantea.