Le norme sulla tracciabilità e rintracciabilità alimentare, introdotte con il Regolamento CEE 178/2002 in vigore dal 1 gennaio 2005, obbligano le aziende che realizzano prodotti destinati all'alimentazione umana, bevande comprese, ad attuare sistemi e procedure per renderli rintracciabili.
Nella pratica, le aziende agroalimentari devono adottare metodi affidabili di raccolta dati che permettano, quanto meno, di individuare a monte chi abbia fornito loro una materia prima destinata a entrare a far parte del prodotto alimentare e a valle i clienti che hanno acquistato i vari lotti della propria produzione. Tali informazioni devono essere accessibili alle autorità competenti che le richiedano per eseguire verifiche nel caso di eventuali rischi sulla sicurezza alimentare.
Allo stesso tempo oggi, i consumatori e con essi gli operatori della distribuzione commerciale, desiderano sempre più essere consapevoli della provenienza territoriale e dei processi di lavorazione dei prodotti alimentari. Tale domanda di trasparenza può essere soddisfatta da un sistema di tracciabilità e rintracciabilità capace di gestire informazioni molto più dettagliate rispetto a quelle richieste dalla legge, e capace di ripercorrerle in modo da ricostruire la storia del prodotto attraverso le fasi di produzione, trasformazione e distribuzione.
E' sulla base di tali premesse che nell'ambito del
Certa - Nodo Basilicata, presso la sede della
Metapontum Agrobios, è stato realizzato un
portale web per la tracciabilità e rintracciabilità della filiera vitivinicola in grado di assicurare la trasparenza del percorso produttivo a garanzia della qualità dei vini.
I vitivinicoltori già adottano per obbligo di legge un sistema essenziale di
tracciabilità dei loro prodotti su supporto cartaceo (registri di vinificazione e commercializzazione). La tecnologia informatica, oltre che poter essere un sistema semplificato sostitutivo o integrativo dei registri cartacei, risulta estremamente interessante, poiché la gestione telematica delle movimentazioni e dei processi che avvengono lungo la filiera, permette di rintracciare a distanza, con una semplice connessione internet tutto il
percorso produttivo di un vino.
Ciò permette di individuare puntualmente i lotti, in caso di indagine, per eseguire ritiri mirati senza compromettere l'intera produzione e, inoltre, dà spazio a numerose possibilità applicative per assistere gli operatori della filiera nello svolgimento e nella gestione del loro lavoro.
Fase di innesto di un Tag RFId direttamente nella pianta di vite
La scelta di progettare e realizzare un portale web è stata motivata dal fatto che internet permette un’accessibilità diffusa su tutto il territorio senza dover disporre di particolari soluzioni software specifiche. Ogni operatore della filiera può accedere al database centralizzato mediante un username e una password e inserire o avere visibilità dei propri flussi di dati, da un qualsiasi dispositivo connesso ad internet a prescindere dalla posizione geografica, senza doversi recare presso le sedi aziendali per la consultazione dei documenti cartacei. L'utilizzo di una banca dati informatica centralizzata, in cui convergono le informazioni derivanti da tutta la filiera, permette la gestione digitale di tutti i dati e quindi una facile e chiara rintracciabilità degli stessi in tempo reale.
Organizzazione del “Portale vitivinicolo”
Il prototipo del
“Portale vitivinicolo” per ora in fase sperimentale, è direttamente raggiungibile all'indirizzo
www.certabasilicata.it/vino ed è organizzato come
piattaforma web condivisa, per coordinare i dati provenienti da ciascuna fase della filiera a partire dal vivaismo viticolo fino ad arrivare alla vendita dei vini. L'impostazione della piattaforma è stata pensata e strutturata, per poter gestire dati tracciati mediante l’impiego di etichette “intelligenti” di tipo
RFId (Radio Frequency Identification) e di codici a barre, in alternativa o in combinazione tra loro a seconda delle esigenze di ciascuna fase della filiera, in rapporto ai costi / benefici.
Ogni operazione registrata è identificata univocamente da un codice alfanumerico elaborato in automatico secondo un criterio prestabilito. I dati da inserire riguardano le provenienze, le operazioni, le tempistiche e quant'altro è necessario tracciare in base a ciascuna fase operativa.
Dall'area riservata ogni utente registrato può accedere, a seconda del profilo aziendale, definito al momento della registrazione, ai settori di sua competenza: vivaismo, viticoltura, vinificazione, imbottigliamento/confezionamento o distribuzione e inserire, aggiornare, visionare i dati che riguardano l'attività della sua azienda e usarli per controllare e gestire la produzione, produrre documentazioni o supportare con i dati storici le proprie decisioni.
Mentre l'accesso riservato alle aziende consente sia di tracciare sia di rintracciare le operazioni e i materiali, agli organismi di controllo e ai gestori del portale è possibile solo visualizzare e rintracciare i dati immessi nel database dagli operatori della filiera. Gli enti di controllo possono dunque effettuare anche a distanza, interrogando direttamente il database, estrazioni di dati per eseguire revisioni e controlli statistici sui lotti di produzione.
Il portale verrà sempre più corredato di servizi per venire incontro alle esigenze degli operatori della filiera e aiutarli a svolgere le loro mansioni. La versione attuale del portale web offre la possibilità di conoscere anche le tipologie di analisi che possono essere effettuate in ciascuna fase, con la possibilità di accedere direttamente dalla rete alla carta servizi.
Sarà inoltre scaricabile la modulistica necessaria in ciascuna fase della filiera e, per i viticoltori, sarà disponibile anche un quaderno di campagna elettronico per facilitare la gestione delle operazioni colturali nei vigneti.
Particolare di una delle Cantine dell'Aglianico del Vulture Doc
La valorizzazione dei prodotti: la trasparenza verso il consumatore
I dati raccolti nel database centralizzato sono usati anche per promuovere i vini. Infatti, inserendo il codice della bottiglia nell'area “Rintraccia” del portale, il consumatore interroga il database e ottiene informazioni dettagliate del percorso produttivo della bottiglia di vino, a partire dall'origine del vitigno fino ad arrivare alla propria tavola. In questo modo si garantiscono la qualità e la trasparenza del prodotto, aspetti che sono sempre premiati dal consumatore.
A valle della filiera le aziende possono infine avvalersi di un servizio di e-commerce che il portale fornirà mediante una vetrina virtuale per la visibilità e la vendita delle bottiglie di ciascun produttore, con possibilità di collegarsi anche ad enoteche nazionali, regionali e/o provinciali.
Conclusioni
Il “Portale Vitivinicolo” è stato realizzato per le esigenze specifiche delle aziende che operano nella filiera vitivinicola ed è uno strumento informatico messo a loro disposizione, sia per tradurre nella realtà operativa la tracciabilità e rintracciabilità dei vini, sia per semplificare gli adempimenti normativi, sia per valorizzare le produzioni attraverso la loro visibilità e la trasparenza produttiva che è specchio della loro qualità.
A cura di Gabriella Delia *, Leonardo Di Benedetto *, Francesco Cellini ° *, Pasquale Domenico Grieco ° *