"La libera circolazione di alimenti sicuri e sani è diventata oggi uno dei principi fondamentali del mercato europeo comunitario, e la regolamentazione di ciò che riguarda gli aspetti fondamentali ha come obiettivo primario la salute e il benessere dei cittadini".
Così Carlo Cannella - professore Ordinario all'Istituto di Scienza dell'alimentazione, Università 'La Sapienza' di Roma e consulente sull'alimentazione di Rai Uno per la trasmissione Super Quark - ha introdotto i 'Forum Fitoiatrici' organizzati da Veneto Agricoltura in collaborazione con i Servizi Fitosanitari della Regione Veneto, che si sono svolti nei giorni scorsi alla Corte Benedettina  di Legnaro, in provincia di Padova.
'La tracciabilità alimentare: cos'è e come viene presentata al consumatore', questo il titolo dell'intervento di Cannella, che ha messo in luce aspetti e strategie della sicurezza alimentare, in rapporto sia ai mercati che al consumatore.
"Un aspetto importante della sicurezza alimentare è la 'rintracciabilità' - ha sottolineato il docente - definita dal regolamento CE 178/2002 come la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione".
In sostanza, "lo scopo è quello di far sì che tutto ciò che entra nella catena alimentare - ha specificato Cannella - conservi traccia della propria storia, seguendone il percorso che va dalle materie prime fino all'erogazione al consumatore finale".
In tal modo è possibile identificare una filiera di produzione secondo il principio sancito dal Libro bianco sulla sicurezza alimentare dell'UE del 2000 - "from farm to fork" -, ove per filiera s'intende l'insieme definito degli operatori, con i relativi flussi di materiali che concorrono alla produzione, distribuzione e commercializzazione di un prodotto.
Fino a oggi erano rintracciabili solo alcuni prodotti: carni, pesce e uova, quelli cioè più a rischio per la salute del consumatore, per i quali si sono verificati in passato casi di emergenza sanitaria, "che hanno indotto il legislatore ad intervenire".
"La normativa corrente estende da gennaio di quest'anno l'obbligo della rintracciabilità a tutti i prodotti agroalimentari - ha sottolineato Cannella - e questo consente di individuare qualsiasi prodotto in ogni fase del ciclo produttivo".
Di qui l'importanza della rintracciabilità, che "consiste nell'utilizzare le impronte - ha ribadito Cannella nella sua relazione - e cioè la documentazione raccolta dai vari operatori coinvolti nel processo di produzione, per isolare una filiera produttiva in caso di emergenze (contaminazione) e consentire al produttore e agli organi di controllo che hanno il dovere di vigilare sulla sicurezza alimentare del cittadino, di gestire e controllare eventuali situazioni di pericolo attraverso la conoscenza dei vari processi produttivi".
La rintracciabilità - "che deve essere documentata in particolare alle autorità di controllo qualora ne facciano richiesta" - deve quindi essere considerata come uno strumento "neutro", che non conferisce ai prodotti particolari qualità, ma che implica l'assunzione di responsabilità da parte di ogni componente della filiera sulla tutela della salubrità del prodotto.
"In uno scenario come quello attuale - ha concluso Cannella - in cui il mondo della produzione nella maggior parte dei casi è assai distante da quello del consumo, l'attuazione della strategia di controllo legata alla rintracciabilità è necessaria per recuperare tale distanza e ridare trasparenza al sistema produttivo, per consentire un recupero di fiducia nei riguardi di chi produce, agli occhi del consumatore".

Esistono strumenti studiati appositamente per garantire la rintracciabilità dei prodotti agroalimentari e, nello specifico, dei prodotti ortofrutticoli. 
Essi rientrano nella Linea QdC, presentata da Cristiano Spadoni, Responsabile marketing e comunicazione di Image Line (Faenza), che ha illustrato i temi 'La rintracciabilità: dalle linee guida comunitarie agli Standard' e 'Linea QdC: i software web pensati per l'azienda agricola - funzionalità', e da Licia Rosso, direttore commerciale di Image Line, che ha parlato in merito a: 'La rintracciabilità per l'impresa agricola: opportunità e soluzioni - Linea QdC.

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