Anacer ha pubblicato il trend del primo trimestre relativo alla bilancia commerciale cerealicola italiana, dove si mette in evidenza la crescita del passivo fra l'import e l'export, con un saldo valutario netto passato dai 524,6 milioni di euro del primo trimestre 2018 ai 588,4 milioni dello stesso periodo 2019.

In valore sia l'import che l'export sono cresciuti, ma le uscite monetarie sono aumentate di oltre 108 milioni di euro, mentre le entrate solo di 45 milioni circa. Per quanto riguarda l'import, il calo quantitativo ha riguardato grano tenero (-140mila tonnellate), granturco (-139 mila tonnellate), orzo (-44mila tonnellate) e altri cereali minori (-15mila tonnellate), mentre il grano duro è cresciuto di 235mila tonnellate.

Sul fronte delle esportazioni, le vendite all'estero dei cereali in granella sono calate di 69mila tonnellate e di riso (-7.500 tonnellate). Cresce l'export di prodotti trasformati (+2,3%) e della pasta alimentare (+3,1%), dei mangimi a base di cereali (18,7%) e della farina di grano tenero (+9,9%). In calo invece dell'8,9% le quantità di semola di grano duro inviate all'estero.