Ad aprile sono tornati a salire i prezzi all’ingrosso del mais sulle principali piazze di scambio italiane.
Gli aumenti, tuttavia, non sono dipesi soltanto da cause interne al mercato nazionale, tra cui la progressiva riduzione della disponibilità di prodotto nazionale, ma anche dai rialzi avvenuti sui principali mercati esteri, Chicago board of trade in primis.
Stabili, invece, i prezzi dei frumenti nazionali.

E’ quanto rileva la Borsa merci telematica nella sua analisi mensile sull’andamento del mercato cerealicolo all’ingrosso.
In particolare i valori del mais nazionale ad aprile si sono attestati sui 172 euro/tonnellata (+3,2% rispetto a marzo), riportandosi ai massimi da settembre 2014 e continuando a mantenersi più elevati su base annua (+16,1%).

Ultime settimane dell’attuale campagna commerciale in cui non si sono registrati movimenti significativi per i prezzi dei frumenti.
Il frumento duro (fino) è rimasto attestato sulla soglia dei 240 euro/tonnellata (+0,7% rispetto a marzo), mentre il frumento tenero (panificabile) si è mantenuto sotto la soglia del 170 euro/tonnellata (+0,8%).

Negativo per entrambi il confronto con il 2015, con i prezzi più bassi del 24% per il frumento duro e del 13,2% per il frumento tenero. Tra i derivati dei frumenti, ulteriore stabilità si è rilevata per i prezzi all’ingrosso di semola e farina.