Focalizzando l'attenzione sui dati agricoli relativi ai volumi, le importazioni seguono il trend del valore, con una diminuzione di oltre 1.152.000 tonnellate rispetto al 2014, con una diminuzione del -10,4%. La riduzione più consistente riguarda la voce di cereali in granella, con 821mila tonnellate in meno, con una forte diminuzione di granturco (-915mila t) e in misura minore del grano duro (-190mila t), mentre risultano in aumenti le importazioni di grano tenero (+272mila t).
Tra gli altri prodotti si registra la riduzione degli arrivi dei prodotti trasformati/sostitutivi (-47mila t) e della crusca (-7900 t), e l'incremento delle importazioni di riso di 25mila tonnellate (+24,6%), dovute all'aumento delle importazioni dalla Guyana (+27.200 t) e dalla Cambogia (+7100 t), con un segno negativo dall'India (-12100 t). Crescono le importazioni di farine proteiche di estrazione (+72mila t, +4,3%), mentre quelle dei semi e frutti oleosi si riducono di 379mila t (-30,8 %), di cui 341mila t dovute ai semi di soia.
Le esportazioni dall'Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi 7 mesi in esame risultano in aumento di 272mila tonnellate, rispetto all'anno precedente (+11,2%). Cresce l'export dei cereali in granella (+279mila t), della semola di grano duro (+14200 t) e dei mangimi a base di cereali (+12500 t). Scendono invece le vendite di pasta alimentare (-120.500 t) e del riso (-29mila t).
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti
Autore: Lorenzo Pelliconi