L'aspetto qualitativo della produzione cerealicola è di rilevante importanza per assicurarsi delle buone condizioni economiche per la vendita del raccolto, ma non basta per avere la giusta remunerazione dalla coltura. Bisogna sempre assicurarsi una produzione quantitativa sufficientemente alta per ottenere una redditività adeguata.

La concimazione pre-semina è indispensabile se si vogliono raggiungere produzioni quantitativamente soddisfacenti.

La sperimentazione condotta da Unimer in collaborazione con il Centro di saggio del Consorzio agrario dell'Emilia, i cui risultati sono visibili nel grafico riportato in "figura 1", dimostra che, senza la concimazione pre-semina, non è più possibile recuperare lo svantaggio che la coltura subisce nelle prime fasi vegetative anche aumentando le dosi della concimazione azotata primaverile. Infatti la coltura ha notevoli esigenze di fosforo per l'iniziale sviluppo radicale e per supportare il metabolismo energetico della pianta e anche di azoto per sostenere
l'attività vegetativa della coltura dall'emergenza fino alla fase di accestimento.
 
sperimentazione

In mancanza di questi elementi nutritivi lo sviluppo della coltura durante i mesi invernali sarà stentato e l'accestimento scarso, determinando un basso numero di spighe fertili per mq che, conseguentemente, si ripercuoterà negativamente sulla produttività della pianta. Se poi, come è successo in diversi areali italiani nella scorsa annata, l'inverno non porterà sufficienti precipitazioni per permettere l'assorbimento dell'azoto distribuito in copertura, il rischio di avere produzioni quantitativamente ridotte sarà sicuramente più elevato.

L'autunno è, solitamente, una delle stagioni più piovose e negli ultimi anni, per effetto dei cambiamenti climatici in atto, non è difficile che le precipitazioni siano particolarmente consistenti da sottoporre a maggiore dilavamento ed insolubilizzazione i nutrienti contenuti nei concimi a pronto effetto.

Sicuramente i concimi organo-minerali formulati con sostanza organica umificata, come quelli prodotti da Unimer, sono tra i più adatti alla concimazione dei cereali autunno-vernini grazie alla cessione graduale e prolungata degli elementi nutritivi.

La presenza degli acidi umici e fulvici, rilevabile anche dalla dichiarazione del Carbonio organico umificato in etichetta, protegge l'azoto dall' eccessivo dilavamento ed il fosforo dall'insolubilizzazione dovuta a sfavorevoli condizioni pedologiche, migliorando notevolmente l'efficienza nutrizionale dei fertilizzanti che li contengono. Gli acidi umici e fulvici hanno anche un'azione positiva sullo sviluppo radicale e del microbioma rizosferico che aumenta ulteriormente l'assorbimento dei nutrienti (Foto 2). Inoltre, la presenza di azoto organico a lenta mineralizzazione garantisce una duratura nutrizione azotata alla coltura in modo che possa arrivare a fine inverno nelle migliori condizioni.


Unimer propone una vasta gamma di formulati da impiegare per la concimazione pre-semina dei cereali in coltivazione convenzionale tra i quali scegliere quello più adatto alle varie condizioni pedologiche e alle epoche di semina:
 

Winner concime organo-minerale NP (Mg) 11-25(2) è tra i prodotti più utilizzati per la concimazione dei cereali. Caratterizzato da un contenuto di carbonio organico umificato molto elevato (4%) che ne esalta l'efficienza, è utilizzabile su tutti i tipi di terreno ed in particolare nelle semine più tardive. La presenza di magnesio, elemento indispensabile per l'attività fotosintetica, ne completa il profilo nutrizionale.

Spiga d'oro, concime organo-minerale NP (Ca) 8-18 (8) è caratterizzato da un elevato contenuto in azoto organico (3%) e, per questo motivo, è particolarmente adatto alle semine precoci o su suoli particolarmente sciolti. Il contenuto di calcio, componente strutturale delle membrane cellulari, contribuisce ad ottenere piante più robuste e resistenti alle avverse condizioni metereologiche invernali.

Flexifert NP 9-21 con zinco e manganese è un formulato innovativo che aggiunge alla protezione delle sostanze umiche contenute nella matrice organica quella delle resine a scambio ionico. Queste resine, caricate elettricamente, trattengono i cationi e gli anioni che compongono la matrice minerale del prodotto aumentandone notevolmente la resistenza al dilavamento e all'insolubilizzazione, regolandone la cessione nel sistema suolo/radice e migliorando ulteriormente l'efficienza fertilizzante del prodotto. La presenza di microelementi importanti per lo sviluppo radicale delle plantule permette un veloce affrancamento della coltura anche nei suoli più freddi.

Per le coltivazioni cerealicole condotte in regime di agricoltura biologica, Unimer consiglia l'impiego di Arcadia concime organo-minerale NP (Ca-Mg) 3-12 (8-2) consentito per l'impiego in agricoltura biologica che unisce alla presenza di azoto organico e di fosforo di origine naturale, quella del calcio che migliora la resistenza delle membrane cellulari e del magnesio che ottimizza l'attività fotosintetica della pianta.

Tutti i fertilizzanti Unimer sono facilmente applicabili con le comuni macchine spandiconcime grazie alla particolare formulazione in minicubetti di dimensioni regolari e ridotte ed alla bassa e costante umidità derivante dal loro trattamento termico in forno industriale a 70° per oltre un'ora, in ottemperanza dei Regolamenti CE n. 1069/2009 e 142/2011 e successive modifiche ed integrazioni, che garantisce l'assenza di organismi patogeni indesiderati.

I concimi organo-minerali Unimer, grazie alla loro elevata efficienza, permettono un minor impiego di unità fertilizzanti mantenendo un'ottimale condizione nutrizionale della coltura, andando incontro alle esigenze di maggiore sostenibilità ambientale della pratica della concimazione, senza rinunciare alla produttività delle coltivazioni, come testimoniano le numerose sperimentazioni e migliaia di cerealicoltori italiani che da anni li impiegano con soddisfazione.