Troppo spesso le concimazioni che precedono il riposo invernale sono infatti sottovalutate o addirittura considerate inutili. L’esperienza maturata negli anni da EuroChem Agro, confortata da una serie di dati sperimentali che si confermano di anno in anno, assicura che buone dotazioni nelle prime fasi colturali di azoto, fosforo e, in terreni carenti, anche potassio, permettano alla pianta una partenza ottimale e un’uscita dalla fase di riposo al riparo da rischi e inconvenienti.
A titolo di esempio si riportano alcune indicazioni relative alla campagna grano dello scorso anno, durante la quale EuroChem Agro ha sviluppato un consolidato protocollo sperimentale nell’ambito delle attività di ricerca del CRA – Cer, Centro di ricerca per la cerealicoltura di Foggia, volta a valutare l’efficienza della combinazione di diversi prodotti fertilizzanti. Aureo è stata la varietà di frumento duro utilizzata per la sperimentazione.
Nello specifico, per i prodotti della linea Entec® di EuroChem Agro sono stati testati:
• Entec® 25-15 : concime complesso NP con azoto ammoniacale 14% inibito dal 3,4 DMPP e fosforo ad elevata solubilità;
• Entec® 26 : solfonitrato ammonico con oltre il 70% di azoto ammoniacale inibito dal 3,4 DMPP e zolfo;
• Entec® 46 : azoto ureico interamente inibito dal 3,4 DMPP.
Considerando invece l’aspetto qualitativo, come era prevedibile, il doppio intervento in fase di copertura ha dato i risultati migliori relativamente al contenuto proteico: la tesi con un primo intervento in fase di terza foglia (Entec® 25-15), un secondo in accestimento (Entec® 46) e un terzo in levata (Entec® 26) ha fatto registrare +7,4% rispetto alla media di campo e +15,3% rispetto alla tesi non concimata.
Dati di tutto rispetto, se consideriamo anche l’andamento climatico non certo favorevole, che ha avuto come effetto limitante non solo le precipitazioni ma anche il prolungato periodo di freddo.
I dati raccolti confermano un decennio di sperimentazioni relativo all’efficienza dell’inibitore 3,4 DMPP che, rallentando la trasformazione dell’azoto dalla forma ammoniacale a quella nitrica, aumenta l’efficienza di questo fondamentale elemento nutritivo, riducendone le perdite per lisciviazione.
Anche e soprattutto con un andamento stagionale particolarmente piovoso.
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Fonte: EuroChem Agro Spa