Nella stagione autunnale le temperature non ancora rigide e l'elevata umidità determinano le condizioni ideali per lo sviluppo delle batteriosi e per la fase di incubazione delle malattie fungine.
In questo periodo si assiste infatti alla proliferazione di colonie batteriche e alla formazione di organi fungini sia vitali che svernanti. Ad aumentare il rischio, ci possono essere le micro ferite dovute sia ai raccolti che alle operazioni culturali tipiche di questo periodo, ma anche causate dalla caduta di foglie non ancora completamente predisposte al distacco.
Queste condizioni favoriscono anche la temuta batteriosi dell'actinidia, (Psa).
Come è noto, per il suo contenimento è necessario mettere in pratica calendari di interventi precisi utilizzando i prodotti fitosanitari disponibili, effettuare i trattamenti con macchine distributrici particolarmente efficienti, procedere a meticolose disinfezioni degli strumenti di potatura e abbondare nell'uso di mastici igienizzanti.
L'esperienza di Ilsa indica come anche la conduzione agronomica lungo tutta la stagione vegetativa rivesta un ruolo fondamentale per ridurre i rischi del periodo. Dall'eliminazione delle lavorazioni al suolo, ad un'attenta e moderata gestione dell'irrigazione, fino ad una fecondazione artificiale dei fiori con materiale adeguato e con l'eventuale eliminazione delle piante impollinanti. Basilare anche la gestione della fertilità microbiologica del frutteto e del terreno, sia con ricorso a 'consorzi' microbici che con l'utilizzo di concimi ad alta efficienza che aumentano sia la fertilità nutrizionale che quella microbiologica dei suoli.
A tal proposito, Ilsa consiglia l'impiego di concimi a base di Agrogel, gelatina proteica idrolizzata formulata nei fertilizzanti ad alta efficienza Fertil e Fertil Supernova, Fertorganico e Fertorganico Supernova, alle dosi equilibrate secondo le esigenze dei diversi territori e delle diverse coltivazioni. La loro distribuzione può essere effettuata anche a fine autunno o in pieno inverno, dato che Agrogel non viene né dilavato, né mineralizzato dalle condizioni fredde dell'inverno. Soddisfa in un'unica soluzione tutto il fabbisogno azotato delle colture, consentendo una maggiore sanità e qualità nelle produzioni, garantendo importanti risparmi per gli imprenditori agricoli.
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Fonte: Ilsa