Quale concime applicare per le prossime concimazioni del grano?


La scelta degli agricoltori più attenti alle esigenze della coltura, dell’ambiente e contemporaneamente del bilancio aziendale deve avere al centro il concetto di efficienza

La risposta di K+S Nitrogen viene da dieci anni di sperimentazione in tutte le zone cerealicole d’Italia: il prodotto chiave per il successo della concimazione del grano è Entec® 26, un prodotto unico sul mercato italiano, solfonitrato di ammonio con inibitore della nitrificazione 3,4 DMPP.

 

 

Entec® 26, un prodotto dalle proprietà uniche

Il solfonitrato di ammonio mette a disposizione della coltura azoto nitrico e ammoniacale nelle proporzioni più corrette per le fasi di accestimento del grano tenero e del grano duro, così come per gli altri cereali e per la ripresa vegetativa del colza.

Un vantaggio fondamentale e specifico di Entec® 26 è l’elevato contenuto in zolfo (32% SO3), elemento essenziale per garantire la produzione nel colza ed importantissimo anche per lo sviluppo dei cereali e per ottenere alla raccolta la qualità richiesta dal mercato.
La presenza dell’inibitore della nitrificazione 3,4 DMPP stabilizza l’azoto ammoniacale. Il DMPP è l’inibitore più efficace e la tecnologia più innovativa nel settore della fertilizzazione brevettata da BASF nel 1999, applicata alla gamma Entec®, il cui primo formulato è proprio l’Entec® 26.
Il DMPP rallenta la trasformazione dell'azoto ammoniacale ad azoto nitrico rendendola graduale e prolungata nel tempo mediante un’azione specifica sui batteri Nitrosomonas che perdura per alcune settimane.

Vantaggi di Entec® 26

I vantaggi sono molteplici: l’azoto rimane più a lungo in forma ammoniacale, si riducono le perdite per dilavamento e gassificazione con evidenti benefici dal punto di vista ambientale ma soprattutto permette alla coltura di soddisfare il proprio fabbisogno di azoto, sviluppandosi in modo equilibrato.

L’azoto si rende disponibile in modo graduale e proporzionale all’aumento delle temperature: anche i fabbisogni aumentano e diventano massimi nello stadio di spiga a 1 cm.
In questa fase accelera anche la mineralizzazione dell’azoto organico del terreno, ma questo è insufficiente a soddisfare le esigenze.
E’ proprio in questo momento critico che, grazie all’azione del DMPP, Entec® 26 si rivela la scelta migliore perché l’azoto arriva tutto alla pianta, anche nei periodi piovosi, predisponendo la coltura alle rese più elevate.
La maggiore efficienza permette di adeguare le quantità di concime alle effettive necessità della coltura e di ridurre il numero delle applicazioni, o di poter 'spingere' negli ambienti di alta fertilità e con le varietà più esigenti (alto tenore proteico) senza aumentare i rischi di allettamento e di attacco fungino.

Con il DMPP nutrizione più efficiente anche per il fosforo

Un’ulteriore considerazione è che le colture sono in grado di utilizzare l’azoto ammoniacale anche direttamente.

Grazie al DMPP la nutrizione ammoniacale è favorita con almeno due importanti vantaggi:

· un pH più acido nelle immediate vicinanze delle radici cui contribuisce anche lo zolfo e il DMPP stesso, che facilita l’assorbimento di fosforo, ferro e altri microelementi essenziali;

 

 

· la pianta impiega meno energia metabolica per la riduzione dell’azoto nelle cellule ed è così facilitata nella formazione di biomassa e nell’accumulo a livello di spiga.


Nelle zone di alta fertilità al Centro e al Nord si collocano tra accestimento e levata due interventi con Entec® 26, con un piano di concimazione semplice e al contempo perfettamente in grado di coniugare la resa, la qualità richiesta dagli stoccatori e il rispetto dell’ambiente.

 


 

 

 

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