Prosegue su AgroNotizie® la rubrica dedicata a migliorare la conoscenza delle pratiche di uso sicuro e sostenibile degli agrofarmaci, obiettivo dell'iniziativa Bayer AgriCampus.

 

Per un uso consapevole degli agrofarmaci


L'Italia è un Paese vocato alla cerealicoltura e soprattutto il Sud del Paese offre le condizioni ideali per la coltivazione del grano duro, la materia prima alla base della pasta. Negli ultimi anni il frumento italiano è stato valorizzato dai pastifici per la creazione di prodotti da filiera 100% italiana, che oltre al valore aggiunto del made in Italy garantiscono anche un'attenzione elevata al tema della sostenibilità.

 

Ma per fare un grano di qualità e sostenibile (biologico e non), in grado di rispondere alle richieste dell'industria molitoria, occorre avere accesso ai giusti mezzi tecnici, come agrofarmaci, fertilizzanti e sementi, nonché adottare una gestione moderna del campo.

 

"È dal 2010 che come Granoro abbiamo intrapreso un percorso virtuoso di sostenibilità, prima di tutto economica, ma anche ambientale e sociale", racconta Giandomenico Marcone, responsabile Acquisti di Granoro, importante pastificio pugliese che offre una pasta 100% made in Italy, da agricoltura integrata e biologica.

 

Obiettivo: valorizzare il grano italiano

Granoro è stata una delle prime aziende a decidere di valorizzare il grano italiano e soprattutto quello della Puglia, terra che per le condizioni pedoclimatiche è vocata alla produzione di frumento duro. "La prima cosa che abbiamo fatto è stata aggregare la filiera, coinvolgendo il Molino De Vita e la Cooperativa Agricola Fra Coltivatori di Apricena, con i quali abbiamo condiviso il progetto di una filiera della pasta di qualità", ci racconta Marcone. "Dopo quindici anni possiamo dire che il nostro progetto ha avuto successo e il fatto che tutti gli attori della filiera siano ancora a bordo significa che ognuno ha ottenuto dei benefici".

 

L'accordo di filiera prevede che la cooperativa fornisca un certo quantitativo di grano duro con precisi standard qualitativi, che se superiori al minimo richiesto possono dare accesso a dei premi. "Tra i vari parametri guardiamo la percentuale di proteine, che deve essere minimo del 13,5%, ma ci interessa soprattutto l'indice di glutine, essenziale per avere una pasta di qualità elevata. Oltre a questo valutiamo anche la presenza di contaminanti, come ad esempio le micotossine, e l'assenza di residui di agrofarmaci".

 

Per raggiungere tali standard di qualità Granoro ha stilato un proprio disciplinare di produzione che vincola gli agricoltori ad adottare le migliori tecniche agronomiche per la coltivazione del grano duro. "L'utilizzo di agrofarmaci è fondamentale per difendere le piante, ma chiediamo ai nostri agricoltori di adottare le buone pratiche agronomiche, rispettando i timing e le dosi, e di prediligere prodotti innovativi, in modo da arrivare a raccogliere un grano salubre, di qualità e sostenibile".

 

La creazione di questa filiera offre vantaggi a tutte le parti. Granoro può contare su una materia prima 100% italiana e di elevata qualità, mentre gli agricoltori hanno accesso ad un prezzo minimo garantito, che non può mai essere inferiore a quello di mercato, e offre in aggiunta dei premi per chi è in grado di ottenere produzioni di maggiore qualità. Questo svincola gli agricoltori dalle logiche di mercato, in cui il prodotto italiano è una commodity al pari di quello canadese. Inoltre, i premi previsti dal contratto spronano gli agricoltori a fare sempre meglio.

 

"Essere in un accordo di filiera significa ottenere una maggiore sostenibilità economica, che si traduce anche in una sostenibilità sociale per il territorio e in un minore impatto sull'ambiente", conclude Giandomenico Marcone.

 

Grano sostenibile? Servono i giusti mezzi tecnici

I cerealicoltori italiani, e soprattutto quelli pugliesi, possono contare su un ambiente vocato alla coltivazione del grano. Eppure, per ottenere produzioni soddisfacenti sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, è necessario utilizzare prodotti innovativi, che offrano efficacia e un basso impatto ambientale.

 

Proprio per venire incontro alle esigenze degli agricoltori, Bayer ha sviluppato negli anni un ampio catalogo di prodotti di origine naturale, utilizzabili in biologico e in integrato, che permettono di avere produzioni soddisfacenti nel massimo rispetto degli agroecosistemi.

 

"Sono tre i prodotti principali che si sposano con le esigenze dei cerealicoltori, in particolare nell'ambito del biologico: Serenade® Aso, Flipper® e Ambition® Aktivator", ci racconta Pasquale Ciuffreda, Market Development agronomist di Bayer per Puglia, Molise e Basilicata. "Il primo è un fungicida di origine naturale, a base di Bacillus subtilis, ceppo QST 713. Il secondo è un insetticida al 100% di origine vegetale che deriva da olive di origine del Mediterraneo. Mentre Ambition® Aktivator è un fisioattivante che permette di ottimizzare i processi biologici delle piante".

 

Contro oidio, septoria e Fusarium i cerealicoltori, specialmente nel biologico, possono usare Serenade® Aso, un biofungicida-battericida utilizzabile sia su grano duro che su tenero, in grado di controllare lo sviluppo dei patogeni fungini chiave, consentendo di ottenere produzioni a "residuo zero".

 

La particolare formulazione di Serenade® Aso ha un'azione fungicida diretta, soprattutto grazie ai metaboliti prodotti naturalmente dal Bacillus. Inoltre, Serenade® Aso stimola una reazione sistemica di difesa nella pianta, che è così attiva nel contrastare eventuali attacchi di patogeni.

 

"Il prodotto è registrato in biologico e gode di una ampia finestra di utilizzo, non avendo alcun tempo di carenza", sottolinea Ciuffreda. "Noi ne consigliamo l'uso abbinato sempre ad Ambition® Aktivator, il fisioattivante di Bayer che aumenta la resistenza alle patologie della pianta e agli stress abiotici e nello stesso tempo ne massimizza l'attività".

 

Ambition® Aktivator è il prodotto ideale per chi vuole aumentare la vigorìa delle piante ed avere a fine stagione una granella con specifiche qualitative superiori, ad esempio in termini di percentuale di proteine e di peso ettolitrico. Il prodotto, autorizzato in biologico, riduce l'impatto di eventuali stress abiotici e aumenta l'efficacia dei fertilizzanti e l'azione degli agrofarmaci.

 

Nelle prime fasi di sviluppo del grano Ambition® Aktivator, miscibile con gli erbicidi, può essere usato per aumentare la tolleranza allo stress da diserbo. In levata consente di stimolare la vigorìa incrementando le riserve ed il potenziale produttivo della spiga, mentre durante fase di spigatura, quando abbinato ad un prodotto fungicida, permette di incrementare la resa e la qualità della granella.

 

Il terzo prodotto innovativo di origine naturale sviluppato da Bayer è Flipper®. "Si tratta di un insetticida-acaricida che agisce su tutti gli insetti con il corpo molle. In cerealicoltura è perfetto per controllare afidi e tripidi, che talvolta possono creare seri problemi", sottolinea Ciuffreda.

 

Il prodotto, anche questo autorizzato in biologico, ha origine dall'olio di oliva di alta qualità ed è a base di acidi carbossilici insaturi. Flipper® agisce per contatto, devitalizzando gli insetti dannosi in poco tempo. Ma proprio a causa della sua modalità di azione, per ottenere il massimo dai trattamenti è necessario effettuare l'applicazione a regola d'arte, usando i corretti volumi di acqua, ugelli a doppio ventaglio e la giusta velocità di avanzamento. Inoltre, è necessario fare attenzione alla qualità dell'acqua, che non deve essere troppo dura.

 

"Serenade® Aso, Ambition® Aktivator e Flipper® sono soluzioni create per soddisfare le esigenze dei cerealicoltori moderni, che puntano non solo sulla quantità, ma anche sulla qualità e in particolar modo su una superiore sostenibilità ambientale, come richiesto dalla filiera", conclude Pasquale Ciuffreda. "Si tratta di strumenti tecnici, che vanno usati in maniera appropriata, ma che offrono indubbi vantaggi".

 

Cerealicoltura, parola d'ordine: italiana e sostenibile

"La richiesta di pasta da filiera sostenibile e biologica è in crescita e noi crediamo che anche nel futuro l'attenzione verso questi temi sarà forte", ci racconta Giandomenico Marcone. "Per questo noi continuiamo a puntare sul grano italiano e in particolare pugliese. Non vogliamo demonizzare il frumento estero, quanto valorizzare quello nostrano, che può offrire grandi soddisfazioni".

 

Il mercato vuole maggiore sostenibilità della cerealicoltura italiana e grazie agli accordi di filiera questo bisogno viene soddisfatto garantendo anche una remunerazione corretta degli sforzi degli agricoltori. E proprio per questo gli agricoltori sono i primi a dire #iocitengo, l'hashtag scelto da Bayer per la rubrica AgriCampus.

 

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Bayer AgriCampus è un'iniziativa lanciata da Bayer Crop Science Italia con l'obiettivo di promuovere l'uso consapevole degli agrofarmaci.
Image Line è partner e su AgroNotizie® ha creato una rubrica per ospitare i contributi provenienti da Bayer e dai partner di AgriCampus.
Consigli tecnici che se seguiti si traducono in vantaggi sia per l'agricoltore che per l'ambiente e i consumatori. Perché per tutti gli attori della filiera vale l'hashtag #iocitengo

Appuntamento a marzo per la nuova puntata di Bayer AgriCampus





 

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