Giunto al suo 33esimo appuntamento, i Forum di Medicina Vegetale si confermano appuntamento d'eccellenza nella comunicazione in agricoltura, dando voce a esperti, ricercatori e tecnici su argomenti di estrema attualità.
L'evento è stato organizzato in collaborazione con l'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Bari e l'Università di Bari con il patrocinio e la collaborazione di: Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Crsfa Basile Caramia, Aipp, Giornate Fitopatologiche, Federchimica-Assobiotec, Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati della Puglia, Collegio degli Agrotecnici, Lameta, Antesia e Image Line.
Apertura e prima sessione
Il 14 dicembre scorso i temi trattati sono stati molto diversi fra loro ma di uguale interesse, ovvero le opportunità offerte all'agricoltura dalle biotecnologie, seguite dall'aggiornamento sui patogeni e sui parassiti di recente introduzione nei territori pugliesi. Nella sessione centrale, come d'uso, le comunicazioni delle aziende del settore, con le novità a catalogo e le proposte tecniche su specifiche colture e avversità.
I lavori sono stati aperti come tradizione dall'attuale presidente di Arptra, l'associazione regionale pugliese dei tecnici e ricercatori in agricoltura, ovvero Vittorio Filì, affiancato da Enza Dongiovanni, responsabile Centro di Saggio di Crsfa Basile Caramia, Gianfranco Romanazzi, presidente dell'Aipp, Oronzo Milillo, presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Bari, e Leonardo Vingiani, direttore Assobiotec Federchimica.
Le restrizione causa covid-19 hanno obbligato a una presenza ridotta al 50%, ma oltre 300 sono stati mediamente gli utenti collegati in streaming
La prima sessione, ha trattato il tema delle "Biotecnologie sostenibili: opportunità e sfide per la protezione delle piante". Moderata da Ivano Valmori ceo di Image Line e direttore di AgroNotizie, la sessione ha visto un poker di relatori altamente qualificati, a partire da Anna Meldolesi, giornalista scientifica e scrittrice, che ha tratteggiato le diverse tecniche di genome editing, partendo dal conferimento del Premio Nobel alle due ricercatrici Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna e descrivendo le differenti tecniche di modifica genetica attualmente note. Emblematico, fra le molte informazioni condivise, l'esempio del pomodoro modificato tramite Crispr-Cas9 e lanciato in Giappone grazie a una intelligente campagna di comunicazione che ha coinvolto la popolazione stessa, la quale poteva chiedere gratuitamente tale varietà per autoconsumo. Un precedente interessante, dal momento che le ritrosie verso le colture gm appaiono per lo più derivanti da una scarsa conoscenza delle medesime da parte dell'opinione pubblica.
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Dal Nobel alle applicazioni in campo: presente e futuro di Crispr in agricoltura
Bruno Mezzetti dell'Università Politecnica delle Marche ha invece ripercorso gli aspetti normativi mondiali ed europei relativi alle biotecnologie, nonché approfondito le potenziali opportunità che gli organismi geneticamente modificati offrono ai nuovi indirizzi europei in tema di agricoltura ed ecologia, con una disamina anche delle nuove tecniche basate sull'impiego di mRna, cioè quelle capaci di controllare i patogeni senza modificare geneticamente le piante ospiti. Secondo Mezzetti, la maggioranza politica e un male interpretato "principio di precauzione" appaiono i primi ostacoli alla diffusione delle nuove soluzioni, poiché dal punto di vista scientifico non sono state mai palesate criticità dalle Autorità preposte.
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Quali Ogm per gli obiettivi del Green Deal europeo
Un momento della sessione dedicata alle biotecnologie
Viticoltura sotto i riflettori grazie a Michele Morgante, dell'Università degli Studi di Udine, che ha descritto il ruolo delle nuove tecnologie genomiche nel soddisfare le aspettative di maggiore sostenibilità delle pratiche vitivinicole. La genetica può infatti consentire le produzioni attuali riducendo la sensibilità delle piante alle avversità che tradizionalmente la affliggono. Il tutto, preservando la tradizione vitivinicola attraverso l'innovazione tecnologica sul piano genetica e rendendo la coltura più adatta ad affrontare le nuove sfide future anche in ottica di cambiamenti climatici.
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Nuove tecnologie genomiche per il futuro sostenibile della viticoltura
Anche l'Italia è ovviamente interessata alle potenzialità delle biotecnologie tramite il progetto "Biotech", con un budget di 6 milioni di euro. Potrebbe sembrare un buon budget, ma si deve pensare che questo dovrà bastare per operare su 16 colture diverse e su tematiche altrettanto diverse. Ovviamente, ogni test dovrà essere limitato ai laboratori e alle serre, in ottemperanza all'attuale normativa. Tale interesse biotecnologico nostrano è stato approfondito da Luigi Cattivelli, direttore del Centro di ricerca genomica e bioinformatica del Crea di Fiorenzuola d'Arda (Pc).
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Biotech: un progetto nazionale per lo sviluppo delle nuove biotecnologie per il miglioramento genetico
Vittorio Filì, Presidente uscente di Arptra, e Ivano Valmori all'apertura degli lavori
Seconda sessione: novità dalle aziende
La seconda sessione, moderata da Giannantonio Armentano, giornalista de L'Informatore Agrario, è stata dedicata come d'uso alle comunicazioni tecniche delle società agrochimiche.
In apertura è stata posta la presentazione di Donatello Sandroni, giornalista e divulgatore scientifico, il quale ha trattato il tema della disinformazione in tema di agricoltura, agrofarmaci in primis. L'intervento è stato focalizzato sui temi delle acque e della viticoltura, con la condivisione di dati circa i contaminanti nelle prime ed epidemiologici per la seconda.
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Acqua, vino e disinformazione
Le novità dalle aziende
Molte le presentazioni tecniche incentrate sulle proposte fitoiatriche delle aziende produttrici.
Giuseppe De Pinto - Upl Italia
"Vacciplant: nuovi campi di impiego"
Marco Cocchianella - Sumitomo Chemical Italia
"Excelero (s-ABA): lo strumento indispensabile per la produzione di uva da tavola di qualità"
Berardino Marchitelli - Certis Europe
"Mimic inserito in una soluzione integrata di difesa alle principali avversità in orticoltura, viticoltura e agrumi. Estensioni di etichetta e posizionamento"
Roberto Balestrazzi, Federico Casagrandi - Nufarm Italia
"Nuove acquisizioni e conferme nella difesa di vite e olivo"
Ivan Di Giorgio - Ascenza Italia
"Valesco: un partner ideale per il controllo di afidi delle frutticole"
Maria Elena Porto - Corteva Agriscience
"Closer, Trezac e lnatreq, le novità nel catalogo Corteva"
Vincenzo Cavicchi - CBC Europe, divisione BIOGARD®
"Nuove acquisizioni per una difesa sostenibile della vite"
Andrea Pedrazzini - Chimiberg marchio di Diachem Spa
"Atonik: nuovo fitoregolatore per vite e colture orticole"
Vanes Rubboli - BASF Italia Spa
"Revysion®, triazolo di nuova generazione per vite e frutta"
Marisa Rotolo - Belchim Crop Protection
"Vintec: il nuovo antibotritico multiattivo per la vite a base di Trichoderma atroviride Sc1"
Luigi Evangelista - Gowan Italia Spa
"Mago: l'alleato vincente per un trattamento efficiente"
Domenico Bitonte - Sipcam Italia
"Oikos: nematocida-insetticida per le colture orticole"
Mauro Paolini - Manica Spa
"Limocide: un alleato multi target per la vite"
Nunzio Prencipe - Syngenta Italia
"Karate Trap: tecnologia integrata per il controllo della Ceratitis e della Bactrocera"
Vincenzo Losacco - Adama Italia
"La proposta antiperonosporica Adama in un panorama in evoluzione per la difesa della vite"
Marco Betti - Euro Tsa
"Le soluzioni per il controllo della peronospora"
Vincenzo Antonio Coscia - FMC Agro Italia
"Exirel Bait 2021 Visarel: la nuova soluzione per il controllo della mosca dell'olivo e della mosca mediterranea"
Giuseppe Cortese - Bayer CropScience
"Le nuove soluzioni Bayer CropScience per il controllo della mosca dell'olivo"
Giovanni Miglio - Xeda Italia
"Botanigard, insetticida-acaricida naturale amico degli insetti utili"
Davide Mosconi - Serbios
"Ferrex® nuova registrazione a base di fosfato ferrico a lunga persistenza per la gestione di lumache e limacce"
Dopo la carrellata di novità tecniche in tema fitosanitario, la seconda sessione è stata poi chiusa dall'intervento di Riccardo Barsantini, di Agrico, il quale ha condiviso alcune possibili soluzioni tecnologiche, come per esempio i droni terrestri, funzionali agli obiettivi di Agricoltura 4.0.
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Robotica e Ag Tech Agrico come soluzioni integrative alla difesa e non solo
Terza sessione: passiti e patogeni alieni
La terza sessione, organizzata da Aipp e realizzata in collaborazione con gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Medicina delle Piante dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, è stata moderata da Lorenzo Tosi, giornalista di Terra e Vita. Una sessione incentrata sugli aggiornamenti relativi a patogeni e parassiti di recente introduzione e di possibile diffusione sul territorio pugliese.
Salvatore Infantino, dell'Osservatorio Fitosanitario di Regione Puglia ha riassunto le attività dell'Osservatorio con una presentazione dal titolo "Operatività e servizi sul territorio regionale " (relazione orale senza presentazione).
Un tema alquanto scottante in Puglia, la Xylella degli olivi, è stato invece trattato dall'agronomo Giovanni Melcarne da tempo schierato nella ricerca di genetiche resistenti o per lo meno tolleranti al patogeno, come per esempio quella del Leccino. Una ricerca lunga e paziente, quella di varietà in grado di tollerare la presenza di Xylella e quindi di permettere la ripartenza dell'olivicoltura pugliese dopo la falcidia operata da questa avversità aliena.
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Dalla disperazione alla possibile rinascita: storia, metodo e risultati dell'ottenimento di olivi resistenti a Xylella fastidiosa
A sua volta Ilaria Laterza, del Disspa Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha tratteggiato lo stato dell'arte circa la presenza di cimice asiatica in Puglia,reperita nella regione a partire dal 2016 e oggi monitorata tramite uso di specifiche trappole a feromoni. Nel piano di monitoraggio anche quello dei possibili parassitoidi e predatori naturali della Cimice asiatica, al momento ancora scarsamente diffusi.
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Monitoraggio della cimice asiatica in Puglia
Sempre di parassitoidi, ma di Drosofila suzukii, moscerino dei piccoli frutti, ha invece parlato Vincenzo Verrastro del Ciheam di Bari, descrivendo le caratteristiche di Ganaspis brasiliensis e le sue potenzialità come agente di controllo biologico del parassita.
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Stato dell'arte dell'immissione sul territorio della Regione Puglia del Ganaspis brasiliensis come agente di controllo biologico della Drosophila suzukii
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In occasione della presentazione delle sopra-citate relazioni, sono state correttamente specificate l'avvenuta registrazione o meno dei formulati, le informazioni relative alle estensioni di impiego già riportate in etichette e/o le prove in campo effettuate, nonché le precise indicazioni relative al corretto uso dei prodotti fitosanitari
Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione. Lorenzo Tosi di Terra e Vita ha partecipato al posto di Sara Vitali
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Fonte: Agronotizie