Trissolcus japonicus, nemico naturale di H. halys si prepara a combattere, fra giugno e luglio, come alleato degli agricoltori in un'ottica di lotta biologica per difendere i frutteti, martoriati nel 2019 da un esercito di cimici. Altri 300 i siti della Regione Emilia Romagna dove saranno lanciati gli oltre 65mila esemplari disponibili.
Trissolcus japonicus, minuscolo imenottero innocuo per l'uomo, unico insetto alieno veramente efficace contro la cimice, è stato moltiplicato in laboratori di ricerca selezionati, con l'ok dei ministeri dell'Ambiente e dell'Agricoltura.
Carta d'identità della vespa samurai
"E' in assoluto la prima iniziativa di lotta biologica così radicale" ha detto l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi. "Trissolcus japonicus è l'antagonista naturale che storicamente riequilibra la presenza della cimice asiatica negli ecosistemi e abbiamo quindi valide ragioni per ipotizzare buoni risultati. Dietro alla lotta biologica che parte concretamente oggi c'è un complesso lavoro amministrativo e normativo che, assieme al presidente Bonaccini, abbiamo seguito con grande attenzione, oltre a mesi di studi portati avanti dai consorzi fitosanitari e dal Servizio fitosanitario regionale. Naturalmente si tratta di una sperimentazione per la quale serve tempo, ma abbiamo tutti i motivi per credere che sia uno strumento di azione valido".
Intanto, anche le altre regioni del Nord Italia, interessate dall'emergenza cimice asiatica, stanno per dare il là ai lanci. Il piano nazionale comprende 712 siti di lancio. In Veneto, per esempio, i lanci sono programmati per giovedì 18 giugno. Saranno rilasciati, in tre siti, in collaborazione con l'Università di Padova e con i tecnici dei servizi fitosanitari veneti, 300 esemplari. In Lombardia il primo sito di lancio è Pegognaga (Mn). I primi esemplari saranno rilasciati martedì 16 giugno. Stessa data per i primi rilasci anche in Friuli Venezia Giulia. In Trentino, con la Fondazione Edmund Mach, in settimana partiranno i lanci. Sono quaranta in totale i siti interessati, con 12mila femmine di T. japonicus coinvolte.
Per quanto riguarda il Piemonte, i siti che saranno coinvolti sono un centinaio. Al via l'attività dalla zona di Saluzzo a partire da giovedì 18 giugno. Per i lanci sono coinvolti il Servizio fitosanitario regionale, l'Università di Torino e Fondazione Agrion ricerca.
Come sottolineato dall'assessore dell'Emilia Romagna Alessio Mammi, la diffusione di T. japonicus non implica l'abbandono degli altri metodi di difesa da cimice asiatica, la chimica e le reti anti-insetto.
Vespa samurai: dubbi e risposte