Le autorizzazioni per emergenza fitosanitaria sono da sempre nel mirino degli ambientalisti e non solo perché considerate un mezzo per aggirare i provvedimenti restrittivi che hanno privato gli agricoltori di mezzi tecnici spesso indispensabili. Nonostante la stessa norma comunitaria le consideri quasi inevitabili, un eccessivo ricorso a questa procedura è indice di un malfunzionamento dell’intero impianto normativo.

In Europa nel 2019 sono state concesse 518 autorizzazioni per emergenza fitosanitaria e in questa singolare classifica troviamo al primo posto la Francia, con 68 autorizzazioni, seguita dall’Italia con 65, dalla Germania con 51 e dalla Spagna con 33. Ai primi 4 posti altrettanti insetticidi: la sostanza attiva più gettonata è stata il Cyantraniliprole, seguita dal neonicotinoide Thiamethoxam e dai piretroidi lambda-Cyhalothrin e Piretrine. Le autorizzazioni di emergenza hanno riguardato oltre 230 sostanze attive, di cui quasi 70 di prodotti microbiologici e di origine naturale. Infine, tra i flagelli più gettonati, troviamo la Drosophila suzukii, seguita da “afidi” (non meglio specificati), Tetranichus urticae, Elateridi a pari merito con la Muffa grigia. Il flagello di casa nostra, la cimice asiatica, è al 25° posto.
A livello nazionale, osservando i provvedimenti pubblicati nella banca dati “TrovaNormeSalute”, le autorizzazioni “normali” rilasciate in Italia nel 2019 sono state 273, quindi quasi un’autorizzazione su cinque era un’emergenza.
 

Attenzione ai neonicotinoidi

Senza precedenti sono le decisioni di esecuzione comminate alla Romania e alla Lituania, in cui si vieta di concedere ulteriori autorizzazioni eccezionali di neonicotinoidi su colza, per via del loro eccessivo ricorso a questa procedura. Dopo aver commissionato all’Efsa una ricerca sulla disponibilità di soluzioni alternative, la Commissione Ue ha messo in votazione queste proposte sulle quali non è stata individuata, comprensibilmente, una maggioranza qualificata. Poiché l’attuale legislazione le consente di andare avanti lo stesso, questi provvedimenti sono comunque entrati in vigore, ponendo una seria ipoteca sulla residua autonomia che gli stati ancora avranno nel fronteggiare la carenza di mezzi tecnici causata dalle probabilmente troppo restrittive politiche comunitarie in materia di autorizzazione di prodotti fitosanitari.
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Lista delle autorizzazioni in deroga fitosanitaria concesse nel 2019 in Europa.
  • Decisione di esecuzione (UE) 2020/152 della Commissione del 3 febbraio 2020 che vieta alla Romania di ripetere la concessione di autorizzazioni a norma dell’articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 per i prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva clothianidin o imidacloprid per l’uso su Brassica napus contro Phyllotreta spp o Psylliodes spp [notificata con il numero C(2020) 458] (Il testo in lingua rumena è il solo facente fede).
  • Decisione di esecuzione (UE) 2020/153 della Commissione del 3 febbraio 2020 che vieta alla Lituania di ripetere la concessione di autorizzazioni a norma dell’articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 per i prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva tiametoxam per l’uso sulla colza primaverile contro Phyllotreta spp e/o Psylliodes spp. [notificata con il numero C(2020) 464] (Il testo in lingua lituana è il solo facente fede)
  • Evaluation of the emergency authorisations granted by Member State Lithuania for plant protection products containing clothianidin or thiamethoxam
  • Evaluation of the emergency authorisations granted by Member State Romania for plant protection products containing clothianidin, imidacloprid or thiamethoxam