Quando ormai avevamo perso quasi tutte le speranze, il decreto interministeriale che regolamenta i prodotti fitosanitari destinati agli utilizzatori non professionali è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 aprile scorso ed entrerà in vigore il primo maggio 2018.

Il provvedimento era atteso sin dal novembre 2013 (sì, avete letto bene) e pone fine al regime transitorio iniziato il 26 novembre 2015, quando le autorità, in mancanza di meglio, avevano considerato vendibili a utilizzatori non professionali quei prodotti fitosanitari che, per via della loro favorevole classificazione tossicologica, non richiedevano il cosiddetto “patentino”. Successivamente le regioni in ordine sparso avevano integrato questi criteri limitando le quantità massime acquistate e richiedendo autocertificazioni che il prodotto acquistato senza patentino non sarebbe stato destinato a utilizzi professionali. Tutto ciò appartiene per fortuna al passato e sin da ora dovremo abituarci alle nuove sigle quali PFnP (prodotto fitosanitario per l’uso non professionale), PFnPO (gli ex PPO: prodotti per la difesa fitosanitaria delle piante ornamentali in appartamento, balcone e giardino domestico e il relativo diserbo) e PFnPE (prodotti come i precedenti ma utilizzabili anche sulle colture edibili).

I criteri che renderanno un prodotto fitosanitario idoneo anche all’utilizzo non professionale sono molteplici e riguardano non solo la classificazione tossicologica, come si era fatto nel periodo transitorio, ma prevedono anche la possibilità di essere utilizzati senza rischi anche in assenza di particolari protezioni (ad esempio i guanti durante il trattamento) e senza la necessità di applicare particolari misure di mitigazione del rischio ambientale (ad esempio buffer zones).
Questi prodotti saranno contraddistinti dalla dicitura di etichetta “Prodotto fitosanitario destinato agli utilizzatori non professionali” e dall’apposita sigla (PFnPO o PFnPE, a seconda dei casi) dopo il nome commerciale.

Le aziende titolari di registrazioni di prodotti destinati all’uso non professionale dovranno presentare apposita domanda al ministero della Salute (hanno tempo sino a metà giugno) per l’adeguamento della loro etichetta, che gli consentirà di poter usufruire del periodo transitorio, che avrà la durata massima di due anni. Dopo questo periodo transitorio, quindi dal 2020, sarà consentita la vendita a utilizzatori non professionali (quindi privi dell’abilitazione all’acquisto e all’utilizzo) solo di prodotti appositamente autorizzati, in linea con i criteri elencati nell’allegato del provvedimento e che riguardano gli aspetti tossicologici e ambientali del prodotto. In tutti gli altri casi sarà necessaria l’abilitazione.
 

Cosa succederà nel periodo transitorio?

Potranno essere commercializzati solo quei prodotti per i quali le aziende avranno presentato istanza di adeguamento e per i quali sarà disponibile l’etichetta con le nuove diciture, con differenti modalità in funzione della tipologia. Ad esempio:
  • gli ex-PPO (che diventeranno PfnPO) e i fitosanitari pronti all’uso (che diventeranno PFnPE) saranno autorizzati provvisoriamente per 24 mesi senza ulteriori particolari requisiti, oltre all’etichetta con le nuove diciture (per la merce nei magazzini verrà fornito un fac-simile)
  • i fitosanitari concentrati da diluire (che diventeranno PFnPE) saranno autorizzati provvisoriamente per 24 mesi ma solo in confezioni non superiori a 500 g/ml. Per le confezioni più grandi (sino a 1 kg/L) il periodo è limitato a 6 mesi.
     
Per i prodotti con duplice attitudine (professionali e non) l’etichetta per il mercato non professionale non dovrà riportare impieghi considerati professionali (esempio: diserbo della barbabietola da zucchero).
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  1. DECRETO 22 gennaio 2018, n. 33 Regolamento sulle misure e sui requisiti dei prodotti fitosanitari per un uso sicuro da parte degli utilizzatori non professionali.
  2. Avvisi ai naviganti n° 17 e 17bis: prodotti per l’uso non professionale e aggiornamento sul glifosate