Con Decreto regionale dirigenziale n. 2 del 22 giugno 2017 dell’Osservatorio fitosanitario è già stato approntato il Piano d'azione per contrastare l'insetto.
L'analisi dei campioni effettuata dal Laboratorio di entomologia del Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi Federico II di Napoli ha confermato la presenza dell'organismo nocivo per la prima volta in regione Campania ed è stato elaborato il relativo Pest Report. Non si prevedono misure di eradicazione, ma si tenterà il contenimento.
Il decreto, a firma di Daniela Carella, ha lo scopo di individuare le prime azioni e misure fitosanitarie da attuare in due aree private su un numero limitatissimo di agrumi: Citrus limon (L.) Osbeck e Citrus reticulata.
Le azioni tengono conto che l'aleurodide è un fitofago che potrebbe causare gravi deperimenti alle piante del genere Citrus (da frutto e ornamentali) ampiamente diffuse in aree private, pubbliche ed in aziende produttrici di agrumi.
“I danni, inoltre, dato il carattere polifago dell'insetto possono aversi anche su altre specie di vegetali. È opportuno, pertanto, adottare specifiche misure fitosanitarie idonee alla sua eradicazione o almeno al suo contenimento ed impedirne l'introduzione e la diffusione in nuovi areali" si legge ancora nel decreto.
Piante ospiti
I vegetali di Citrus spp. sono i principali ospiti di importanza economica ma Aleurocanthus spiniferus è stato rinvenuto su altre colture, ad esempio uva (Vitis vinifera), guava (Psidium guajava), pero (Pyrus spp.), kaki (Diospyros kaki) e rosa (Rosa spp.). Su tutte le piante in elenco presenti in Campania il decreto raccomanda di elevare il livello di vigilanza.Sintomi e danni
Sulle parti inferiori delle foglie si sviluppano colonie dense di stadi immaturi; gli adulti volano attivamente quando sono disturbati. L'Aleurocanthus spiniferus escreta quantità abbondanti di melata zuccherina che copre le foglie e le superfici di frutta. Sulla melata si sviluppano funghi che portano alla formazione di fumaggine, riducendo così la respirazione e la fotosintesi e rendendo la frutta poco commerciabile.
E' già troppo tardi per eradicarlo
“Aleurocanthus spiniferus, nelle zone in cui già è stato rinvenuto ha mostrato un’alta capacità di diffusione e i focolai, in pochi mesi, sono diventati troppo vasti per tentare l’eradicazione attraverso interventi classici di abbattimento e distruzione delle piante infestate; pertanto, è solo possibile tentare di evitare l’ulteriore diffusione del parassita adottando tutte le possibili misure fitosanitarie di contenimento" si legge nel Piano.
Presidi fitosanitari e controllo biologico
Il controllo con prodotti fitosanitari è possibile e prodotti già autorizzati per altri aleurodidi possono risultare efficaci.“A solo titolo esemplificativo – è scritto nel piano - si annovera: Abamectina (avermectina), Buprofezin (IGR), Spirotetramat, Spiromesifen (IGR), Tolfenpyrad (pirazolo), Imidacloprid (neonicotinoide), Acetamiprid (neonicotinoide), Organofosfati (Clorphyriphos), Deltamethrin (piretroide), Olio minerale, Olio d’arancio, Azadiractina, Beauveria Bassiana”.
Sempre secondo quanto scritto nel piano “Il controllo biologico si è dimostrato più economico ed efficace in diverse parti del mondo”.