A fine 2009 l'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha adottato un progetto, redatto dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che ha lo scopo di inventariare tutte le fonti dati utili ad eseguire le valutazione di rischio fitosanitario nella Comunità europea. Lo scopo è infatti quello di esaminare e di produrre un inventario completo di livello nazionale e internazionale di informazioni e di dati di fonti necessarie per la valutazione del rischio di organismi nocivi per la Ce secondo le indicazioni contenute nella Ispm No. 11.
Questo inventario dovrebbe essere di supporto al gruppo di esperti scientifici sulla salute dei vegetali nel fornire pareri scientifici indipendenti sui rischi provocati da determinati organismi nocivi ai vegetali, cioè gli organismi che possono essere considerati nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali o che possano incidere sulla biodiversità nell'Ue.
I risultati del progetto hanno raggiunto gli obiettivi indicati nel bando e le modifiche richieste, da parte dell'Efsa, all'inizio del progetto. Un protocollo è stato sviluppato per inventariare le informazioni e le fonti di dati (disponibili in letteratura, siti web, database e software) necessarie per svolgere le tre fasi del processo di valutazione del rischio fitosanitario per gli organismi nocivi di quarantena in modo strutturato, trasparente ed efficiente. Il protocollo è stato progettato in modo tale che le fonti dati inventariate possono anche essere utilizzate in futuro per la valutazione del rischio in altri settori e / o collegate con altre banche dati. Circa 250 descrittori (metadati) sono stati definiti per la descrizione delle fonti di dati: alcuni di questi metadati sono obbligatorie, mentre altre sono facoltative. Metadati sono stati inseriti anche per valutare la qualità dei dati (punti di forza e di debolezza), l'accessibilità per l'Efsa, e di idoneità per la valutazione del rischio fitosanitario. Il protocollo è stato implementato con un portale, progettato per l'iscrizione on-line di nuove fonti di dati e per la modifica e l'aggiornamento on-line delle fonti esistenti.
E' stato sviluppato un database "Oracle" contenente informazioni internazionali e nazionali. L'inventario comprende i 27 Stati membri dell'Unione europea e 34 Paesi terzi, qualora essi siano una possibile fonte per l'introduzione dei parassiti; in questo caso la valutazione è avvenuta in base ai flussi di materie prime vegetali, compreso il legno e oggetti di legno.
© AgroNotizie - riproduzione riservata