“Entra nella fase operativa il progetto agricolo della società Terrae, presentato un anno e mezzo fa. Si tratta di un progetto di grande rilievo per Confagricoltura”, lo ha detto il presidente della società Federico Vecchioni ai giornalisti convocati a Palazzo della Valle per una conferenza stampa. Insieme a Vecchioni sono intervenuti il presidente dell’Anb - Associazione nazionale bieticoltori, Mario Guidi, che è anche presidente di Finbieticola Bondeno Srl; Roberto Montesi, amministratore delegato di Terrae e Gianni Bonini, presidente di Agrisviluppo Apa.

Il piano industriale è stato presentato ed il 50% del capitale è stato già collocato in importanti gruppi industriali (10%), bancari e assicurativi (40%), ha reso noto Vecchioni che però non ha comunicato i nomi degli investitori per ragioni di riservatezza legata al fatto che  sono aziende quotate in borsa.

“Si tratta - ha fatto notare il presidente di Terrae - di risorse fresche che arrivano al settore”.

“Il collocamento del capitale non è stata speculazione - ha precisato l'amministratore delegato Roberto Montesi - ma scelta mirata per far convivere in Terrae la parte agricola, quella industriale e i partner finanziari e alla fine del collocamento il patrimonio netto della società sarà di 80 milioni di euro”.

“Il cuore agricolo della società - ha assicurato Vecchioni - rimane saldamente nelle mani degli agricoltori perché l’Associazione nazionale bieticoltori conserva la maggioranza relativa con il 40%  del capitale. Il restante 10% del capitale è pariteticamente nelle mani del Gruppo Gavio, del Coprob e di Confagri consult. L’obiettivo della società è costruire in Italia un sistema di produzione elettrica a partire soprattutto dagli scarti agricoli, costruendo un percorso virtuoso che va dal campo al contatore attraverso l'utilizzazione degli incentivi governativi per le energie alternative”.

“Entro il 2013 - ha detto Gianni Bonini, presidente di Agrisviluppo Spa - saranno prodotti 164 megawatt di energia elettrica attraverso tre progetti già in cantiere. Un obiettivo che rientra in un patto sottoscritto con il ministero dell’Ambiente".

"In questi progetti sono coinvolti i circa 7 mila agricoltori associati all’Anb", ha spiegato il presidente dell’Associazione Guidi ricordando che già dal 2008  l’Anb ha modificato lo statuto ampliando alle molteplici attività agricole la propria ragione sociale. Guidi ha ricordato che l'attività della società Finbieticola Bondeno Srl, da lui presieduta riguarda la riconversione di uno zuccherificio in una centrale  di produzione elettrica di oli vegetali da 24 megawatt, integrato da una serie di attività di sviluppo nel campo delle filiere agroalimentari ed agroenergetiche.

“L’obiettivo è quello di creare un polo agroenergetico che - ha sottolineato il presidente di Finbieticola Bondeno - sostenga lo sviluppo del territorio". Un altro progetto di riconversione riguarda lo zuccherificio Casei Gerola”. La società Finbieticola Casei Gerola srl, presieduta da Mario Resca gestisce un progetto per la costruzione e gestione di una centrale di produzione elettrica da 12,5 megawatt alimentata con biomasse di origine agricola.