“Secondo le stime preliminari che l’Apat ha elaborato per l’Inventario nazionale delle emissioni -ha proseguito Viglione- si segnala che in Italia, tra il 2005 e il 2006, si è registrato un calo complessivo dell’1,5, dovuto in gran parte al settore civile/residenziale. La produzione di energia elettrica, invece, tra il 2005 e il 2006, è cresciuto di circa il 5%, confermandosi come il nodo più ostico da sciogliere rispetto alle emissioni, soprattutto per l’aumento del ricorso al carbone”.
”Restando ancora al 2006, -ha aggiunto Viglione- a detenere il primo posto nella classifica delle emissioni dei gas serra, la produzione di energia elettrica, con un terzo del globale (30% circa); al secondo posto troviamo i trasporti, più o meno stazionari da quattro anni (variano tra 126 e 128 milioni di tonnellate l’anno, con poco meno del 25% del totale); al terzo posto le emissioni dall’industria (20%); al quarto posto il settore civile residenziale (15%). L’agricoltura, -ha concluso il Commissario staordinario Apat- con circa il 6% del totale delle emissioni continua a far decrescere il suo trend, grazie anche alle quote latte, alla riduzione dei campi a coltura e al ricorso al biologico.”
Il Commissario straordinario dell'Apat Giancarlo Viglione approfondirà l'argomento nel corso di un'intervista che si terrà domani, alle roe 10,30, su Isoradio.
Il convegno di Brindisi sull'inventario nazionale delle emissioni di gas serra e la conferenza nazionale sui cambiamenti climatici prevista per settembre. Sono questi i due argomenti al centro di un'intervista al Commissario straordinario dell'Apat Giancarlo Viglione, che si terrà domani, alle ore 10.30, su Isoradio.
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Fonte: Apat - Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici