Pioneer Hi-Bred sta sviluppando nuove soluzioni per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, non rinnovabili e inquinanti.
Gli impianti per la produzione di biogas prevedono importanti investimenti e richiedono un approccio imprenditoriale che punti alla massima efficienza e resa.
Il biogas, una miscela di gas in cui il metano è prevalente, è il risultato della fermentazione di composti organici rinnovabili di diversa origine e oggi rappresenta la nuova frontiera nella produzione sostenibile di energia da fonti rinnovabili.
“Pioneer ha iniziato da alcuni anni un progetto di ricerca europeo per valutare la resa in metano delle possibili specie agrarie – spiega Cesare Ramponi, marketing manager Pioneer Hi-Bred -. Dai risultati della ricerca in Italia, è emerso che la gestione efficace dell’impianto e la massima resa energetica si possono ottenere solamente puntando all’utilizzo del mais, grazie al perfetto equilibrio che questa coltura offre tra quantità di amido e fibra, oltre alle eccellenti prestazioni ai fini della fermentazione".
Per fornire un sostegno valido alle aziende agricole italiane orientate verso la produzione di biogas, Pioneer ha sviluppato un progetto di ricerca e formazione per fornire il mais più adatto a questo utilizzo energetico.
"Il Servizio agronomico di Pioneer - dice Ramponi - accompagna l’agricoltore in tutte le fasi della coltivazione del mais, dalla raccolta e conservazione, fino alla fermentazione e produzione di metano, con informazioni dettagliate, analisi di laboratorio e assistenza continua".
Il progetto per produrre biogas realizzato da Pioneer si articola in 4 passaggi fondamentali:
1. Scelta dell’ibrido per la produzione di biogas
Individuazione di un mais che apporti elevato contenuto di sostanza organica (solo questa può essere convertita in biogas), con un equilibrato rapporto tra le diverse componenti (carboidrati semplici, fibra, proteina, lipidi), per garantire un’adeguata produzione di metano.
2. Conservazione del foraggio di mais raccolto
Mantenere intatto il valore energetico del mais è essenziale. Uno speciale additivo sviluppato da Pioneer, denominato 11CH4, applicato al foraggio durante la conservazione permette di migliorare fermentazione e conservazione del mais.
L’utilizzo dell’additivo 11CH4 rappresenta un’innovazione assoluta in grado di aumentare la degradabilità della fibra del mais, con un notevole incremento della produzione di metano.
3. Analisi delle caratteristiche del mais per la produzione di biogas
Per mantenere a pieno regime un impianto di biogas, è fondamentale conoscere le caratteristiche della pianta di mais immessa e la sua potenzialità di produrre metano.
Pioneer mette a disposizione delle aziende un servizio di analisi gratuito, grazie al quale è possibile conoscere le caratteristiche chimico-fisiche e nutrizionali.
4. Analisi delle caratteristiche fertilizzanti dei sottoprodotti
Ultimo step del processo di produzione è l’ottimizzazione, oltre che del biogas, anche del sottoprodotto che esce dall’impianto, il digestato. Questo materiale ha un elevato valore agronomico, se utilizzato correttamente, perchè ricco di fertilizzanti e sostanze organiche che possono migliorare le caratteristiche del terreno.
Per la valutazione delle proprietà fertilizzanti del digestato, il laboratorio di Pioneer fornisce agli agricoltori tutti gli elementi necessari per inserirlo nei piani di concimazione aziendali.
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Fonte: Pioneer Hi-Bred