“L’annata 2020 sarà da dimenticare per le mandorle pugliesi, con una manciata di prodotto da raccogliere rispetto alle medie storiche, a causa delle gelate del 24 e 25 marzo scorsi per cui abbiamo attivato tutte le procedure per le immediate verifiche in campo e la declaratoria di stato di calamità”, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
“E’ una occasione persa per i nostri produttori – insiste il presidente Muraglia – perché le mandorle pugliesi vanno letteralmente a ruba e ormai soddisfano solo in parte il mercato italiano. Rispetto all’estero, i cinesi, che già detengono l’80% del mercato americano, sono interessati alle caratteristiche qualitative e organolettiche delle nostre mandorle, disposti a pagare prezzi da capogiro per un prodotto che in realtà già in campagne di raccolta normali scarseggia”.
La produzione di mandorle in Puglia
Attualmente in Puglia è destinata alla coltivazione del mandorlo una superficie pari a 19.428 ettari - pari al 35,05% della superficie nazionale coltivata a mandorlo - che ha fornito una produzione totale media di 264.670 quintali di mandorle, un terzo del totale nazionale.Tali cifre, collocano la Puglia al secondo posto fra le regioni italiane, dopo la Sicilia. Secondo l’elaborazione di Coldiretti su dati Istat, in Puglia le mandorle sono prevalentemente coltivate nelle province di Bari con una produzione di 148mila quintali e 12.500 ettari, pari al 63% della superficie pugliese coltivata. Seguono Brindisi con 54mila quintali prodotti e 4.500 ettari, pari al 23% della superficie pugliese coltivata e Foggia con 21.500 quintali e 1450 ettari coltivati. Chiudono la classifica con produzioni e superfici minori le province di Taranto e Lecce.