Quale sarà la produzione di mele in Europa nel 2016? Si prevedono 12.005.000 tonnellate, con un calo del 3% rispetto al 2015, quando il raccolto è stato di 12.325.000 tonnellate. In Italia si dovrebbero attestare sulle 2.282.000 tonnellate, in linea con le 2.280.000 tonnellate del 2015.

A pochi giorni dall'inizio di Interpoma 2016, l'appuntamento dedicato al comparto melicolo che si tiene a Bolzano dal 24 al 26 novembre 2016, AgroNotizie fa il punto sulla produttiva delle mele in Italia e in Europa.

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Calo produttivo in Europa
A cosa è dovuto questo leggero calo? Per prima cosa, ha influito l'andamento climatico dello scorso inverno, in particolare le gelate che hanno procurato danni diretti ed indiretti. Tra le aree più colpite l'Europa centrale: Slovenia (-83%), Austria (-88%), Croazia (-65%), Slovacchia (-58%), Repubblica Ceca (-28%). 

Le aree produttive in dettaglio
Colpisce la previsione negativa della Francia, con un -7% rispetto allo scorso anno. In particolare, per il paese transalpino, i dati Wapa parlano di 1.564.000 tonnellate, rispetto alle 1.674.000 del 2015. Opposto è invece il discorso per la Germania, che alla vigilia della campagna 2016 vede una previsione al +8%, con 1.052.000 tonnellate rispetto alle 973.000 dello scorso anno. In netta ripresa è pure la Spagna, con un +6% sullo scorso anno. Ciò significa che, dalle 482.000 tonnellate del 2015, si dovrebbe passare a 509.000 tonnellate. In Portogallo il calo è -20%. La Gran Bretagna invece presenta un aumento del 3%.
 
Sostanziale equilibrio tra domanda ed offerta e ridotte scorte di prodotto
(Fonte immagine: © AgroNotizie) 
Buona annata per i consumi
La stagione melicola 2016-2017 appare in equilibrio tra domanda ed offerta. Per questo motivo si prospetta una buona annata commerciale, ma è bene ricordare che si tratta pur sempre di previsioni. Inoltre la stagione inizierà con ridotte scorte di prodotto, derivanti dalla stagione precedente, permettendo di usufruire da subito delle nuove mele raccolte. E non dimentichiamo che oltre ai mercati tradizionali siamo in presenza di uno sviluppo abbastanza positivo dell'export verso nuovi mercati, che aprono a nuove opportunità di vendita. Seppure gli effetti dell'embargo russo continueranno ad avere impatto sui prodotti. 

Quali tipi di prodotto sono coltivati?
Da tenere sott'occhio è l’aspetto varietale. I dati Prognosfruit registrano, in ambito europeo, una flessione delle Golden Delicious (che restano comunque di gran lunga le più coltivate) con un -7% (ovvero 2.364.000 tonnellate), seguite dalle Gala (1.329.000 tonnellate, in flessione del -4%). Terzo gradino del podio per le Idared (1.064.000 tonnellate previste nel 2016), comunque stimate in calo del -6%. In calo del 2% le Red Delicious (633.000 tonnellate). In crescita invece le Jonagored (+3%, cioè 535.000 tonnellate) e le Braeburn (+3%, ovvero 322.000 tonnellate).

E' necessario fare un accenno anche sulle varietà club, a quantitativi controllati, come Pink Lady® Rosy Glow*, Kanzi® Nicoter* e Jazz® Scifresh*. Queste tre varietà hanno già prezzi tripli rispetto a varietà vecchie come Golden ed altre. Questo adeguamento varietale rientra nel processo di adeguamento dei nuovi impianti per soddisfare le richieste del mercato su gustocroccantezzaqualità complessiva dell'assortimento. Senza dimenticare la creazione di nuove possibilità di reddito per il frutticoltore.
 

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