L'assessorato all'agricoltura della Regione Campania ha convocato ieri il Tavolo tecnico per esaminare il caso del pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese e Nocerino Dop e sembra intenzionato a promuovere la Dop anche per il prodotto fresco.

Una produzione di nicchia quella del San Marzano - circa 100mila quintali di prodotto fresco, con un potenziale produttivo di un milione di quintali -  appannaggio di una quarantina di Comuni tra le provincie di Salerno e Napoli, che però sta diventando la bandiera di una battaglia: quella della tutela tout court dell'agroalimentare dalla Campania, dopo l'equivoco sulla tutela ex officio, non procedibile nel caso sollevato innanzi al Parlamento di Strasburgo, perchè il nome San Marzano era utilizzato da un'azienda belga per pomodori freschi, non coltivati in Italia e che godono di una registrazione come cultivar a nome San Marzano, mentre il pomodoro della Dop campana appartiene a cultivar Smeg 20 e Krios.

Dalle ultime indicazioni emerse dopo un incontro da Confcooperative Campania e Paolo De Castro esiste una via stretta per registrare comunque anche la Dop per il San Marzano fresco. 
 
A presiedere l’incontro di ieri Franco Alfieri, consigliere delegato all’Agricoltura per la Regione Campania. Non è seguito un comunicato ufficiale dell’assessorato, ma dal giudizio che ne danno le organizzazioni agricole si va verso l’avvio dell’iter per il riconoscimento della Dop anche per il San Marzano fresco, atteso che attualmente è tutelato solo il pelato confezionato. Con Coldiretti che spinge anche per l’inserimento del prodotto inscatolato nell’elenco di Dop e Igp Italiane che otterranno il riconoscimento della denominazione negli Usa per effetto del Ttip.

Il coordinatore regionale tra l’Alleanza delle cooperative italiane, settore agroalimentare, Cia, Confagricoltura e Copagri, Alfonso Di Massa, così commenta gli esiti della riunione: “Abbiamo accolto con favore la volontà del consigliere Alfieri di creare un Tavolo istituzionale tecnico come unico luogo di sintesi, di confronto e di risoluzione delle diverse questioni che riguardano il San Marzano Dop. La Regione Campania si è resa disponibile a cercare la strada più giusta - sotto ogni punto di vista e in collaborazione con le istituzioni centrali – per estendere la tutela Dop anche al prodotto fresco. Per noi, che abbiamo sostenuto questo percorso dal primo momento dopo le dichiarazioni di Phill Hogan, è un’ottima notizia”.

Di Massa aggiunge: “Come Agrinsieme, valuteremo prudentemente tutte le prospettive e le soluzioni, filtrandole attraverso due ordini di idee. La prima è che il San Marzano è un valore, un’eccellenza che merita il massimo della nostra attenzione. La seconda è che non tralasceremo gli interessi dei produttori e le opportunità che il mercato potrebbe offrire. Siamo aperti al dialogo e crediamo nella rete che la Regione vorrà alimentare e coordinare”.

Coldiretti dal canto suo sollecita l’inserimento del pomodoro San Marzano Dop nell’elenco delle produzioni tutelate nell’ambito del negoziato Ttip, il trattato di libero commercio tra Usa e Ue. Lo rivela il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, al termine dell’incontro.
“La mobilitazione a sostegno e tutela del pomodoro San Marzano Dop va avanti – sottolinea Sangiorgio - Rivolgiamo un appello all’industria che ha a cuore il territorio per portare avanti un percorso comune a difesa del San Marzano e sollecitare l’inserimento della dop nell'elenco delle produzioni tutelate nell’ambito del negoziato Ttip. È assurdo che proprio il pomodoro San Marzano, uno dei prodotti più copiati in America, non rientri nell’azione di protezione. È un passo necessario per tutelare il prodotto e scongiurare fenomeni di italian sounding oggi troppo diffusi”.

“Abbiamo chiesto uno specifico impegno alla Regione Campania - conclude il presidente di Coldiretti Salerno - affinché si modifichi il disciplinare e si allarghi anche al prodotto fresco la denominazione Dop, così come chiesto da tutti gli agricoltori e dai sindaci dei comuni dell'areale di produzione nella campagna di sensibilizzazione promossa da Coldiretti #nonuccidiamoilsanmarzano. Bisogna sfruttare al meglio le risorse comunitarie del Psr per consolidare questo percorso  virtuoso nell'ambito di un vero progetto di filiera con il pomodoro simbolo del made in Italy”.