Inizia in questi giorni la raccolta dell'actinidia di Cuneo. I tecnici delle organizzazioni di frutticoltori coordinati dal Creso - Consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per l'ortofrutticoltura piemontese hanno monitorato l'evoluzione della maturazione dei frutti nei comuni della fascia pedemontana dove si è diffusa la coltivazione dell'actinidia: Saluzzo, Lagnasco, Manta, Verzuolo, Piasco, Busca, risalendo in altitudine fino a Monastero di Dronero.
Nel fine settimana, complici gli abbassamenti di temperatura, la trasformazione dell'amido in zucchero ha subito una brusca accelerazione: il contenuto zuccherino supera oggi la soglia minima stabilita per la raccolta: 6,2 °Brix. Diventeranno 12 -14 dopo il periodo di finissaggio in magazzino, quando saranno pronti per il consumo a partire da metà novembre fino a maggio. Negli altri mesi i kiwi che consumiamo arrivano dall'altro emisfero, dove la maturazione è sfasata di 6 mesi rispetto al nostro.
Quest'anno si prospetta un'annata eccellente per la qualità, nonostante il gelo dello scorso inverno abbia ridotto la produzione del 35%. Il contenuto in sostanza secca – l'indice che meglio rappresenta il potenziale qualitativo – supera già il 15%. La raccolta dovrà essere tempestiva, condizioni meteorologiche permettendo. Si punta a concludere le operazioni entro fine ottobre – primi giorni di novembre, prima cioè che le temperature possano scendere sotto lo zero, danneggiando i frutti.
La produzione piemontese è concentrata ai piedi del Monviso. L'Italia è il primo produttore mondiale di kiwi, davanti alla Nuova Zelanda che un secolo fa ne aveva avviato la coltivazione professionale. Il Piemonte, con oltre 5.400 ettari di superficie e una produzione di 80.000 t, è seconda in classifica a livello nazionale. L'actinidia made in Cuneo è esportata per oltre l'80%, soprattutto nei Paesi del nord-Europa, che ne apprezzano l'elevato contenuto in vitamina C, ben superiore a quello degli agrumi. Il kiwi ha inoltre un elevato potere anti-ossidante, che gli conferisce proprietà anti-aging. A farlo apprezzare sui mercati locali contribuisce la vendita diretta dei frutticoltori, tramite i mercati a Km Zero.
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Fonte: Creso - Consorzio di ricerca sperimentazione e divulgazione per l'ortofrutticoltura piemontese