· il grano duro prodotto in Regione utilizzando le varietà Psb (Levante, Saragolla, Normanno e Svevo) rappresenta un’alternativa competitiva ai grani di importazione di alta qualità. Le qualità tecnologiche del Grano ottenuto all’interno del Progetto si sono infatti dimostrate in grado di rispondere in toto alle esigenze tecnologiche dell’industria pastaria Barilla e concorrenziali con il grano proveniente dalla Francia, target di riferimento iniziale;
· in Regione Emilia-Romagna non solo il grano duro è sempre più coltivato, ma cresce in questa regione l’attenzione degli operatori nei confronti di questa specie che sta favorendo l’espressione di iniziative volte a rafforzare la leadership della filiera grano duro/pasta italiana in ambito internazionale. Un esempio è rappresentato dal Simposio internazionale From Seed to Pasta: The Durum Wheat Chain realizzato nel 2008 a Bologna dalla Società produttori sementi e dal Cimmyt (Messico), mentre è in fase di organizzazione, sempre a Bologna, per aprile 2010 la fiera internazionale di filiera “Pasta Trend”;
· attorno al progetto si sono create tutta una serie di iniziative tecnico-culturali che hanno contribuito ad aumentare la fidelizzazione al progetto; dal tavolo tecnico permanente che agisce sul Disciplinare di Coltivazione e di stoccaggio, alle riunioni periodiche tra i tecnici delle organizzazioni dei produttori agricoli, i breeders della Psb, i rappresentanti dell’industria pastaria Barilla oltre che della Regione Emilia-Romagna, alla riunione plenaria annuale che coinvolge tutti i rappresentanti delle organizzazioni coinvolte e che si svolge ad ottobre di fianco al mulino per il grano duro di Pedrignano (Parma) tra i più grandi al mondo, dalla sperimentazione specifica come il “Farming Barilla”, avviata nell’ultima annata agraria a Ca’ Bosco a Ravenna, al periodico “Filiera Grano duro news” periodico di informazione tecnico-economica a sostegno del progetto, giunto al suo dodicesimo numero;
· molto importante è stato il ruolo della Regione quale istituzione super partes, che ha esercitato il suo ruolo di indirizzo ed è intervenuta con autorevolezza a chiarire eventuali criticità di percorso.
Per il 2010, l’obiettivo è quello di avvicinarsi alle 100.000 tonnellate di grano duro conferite a Barilla (quantitativo prossimo al 40% del fabbisogno totale del mulino di Pedrignano), ottenibile dalla coltivazione di circa 17.000-18.000 ha.
Il 2010 sarà anche l’occasione per sperimentare alcune nuove modalità contrattuali e di formazione del prezzo (ad esempio legandolo ai costi di produzione oltre che alla quotazione della Borsa merci), che assieme ai sistemi contrattuali convenzionali andranno a costituire una miscela di proposte che tenterà di dare risposta alle attese di tutti i partner del progetto.
© AgroNotizie - riproduzione riservata