“Una vetrina sempre più internazionalizzata - ha dichiarato Beppino Della Rossa di Vitis Rauscedo – e che ha mostrato la vivacità di una quota sempre più importante del sistema produttivo italiano, quella che ha scommesso sull'innovazione e sulla ricerca per dare prodotti di altissima qualità. Aziende con le quali dialoghiamo molto efficacemente perché la politica dell'innovazione continua è anche quella del nostro polo vivaistico”.
E se è vero che in ogni cantina del mondo è presente almeno una macchina di origine italiana, simbolo indiscusso di qualità ed efficienza, da oggi sarà anche sempre più facile imbattersi in barbatelle Made in Italy. Ne è convinto Massimo Piccoli, direttore commerciale di Vitis Rauscedo che si dichiara piacevolmente sorpreso dal numero elevato di delegazioni e di singoli produttori stranieri che hanno visitato lo stand. “Abbiamo incontrato sia operatori dai paesi comunitari – spiega – comprese le nazioni entrate di recente e tradizionalmente dedite alla viticoltura come Bulgaria e Romania, sia tecnici ed imprenditori dall'India, dalla Russia, dalla Turchia, dalla Georgia, dalla Tunisia, dal Canada, … oltre, ovviamente, ai tantissimi nostri clienti italiani”.
Gremite soprattutto le 'sessioni di degustazione' accompagnate dai manicaretti preparati dallo chef friulano Romeo Sturma che per 5 giorni ha trasformato lo stand di Vitis Rauscedo in un ristorante di altissimo livello. “Infatti – conferma Mauro Lovisa, membro del consiglio di amministrazione del polo vivaistico friulano e che segue soprattutto l'attività commerciale – più di ogni descrizione analitica è efficace la possibilità di gustare dal vivo le microvinificazioni dei nostri cloni più interessanti. E a tal proposito non vi è che l'imbarazzo della scelta; Malvasia di Candia, Negramaro, Montepulciano, Garganega, Merlot, Oseleta, Verdicchio, Sangiovese, Sagrantino, Greco, Dolcetto, Nebbiolo, Fiano, Nero d'Avola, Aglianico, … sono solo alcuni dei vitigni sottoposti a selezione da Vitis Rauscedo e che hanno dato origine a tanti e diversificati cloni oggi in commercio.
“Se dobbiamo trarre qualche dato di tendenza dai contatti avuti in fiera, ma anche dalla nostra ordinaria attività di dialogo e vendita alle aziende – conclude Della Rossa - possiamo senz'altro sottolineare come continui la progressione dell'interesse delle varietà bianche per i nuovi impianti. Richiesti soprattutto Pinot, Prosecchi e Chardonnay, trainati dal positivo rialzo delle quotazioni delle uve nell'ultima vendemmia, ma anche grande riscoperta del classici cavalli di razza dell'Italia centro-meridionale, con il Greco, il Fiano o la Falanghina. Pare proprio che sia stato del tutto superato l'empasse causato dalla popolarità del resveratrolo che ha per una decina d'anni avvantaggiato i vini rossi!”
Numerosi anche gli esponenti della ricerca vitienologica nazionale che hanno visitato lo stand per assaggiare i cloni omologati più di recente. Ad accoglierli spesso hanno trovato il prof. Leonardo Valenti dell'Università di Milano, l'architetto del complesso sistema di ricerca, selezione e valorizzazione dei migliori vitigni italici che Vitis Rauscedo porta avanti caparbiamente da diversi anni, con risultati oggi sotto gli occhi di tutti.
Ulteriori informazioni sul polo vivaistico friulano su www.vitisrauscedo.com ove è disponibile anche un aggiornato catalogo (italiano/inglese) di tutti i cloni distribuiti da Vitis Rauscedo.
Vitis Rauscedo Sca, Via Richinvelda, 45 - 33095 - San Giorgio della Richinvelda (Pn). Tel. 0427-94016, fax 0427-94567, e-mail: info@vitisrauscedo.com
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Fonte: Vitis Rauscedo