Il Fondo Innovazione Ismea è una misura nazionale messa a disposizione delle imprese che investono in innovazione tecnologica nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura.
Il bando Ismea per il 2025, chiamato Fondo Innovazione 2024, è finanziato con 25 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno, per un totale di 100 milioni di euro a fondo perduto che coprono fino al 95% del valore dell'investimento.
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Lanciato a metà novembre da Ismea, c'era tempo fino al 13 dicembre per pre-registrare le domande. Il 18 dicembre è stato il fatidico giorno del Click Day che è si è chiuso con la convalida di oltre 6.500 domande.
Un successo dopo l'insuccesso?
Dopo le diatribe dell'edizione dello scorso anno dovute ad un malfunzionamento informatico che ha impedito la presentazione delle domande a molte imprese, l'edizione di quest'anno sembra essere stato un successo, grazie a un'operazione di semplificazione tecnologica messa in atto da Ismea attraverso una nuova infrastruttura informatica per la raccolta delle domande.
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La gestione di due fasi tecniche, quella di preconvalida, con il caricamento della documentazione, e quella di convalida avvenuta il 18 dicembre, ha consentito - dopo una fisiologica attesa per la coda virtuale adottata al fine di gestire al meglio l'intenso afflusso - una maggiore fluidità dell'iter procedurale.
L'obiettivo di Ismea
L'obiettivo di Ismea è favorire lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all'incremento della produttività, attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell'impresa, per l'utilizzo di macchine evolute, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0.
Per le PMI agricole e della pesca, è disponibile la garanzia Ismea a zero costi, per supportare eventuali finanziamenti necessari al completamento dell'investimento.
L'intento è l'aggiornamento delle tecnologie strumentali e il miglioramento della gestione degli input produttivi, attraverso il risparmio idrico e la riduzione dell'impiego di sostanze chimiche, nonché l'utilizzo di sottoprodotti in un'ottica di economia circolare.
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Fonte: Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare