Un'ascesa costante, costellata di grandi traguardi. La storia di BKT assomiglia a quella di un piccolo bruco che si trasforma in maestosa farfalla. Non è lontano il tempo delle prime apparizioni nelle fiere internazionali quando, curiosi, alle conferenze stampa ascoltavamo i progetti di sviluppo dell'allora poco conosciuta Balkrishna Industries Ltd.
Ma, ricorda Lucia Salmaso, amministratrice delegata BKT Europe durante la visita allo stabilimento indiano di Bhuj organizzata per la stampa internazionale lo scorso febbraio, "se puoi sognarlo puoi farlo". E di sogni BKT ne ha realizzati tanti.
Un momento della cerimonia che ha preceduto la conferenza stampa. Da sinistra CR Metha, Gabriella Usiello, Rajiv Poddar, Arvind Poddar, Dilip Vaydia e Lucia Salmaso
(Fonte foto: AgroNotizie)
BKT, una storia incredibile
Partita nell'87 con lo stabilimento produttivo di Aurangabad, oggi BKT conta 5 siti industriali tutti dislocati - per scelta - su territorio indiano, 4 sedi commerciali (Mumbai, Seregno in Italia, Copley in Ohaio e Toronto in Canada) più di 10 mila addetti, oltre 3.200 prodotti e la presenza in oltre 160 paesi e in 5 continenti. È tramontato il progetto di costruzione di uno stabilimento produttivo negli Stati Uniti. "Abbiamo definitivamente abbandonato il progetto, rimaniamo in India" spiega Arvind Poddar Chairman & Managing director BKT che conferma anche la scelta di rimanere nel segmento di business Off-Highway "almeno per i prossimi 20 anni", dice sorridendo.
Rajiv Poddar in conferenza stampa a Mumbai lo scorso febbraio
(Fonte foto: AgroNotizie)
"La storia non è finita, pensiamo ad un grande futuro", chiarisce Rajiv Poddar Joint Managing director BKT che conferma di continuare a credere in un atteggiamento riconoscente. "Il Team BKT - prosegue - ci ha portati ad un altro livello e continueremo a crescere mantenendo come pilasti di sviluppo il Brand, la distribuzione, la promozione e nuovi prodotti, frutto degli investimenti in ricerca e sviluppo".
Bhuj, una parte della catena produttiva di pneumatici BKT
(Fonte foto: BKT)
La svolta da cui è iniziata la vera e vertiginosa ascesa del Brand, ci ricorda Rajiv Poddar, arriva con l'apertura del sito produttivo di Bhuj, inaugurato nel 2015 ma in produzione dal 2012. Oggetto di un ampliamento vertiginoso che abbiamo constatato personalmente (nel 2015 eravamo presenti all'inaugurazione) in questi 11 anni Bhuj è passato dai 123 ettari iniziali agli attuali 258. L'obiettivo fissato a fine 2023 è di arrivare a 323 ettari, ma non è il traguardo.
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Bhuj continua a crescere: 1 miliardo e 500 milioni di dollari l'investimento
In occasione della visita stampa di febbraio, il costruttore indiano ha annunciato l'acquisizione di ulteriori 288 acri - corrispondenti a 116 ettari - di terreno, proprio a fianco dell'attuale stabilimento di Bhuj. Qui sorgerà una nuova area produttiva che, grazie ad un investimento di 500 milioni di dollari, aumenterà ulteriormente la capacità produttiva e di offerta del colosso indiano, portando l'investimento totale dedicato al moderno sito produttivo a 1 miliardo e 500 milioni di dollari.
"Abbiamo esperienza, potenza e cuore, sostiene Rajiv. Insieme, seguendo una strategia chiara, abbiamo costruito il sogno di mio padre. Siamo ossessionati dalla qualità dei prodotti e dei processi produttivi. Ora, l’obiettivo di essere una compagnia da 2milioni di dollari è vicino".
Interno dell'area R&D del sito produttivo di Bhuj
(Fonte foto: BKT)
Più spazio significa più possibilità di installare nuovi macchinari, di accogliere più aree di test, di aumentare i volumi e tutto ciò che ne consegue. Una proiezione di crescita che non si ferma e che, anzi, è la base per affrontare l’aumento della domanda, fa sapere l'azienda.
A fianco di nuove linee produttive dedicate ai cingoli in gomma, recentemente lanciati sul mercato da BKT, ci sarà un ampliamento dell'area produttiva dedicata al carbon black, nuovi impianti per completare l'offerta e per raggiungere l'ambizioso obiettivo di crescita che prevede, entro il 2026 di raddoppiare il tournover passando dall'attuale miliardo di dollari circa a 2 miliardi di dollari. "Contiamo solo sulla crescita interna, sulla nostra capacità di espansione e sulla crescita di Bhuj" specifica Arvind Poddar escludendo, quindi, possibili acquisizioni.
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Presenza da leader sui mercati
La capacità di guardare avanti, di investire in ricerca e sviluppo sfociata nel 2017 nella creazione dell'hub R&D interno, in macchinari più efficienti per lavorazioni più veloci e precise, nell'aumento della produzione e della qualità del prodotto finito, ha ridotto lo scarto e i costi di produzione, sostenendo la crescita della sostenibilità del processo produttivo.
Il risultato? Oggi BKT detiene una quota di mercato mondiale pari al 6%. Focalizzandoci sul segmento agricolo, ha conquistato l'11% della torta globale e, per il segmento di sostituzione, supera una fetta pari al 20% del mercato europeo con picchi prossimi al 25% nei mercati chiave tedesco, francese e italiano.
Uno dei test per il controllo qualità nello stabilimento di Bhuj
(Fonte foto: BKT)
“Gli obiettivi che ci siamo posti quando abbiamo deciso di aprire il sito di Bhuj erano proporzionali alla solidità finanziaria di allora, ma soprattutto a una visione tanto grande quanto concreta - racconta Rajiv Poddar. Analizzare il mercato e anticiparlo, con passione e lungimiranza, è ciò che abbiamo fatto in questi anni. La crescita è stata sempre al passo della domanda, obiettivi e investimenti hanno sempre avuto basi solide. La domanda globale di pneumatici è in crescita (il business di BKT è cresciuto del +49% dal post Covid N.d.r.) trainata da una richiesta la cui ascesa è iniziata durante la pandemia del 2020. Non vediamo segni di rallentamento nei prossimi 5 anni".
Carbon Black made in BKT
Una scelta strategica che appare decisamente vincente è stata quella di investire in un impianto interno - entrato in funzione nel 2017 - per la produzione di Carbon Black. Alla produzione di "hard grade carbon black", il tipo di nerofumo utilizzato specificamente nel battistrada dei pneumatici, si è aggiunta l'anno successivo quella di "soft grade carbon black”, utilizzato nella mescola della carcassa per migliorarne la resistenza e la durata generando meno calore.
Impianto di produzione del Carbon Black nel sito produttivo di Bhuj
(Fonte foto: BKT)
Nel 2021, la produzione totale dei due tipi di nerofumo ha raggiunto 138mila MT (tonnellate metriche) all'anno, mentre l'anno scorso è salita a 165mila e 600 MT all'anno. L’obiettivo per il 2023 è di 198mila e 600 MT. "Attualmente il 65-70% della produzione è utilizzata internamente, la differenza viene esportata in tutto il mondo" spiega Arvind Poddar. Un nuovo stabilimento di produzione sarà ultimato nei prossimi 2 anni
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Inoltre, il dipartimento di Ricerca e Sviluppo interno allo stabilimento di Bhuj prevede di aggiungere un terzo tipo di nerofumo, lo “specialty carbon black". Un tipo di nerofumo con proprietà uniche come l'elevata resistenza alla colorazione, l'elevata purezza, il basso livello di ceneri e il bassissimo livello di IPA che viene utilizzato in applicazioni specifiche come vernici, plastica e inchiostri.
Bhuj più che una fabbrica una comunità
Parlando di persone e del loro benessere, del "fattore umano", aspetto a cui BKT tiene molto e cui dedica ogni anno importanti investimenti, la costruzione di nuove strutture ha segnato un miglioramento delle condizioni di sicurezza dei dipendenti. Nello stabilimento di Bhuj si è creata negli anni una grande comunità: a fine 2022 il numero delle persone impiegate nel sito produttivo era di 4.776 mentre i residenti negli spazi dedicati alle famiglie dei lavoratori sono circa 1000.
Area residenziale dedicata alle famiglie dei lavoratori, interna al sito produttivo di Bhuj
(Fonte foto: BKT)
Tra i progetti annunciati dal Brand, la costruzione - nei pressi del sito produttivo di Bhuj - della BKT International School che dal 2024 offrirà un'istruzione di alto livello a 1800 studenti che qui potranno imparare, tra l'altro, l'inglese, lo spagnolo e il tedesco.
Benessere anche per il pianeta
La tutela dell'ambiente è per BKT una condizione che deve imprescindibililmente rientrare nelle strategie d'impresa. Nel 2013 a Bhuj l'azienda indiana ha creato una centrale elettrica interna fonte controllata di elettricità. In aggiunta, un sistema di pannelli solari la cui capacità oggi e di 1,1 MegaWatt ma che verrà potenziata e nell'arco di 2 o 3 anni arriverà a produrre 5,5 Megawatt, affianca un impianto di cogenerazione ampliato nel 2022 e portato da una capacità di 20 Megawatt a 40 Megawatt.
La risorsa idrica, poi, è dal 2019 al centro del principio ZLD - Zero Liquid Discharge che prevede che nessun rifiuto liquido venga rilasciato all'esterno dello stabilimento. Tutta l'acqua utilizzata nello stabilimento viene trattata, purificata e riutilizzata. L'obiettivo del principio ZLD è conservare le risorse idriche, ridurre l'impatto ambientale dello scarico delle acque reflue migliorando l'efficienza complessiva e la sostenibilità dell'impianto.
Novità di prodotto, spina dorsale della crescita
BKT oltre ad annunciare l'ingresso in un nuovo segmenti di prodotto, quello dei pneumatici per camion off-road, ha dichiarato di voler incrementare la produzione di cingoli gommati - ad oggi pari a 7 tonnellate al giorno - iniziando con il lancio della prima misura per mietitrebbie nel mese di maggio 2023.
Altre novità annunciate, sono pneumatici solidi per il segmento industriale, il pneumatico FORESTMAX per il settore forestale e alcune nuove misure per la gamma EARTHMAX.
Cingoli gommati BKT AGRIFORCE BK71
(Fonte foto: BKT)
Interessanti novità anche nell'ambito progettazione, dove BKT ha introdotto l'uso di tecnologie innovative che fanno riferimento all'Intelligenza Artificiale. "Utilizzare la realtà virtuale, tecnologie come il Digital Twin, tecniche di simulazione FEM con metodo degli elementi finiti per la durabilità del prodotto e DOE - Design of experiments, ci permette di ridurre i difetti del prodotto aumentando la sostenibilità del processo produttivo, la ripetibilità e quindi uniformare la qualità abbassando i costi e l'impatto ambientale" spiega Dilip Vaydia Senior president & director of Technology che annuncia la prossima introduzione di soluzioni wireless per la business unit del minerario e di pneumatici dotati di sensori.
The next step
Il prossimo passo, come ama fare BKT, stupisce. Ad annunciarlo è Lucia Salmaso che afferma: "BKT non vende solo pneumatici. Abbiamo creato una forte Brand reputation attraverso una filosofia. La nostra prossima frontiera è il Metaverso ma, sarà la destinazione?"
BKT entra nel Metaverso. Al centro Lucia Salmaso, amministratrice delegata BKT Europe
(Fonte foto: AgroNotizie)
Naturalmente la risposta alla domanda dell'amministratrice delegata BKT Europe è no. Infatti, chiosa la Salmaso, "l'avventura è solo all'inizio!".
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Fonte: Agronotizie - Settimanale di tecnica, economia e innovazione in agricoltura
Autore: Michela Lugli