Cosa chiedono oggi gli agricoltori ai contoterzisti? Cosa offrono le imprese contoterzi? Quali competenze devono avere? Le risposte a queste e altre domande sono emerse durante l'incontro "L'agromeccanico che vorrei", promosso da Uncai in collaborazione con Agrilinea Tv, Argo Tractors, Cotesi, Krone, TIMAC AGRO e Topcon Agriculture nella seconda giornata di Fieragricola 2022.

L'aiuto prezioso dei contoterzisti

"In Italia, su oltre 1 milione di agricoltori, solo 300mila fatturano e di questi molti presentano un fatturato fino a 10mila euro" afferma Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. "Dunque, occorre lavorare per lo sviluppo della minoranza che fattura e comprende aziende seriamente impegnate nella produzione di cibo, nelle agroenergie e nel carbon farming. Dobbiamo puntare a un'agricoltura fatta da professionisti promuovendo le partnership con i contoterzisti".

Oggi, gli agricoltori si rivolgono spesso agli agromeccanici, consulenti capaci di rispondere ad esigenze diverse e di fornire macchine e tecnologie evolute anche a quelle aziende di piccole dimensioni che faticano ad accedere alle nuove soluzioni.

Albo Nazionale, work in progress

Per un maggior riconoscimento del ruolo dei contoterzisti serve però un Albo Nazionale. "Da tempo chiediamo un Albo che permetta di migliorare la sicurezza sul lavoro, la tracciabilità dei prodotti, la formazione e la professionalità, nonché di fornire un maggior valore aggiunto alle aziende agricole" dichiara Aproniano Tassinari, presidente di Uncai.
"Con la creazione dell'Albo, gli agromeccanici potrebbero fare un ulteriore salto di qualità e migliorare l'offerta di servizi agromeccanici e agrodigitali" aggiunge il consigliere dell'Unione Giuliano Oldani.

In attesa che il Disegno di Legge sull'Albo presentato dal senatore Gianpaolo Vallardi faccia il suo iter, sono nati Albi Regionali in Lombardia ed Emilia Romagna. "Grazie all'Albo in Lombardia, oggi i contoterzisti lombardi sono i soli destinatari di un bando da 5 milioni che finanzia l'acquisto di mezzi per l'uso sostenibile dei reflui zootecnici" sottolinea il coordinatore di Uncai Fabrizio Canesi. "Inoltre, a breve la Regione Emilia Romagna dovrebbe approvare un analogo finanziamento mirato ad aziende agromeccaniche qualificate".

Gestione dei dati: come migliorarla

Tra i vari servizi offerti, i contoterzisti possono raccogliere i dati in campo per gli agricoltori che - veri proprietari delle informazioni - hanno ora la possibilità di condividerli sulla piattaforma HubFarm di Confagricoltura.

"Con HubFarm, miriamo ad accompagnare le aziende agricole nella transizione tecnologica, digitale ed ecologica" sottolinea il direttore organizzativo di Confagricoltura Luca Ginestrini, che considera importante coinvolgere gli agromeccanici nel progetto per l'uso efficiente dei big data volto alla riduzione degli input chimici e all'aumento della tracciabilità dei prodotti agricoli.

Più formazione per tutti

Per gestire al meglio i dati servono anche operatori formati. Per questo, Confagricoltura e Uncai si impegnano insieme nella formazione, con l'insegnamento da parte di tecnici Uncai dell'agromeccanica 4.0 negli istituti di agraria, nei corsi post diploma e direttamente nelle imprese contoterzi. "La scuola dovrebbe fare di più per formare i giovani" commenta il direttore tecnico dell'Unione Roberto Scozzoli. "Le aziende agromeccaniche hanno un bisogno crescente di nuove risorse con conoscenze digitali".

Dello stesso avviso il senatore Vallardi, secondo cui "la formazione permette di rafforzare il settore, dove si trova ancora troppa improvvisazione e dove le imprese agricole necessitano di prestazioni sicure". Per il rappresentante della Giunta Nazionale di Confagricoltura Nicola Gherardi, "bisogna investire nella formazione sia degli utilizzatori di macchine agricole che raccolgono i dati sia degli agronomi che elaborano i dati di campo".