Un buon ambiente di lavoro può fare la differenza in termini di rendimento e soddisfazione dell'operatore. Questo vale per tutti, in primis per gli agricoltori e i contoterzisti che, trascorrendo molto tempo a bordo delle trattrici, apprezzano sempre di più cabine sicure, comode e user-friendly.

La sicurezza dell'abitacolo è stata progressivamente migliorata dai costruttori, anche per adeguarsi alle normative vigenti, una su tutte la Mother Regulation. Oggi vige l'obbligo di montare cabine con Roll-Over Protective Structure ROPS. In caso di ribaltamento, il conducente è preservato da uno spazio interno (safety zone). Per i modelli dedicati alla silvicoltura, è obbligatoria anche una Falling objects protective structure FOPS per la protezione in caso di caduta di oggetti dall'alto.

Pensate per garantire la massima difesa dell'operatore durante i trattamenti fitosanitari sono le cabine, adottate soprattutto da trattori per vigneto e frutteto, certificate in categoria 4 e cioè dotate di un impianto di ventilazione potenziato e filtri a carboni attivi che si occupano, rispettivamente, della pressurizzazione dell'abitacolo e della neutralizzazione di polveri, gas e aerosol.

Notevoli i passi avanti fatti in termini di comfort. Molti gli sforzi attuati per aumentare, oltre all'accessibilità, anche la visibilità attraverso superfici vetrate più ampie e fari di lavoro più potenti. In più, gli impianti di ultima generazione assicurano una temperatura ideale, un ottimo isolamento e un'efficace riduzione delle vibrazioni grazie alle sospensioni dell'abitacolo, del sedile (idrauliche, pneumatiche o semi-attive) e alla loro combinazione, in molti casi, con l'assale anteriore sospeso.
 
Cabina dei Fendt 700 Vario MY 2020
Cabina dei Fendt 700 Vario MY 2020

Testimoniano l'incremento dell'ergonomia attraverso l'upgrade tecnologico braccioli smart dotati di pulsanti, manopole e joystick, monitor touchscreen a colori e vari sistemi (guida parallela, telemetria, ecc.) che permettono la gestione ottimale delle operazioni in campo, nonché una significativa riduzione dello stress di guida.
 

Solo il meglio per l'alta potenza

Portabandiera dell'offerta di ogni brand, l'alta gamma dispone di cabine simili a piccole suite super accessoriate, arricchite di soluzioni particolarmente innovative.

La nuova cabina Life Cab dei Fendt 900 Vario da 296-415 cavalli permette lo scambio di dati tramite Fendt Connect e la visualizzazione in tempo reale dei parametri macchina con Smart Connect. Sono pensati per ridurre l'ansia da furto o danno il sistema di bloccaggio di sicurezza e gli specchietti elettrici retraibili, mentre sono dedicati al comfort dell'operatore la sospensione pneumatica a tre punti, il sedile climatizzato, il pacchetto infotainment e l'impianto audio Premium.

L'ambiente di guida dei T8 Genesis® di New Holland rappresenta la porta di accesso alla piattaforma per precision farming PLM Intelligence e vanta il nuovo bracciolo SideWinder™ Ultra che permette l'assegnazione libera dei distributori idraulici ausiliari e la memorizzazione delle impostazioni. Il controllo dell'attività e della strumentazione avvengono attraverso il monitor IntelliView™ 12 e l'inedito display InfoView. Sono degne di nota anche le telecamere e le luci led per l'aumento della visibilità.

Notevoli l'ergonomia, il comfort e la visuale dei Magnum AFS Connect di Case IH che annoverano tra i plus le sospensioni idrauliche semi-attive, il bracciolo Multicontroller con comandi configurabili, lo schermo Smartscreen VIS2 per il monitoraggio dei mezzi, il sedile girevole, il sistema di controllo dell'impianto climatizzante e la vetratura monostruttura della porta.

Video sui New Holland T8 Genesis® con PLM Intelligence
 

Sempre più top

Sono spesso mutuate dalle potenze oltre i 400 cavalli le soluzioni adottate per la gamma medio-alta. Tra queste, si rivela davvero innovativo l'ambiente operativo FendtONE dei 700 Vario, disponibile anche sui 300 Vario. Il sistema prevede l'installazione di un bracciolo con comandi personalizzabili e joystick multifunzione, un software per l'uso di diversi tool e ben tre display in cabina: uno da 12 pollici sul bracciolo, uno da 10 pollici sulla colonna dello sterzo e uno da 12 pollici a scomparsa nel soffitto.

Altro esempio è la spaziosa e silenziosa cabina della nuova Serie 7 di Landini, curata nei minimi dettagli da cima (tetto con 12 luci led) a fondo (sospensione che agisce per via meccanica o mediante il sistema Semi-Active anti Damping a gestione elettroidraulica). Tra i punti di forza, il sistema per la regolazione dell'inclinazione del volante e il monitor touchscreen DSM per la configurazione delle funzioni, la gestione delle telecamere o dell'Advanced HMF dedicato al controllo delle operazioni a fine campo.

Interessante upgrade a bordo degli Axion 800 e Arion 500-600 di Claas che ora possono contare sul monitor Cebis con Isobus UT (Universal Terminal) e con profili utente Principiante-Normale-Esperto, nonché sul nuovo sedile Grammer Dual Motion. Da segnalare, infine, i modelli 8R e 7R di John Deere: il posto guida è provvisto del joystick multifunzione CommandPRO con 11 pulsanti riconfigurabili e del sedile riscaldato Active Seat II con sospensione elettrica a reazione rapida.
 
Cabina dei John Deere 7R e 8R con Active Seat II
Cabina dei John Deere 7R e 8R con Active Seat II
 

Protezione ed efficienza, garantite sugli specializzati

Nonostante le dimensioni contenute, le recenti cabine dei trattori stretti sono cresciute in termini di sicurezza e dotazione tecnologica, utile a rendere sicure operazioni potenzialmente rischiose (distribuzione di fitofarmaci) o facilitare la gestione contemporanea di più attrezzature.
Certificata in categoria 4, la nuova cabina dei Massey Ferguson 3700 V/S/F con sistema di filtri a carbone e dispositivo di pressurizzazione dispone di comandi ergonomici, un volante fisso, telescopico o inclinabile e un pedale dell'acceleratore posizionato lungo il tunnel della trasmissione per assicurare un comfort e un'accessibilità senza paragoni.

Sempre in classe 4 grazie agli appositi filtri e al sistema Aircontrol per il monitoraggio della pressurizzazione e della chiusura ermetica, l'inedita cabina Air delle Serie R e Tony di Antonio Carraro ha omologazione ROPS-FOPS e un profilo studiato per la marcia in spazi ristretti. La spaziosa Air offre un'ottima visuale grazie a finestrature ampie e un oblò al livello degli arti inferiori, un'elevata silenziosità e ridotte vibrazioni grazie al disaccoppiamento dal corpo del mezzo.
Aggiornata e certificata in cat. 4, la cabina low profile Protector 100 dell'AC TGF 10900 R monta filtri e motori di ventilazione nella parte superiore per minimizzare l'aspirazione di sostanze pericolose. In più, possiede le stesse dotazioni della Air, leve del cambio in posizione utile ad agevolare i movimenti, un lunotto e due oblò pensati per garantire una visuale perfetta, rispettivamente, su implement posteriori e ruote anteriori.
 
Nuove cabine Air e Protector 100 di Antonio Carraro
Nuove cabine Air e Protector 100 di Antonio Carraro

Con protezione di livello 4 per merito di automatismi di controllo all'avanguardia, la Lounge Cab dei Landini Rex4 si distingue per la piattaforma piana, il sedile con sospensione automatica (in opzione) e il posto guida migliorato con comandi disposti in modo ergonomico. Non solo. L'elevata visibilità e l'innovativo Advanced Driving System consentono a chi guida gli specializzati made in Fabbrico di gestire al meglio le attrezzature.

La tecnologia abbonda a bordo dei Frutteto CVT di Same: il bracciolo multifunzione MaxCom con due joystick e comandi divisi per colore, permette di gestire ogni operazione senza staccare il gomito, mentre il display InfoCentrePro da 5 pollici consente di monitorare i vari dispositivi in tempo reale. Ulteriori plus della cabina in classe 4 con sospensioni Hydro Silent-Block sono la pedana piatta, il sedile sospeso per via pneumatica, lo sterzo regolabile tramite pedale, il pacchetto luci led e la vetratura anteriore monolitica, apribile.
 

Cabine after-market: come renderle tutte sicure?

A volte, la cabina prevista "di fabbrica" non soddisfa appieno le necessità dell'operatore. Alcuni modelli a carreggiata stretta, ad esempio, montano un telaio a due soli montanti con roll-bar (anteriore o posteriore) che è omologato ROPS, ma non protegge dai fenomeni atmosferici. In questi casi, si può ricorrere all'installazione after-market di una cabina definita anche Struttura di protezione da agenti atmosferici SPAGAT.
"Esistono due tipologie di cabine after-market: quelle omologate, montate in sostituzione del roll-bar dai produttori di cabine con nulla òsta dei costruttori di trattrici, e - spiega Lorenzo Iuliano dell'ufficio tecnico di FederUnacoma - quelle non omologate, installate in aggiunta al telaio originale che fungono esclusivamente da SPAGAT".

Finora per le SPAGAT, offerte da aziende italiane e presenti - secondo stime - su numerose trattrici (fino a 150mila) in Italia, non era prevista alcuna prova d'idoneità.
Tuttavia qualcosa sta cambiando: il 5 marzo 2020 è entrata in vigore la norma UNI 11774:2020, voluta dall'Inail e dalla Cuna per aumentare la sicurezza delle cabine after-market. La norma stabilisce la procedura di prova delle SPAGAT destinate ai trattori con ROPS a due montanti per accertare che, in caso di capovolgimento, le componenti delle strutture non invadano il volume di sicurezza del conducente garantito dal ROPS preesistente. Inoltre, dettaglia le informazioni che devono essere fornite dal fabbricante delle SPAGAT.
Valida a livello nazionale, UNI 11774:2020 non rende obbligatoria la prova - che prevede l'applicazione di un carico longitudinale e uno laterale su trattrici a ruote a carreggiata stretta o a cingoli con massa a vuoto compresa tra 400 e 3.500 chilogrammi - e non affronta gli aspetti relativi alla circolazione stradale delle macchine.

"Sarà interessante vedere in che misura i costruttori di cabine after-market decideranno di sottoporre le SPAGAT ai nuovi test previsti, tenendo conto che alcuni di loro hanno attualmente una produzione 'mista', con cabine in certi casi già omologate come ROPS e in altri casi no. Ciò riguarda le produzione attuale e futura; diversa è la questione dell'usato, ovvero le numerose SPAGAT già in esercizio. In tal caso, sarà probabilmente necessario considerare parametri parzialmente diversi" sottolinea Domenico Pessina, docente di Meccanica agraria presso l'Università degli studi di Milano.

"È un passo avanti perché ora c'è una norma di riferimento per la prova delle SPAGAT, che possono così ottenere una certificazione di conformità per l'esclusivo uso in campo, ma mai per la circolazione su strada" commenta Iuliano. "La procedura individuata permette perlomeno di verificare che, in caso di ribaltamento, le SPAGAT non siano di intralcio e non entrino in conflitto con il ROPS".
"La norma può essere applicata su base volontaristica, ma le prove previste richiedono attrezzatura ed expertise specifiche, di cui al momento solo pochi laboratori in Italia dispongono" precisa Pessina. "C’è poi un ulteriore problema: normalmente le SPAGAT sono costruite per essere montate, con i necessari adattamenti strutturali, su modelli di brand diversi. Formalmente ciò configura una serie di cabine differenti, che sarebbero da testare individualmente, perché potrebbero presentare robustezze diverse e dare esito positivo o negativo in ogni singola prova".

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