Sulla carta è semplice ma entrando in una logica di lavoro sul campo la questione si complica e le strade percorribili appaiono essere tre: scegliere una pressione media che va bene (ma anche male) per ogni lavorazione, affidarsi ad un sistema di auto-gonfiaggio, oppure optare per pneumatici con tecnologia VF - Very high flexion.
Gonfiaggio automatico: comodo ma poco diffuso
Escludendo la scelta di una pressione media, sono più d'uno i costruttori di macchine agricole e trattori ad alta potenza che offrono sistemi di auto-gonfiaggio gestibili direttamente dal posto di guida e che permettono di adattare la pressione del pneumatico alle esigenze di lavoro.Composti principalmente da un compressore, una serie di valvole e un distributore rotante integrato, questi sistemi sono pensati per gli agricoltori o i contoterzisti che hanno ritmi di lavoro serrati e a fine stagione non vogliono lasciare sull'asfalto migliaia di euro in gasolio e mescola sprecata.
Guardando l'offerta sul mercato tra i più recenti troviamo AirCell di Mitas (che prende il nome di VarioGrip Pro sui trattori Fendt) e in 30 secondi aumenta di una atmosfera la pressione all'interno di un pneumatico ad elevato volume di aria. Il sistema di Mitas ha il pregio di provare a risolvere una pecca degli altri sistemi: i lunghi tempi di attesa per il gonfiaggio dei pneumatici montati da macchine potenti.
AirCell si compone di una seconda camera d'aria, interna al pneumatico e posizionata sul cerchio, che si gonfia e sgonfia all'occorrenza. Non essendoci contatto tra le due pareti in gomma si evitano attriti e dunque surriscaldamenti e usura.
Il sistema, così come quello di altri costruttori, se da un lato agevola il lavoro dell'operatore, dall'altro lo costringe a calcolare al termine di ogni operazione la pressione corretta di gonfiaggio e non é adatto per quelle macchine che variano il peso durante il lavoro (come mietitrebbie o carribotte).
Anche Trelelborg ha provato a lavorare nella stessa direzione con VIP - Variable Inflation Pressure (medaglia d'oro al Sima 2017), un sistema automatico di modulazione della pressione montato sulle mietitrebbe Fendt. Il sistema regola la pressione in funzione del carico reale rilevato sulla macchina durante il raccolto, senza che l'operatore si debba preoccupare di nulla.
Quando la tramoggia si riempie, i pneumatici si gonfiano contestualmente, quando invece si svuota, anche le camere d'aria scendono di pressione. Tutti i componenti vengono montati all'interno del cerchione in modo da eliminare la necessità di giunti girevoli e raccordi che possono rompersi con relativa facilità.
Pneumatici IF e VF
Se i sistemi di gonfiaggio automatico hanno il grande pregio di mantenere i mezzi sempre performanti, hanno lo svantaggio di avere un costo non indifferente e di essere sostenibili solo sulle alte potenze, per quanto riguarda i trattori, o sulle macchine complesse, come mietitrebbie o trince.Alcuni costruttori hanno provato ad 'aggirare' il problema creando pneumatici in grado di gestire meglio le basse pressioni. È il caso dei pneumatici IF -Improved flexion che hanno una maggiore flessibilità della spalla e possono lavorare bene anche a basse pressioni, fino al 20% in meno rispetto allo standard. La percentuale sale al 40% nel caso dei pneumatici con tencologia VF - Very high flexion, che possono viaggiare a basse pressioni anche su strada, garantendo massima sicurezza.
(Fonte foto: Bridgestone)
Insomma, i pneumatici VF permettono di operare con pressione ridotta a parità di carico e di velocità rispetto alla gomma standard. Oppure di caricare fino al 40% in più di peso mantenendo uguale pressione e velocità, quando ad esempio si viaggia su strada.
La tecnologia VF é una soluzione su cui si sono buttate praticamente tutte le case costruttrici (ATG, Vredestein, Michelin, BKT, Bridgestone) che negli ultimi anni hanno sfornato modelli sempre nuovi essendo, tra l'altro, una soluzione adatta non solo ai trattori, ma anche ai rimorchi e alle irroratrici, il cui peso varia durante l'arco dell'operazione.