Pubblicato il 28 marzo 2019 - ma ancora in attesa di registrazione - il Decreto interministeriale del 28/02/2019, n. 80 come annunciato qui da Sergio Dondolini della direzione generale del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per la motorizzazione, sposta le scadenze dei termini di revisione delle macchine agricole e scongiura il rischio di sanzione e ritiro del libretto.
 

Le nuove scadenze della revisione

Bucati i primi due appuntamenti definiti nell'allegato 1 dell'ormai famoso Decreto del 20 maggio 2015 che fissava al 31 dicembre 2017 la prima deadline per il termine di revisione dei trattori agricoli immatricolati entro il 31 dicembre 1973 e al 31 dicembre 2018 quella per i trattori agricoli immatricolati fino al 31 dicembre 1990, arriva un nuovo decreto interministeriale che rimescola le carte e "sistema il pasticcio".

Il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture ha proprio preso la rincorsa: riduce gli step da 5 a 4 (vedi caselle rosse della tabella), sposta al 2021 la prima scadenza e completa il ciclo arrivando a regime a fine 2023 con il controllo quinquennale dei trattori immatricolati dopo il primo gennaio 2019.

A partire da data ignota fino a fine giugno - non più dicembre - del 2021, si recupera il primo "carico" dei trattori da revisionare (immatricolati entro il 31 dicembre '73) a cui vengono aggiunti ulteriori dieci anni di immatricolazioni, per arrivare al 1983.
 
Nuove scadenze revisione macchine agricole
In rosso le nuove scadenze per la revisione delle macchine agricole, in verde la situazione precedentemente definita dal decreto del 20 maggio 2015.
Dati: decreto 20 maggio 2015 e decreto 28/02/2019, n. 80. Elaborazione: AgroNotizie. Clicca l'immagine per ingrandire

Poi, in un anno, e quindi entro giugno 2022, vanno a revisione i trattori agricoli immatricolati fino a dicembre 1995 e, a questo punto, sono state recuperate le scadenze bucate ad oggi.

Entro il 2023, e siamo alla terza tranche, il Mit conta di avere revisionato tutti i trattori agricoli circolanti e immatricolati entro il 31 dicembre 2018 per partire con una revisione periodica ogni cinque anni, non più dei mezzi immatricolati dopo il 2016 ma di quelli immatricolati dopo il primo gennaio 2019.

Che dire, se così fosse e tralasciando considerazioni sugli ingenti numeri di veicoli da revisionare ad ogni tranche, per essere pronti con la prima grande ondata da esaurire entro giugno 2021 (mancano poco più di due anni) il decreto attuativo non può tardare ancora molto. Lo aspettavamo per Natale ma "la consegna non è andata a buon fine", vediamo cosa ci riserva la bella stagione.