E allora abbiamo contattato i diretti interessati facendo qualche domanda a Sergio Dondolini della direzione generale del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per la motorizzazione ed a Sergio Scavone sempre della direzione generale con ruolo sui controlli periodici del parco circolante, impianti ed attrezzature di servizio.
Abbiamo capito che un po' di ragione, a farci venire il dubbio, ce l'avevamo: la bozza di decreto è ancora in via di definizione. E, vuoi il poco personale vuoi le difficoltà incontrate, la reale chiusura nel breve periodo della questione revisione probabilmente non l'avremo. Anche perché è in arrivo il decreto interministeriale del 28/02/2019, n. 80 che ridetermina le scadenze della revisione delle macchine agricole e delle macchine operatrici (leggi qui le nuove scadenze). Quindi, almeno in quanto a sanzioni e ritiro dei libretti... siamo salvi!
Le risposte del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti
Di seguito le domande poste a Sergio Dondolini e le risposte ricevute via mail:L’iter legislativo legato alla revisione delle macchine agricole è fermo al palo da ormai diverso tempo per un decreto (attuativo) mancante. Come pubblicamente dichiarato in occasione di Eima, il ministro Centinaio ha sbloccato la sua emanazione per quanto riguarda i vincoli posti dal Mipaaft e il decreto si trova ora nelle mani del Mit, il ministero dei Trasporti. Mi conferma?
"L’iter legislativo legato alla revisione delle macchine agricole è subordinato all’emanazione del decreto attuativo di cui all’art. 5 del decreto interministeriale 20 maggio 2015. I lavori per la predisposizione del suddetto decreto hanno incontrato una serie di complessità correlate con la necessità di trovare soluzioni adeguate e condivise alle esigenze di natura organizzativa sopra accennate oltre alla necessità di procedere alla definizione delle modalità operative delle procedure di prova in sede di revisione e delle relative apparecchiature necessarie".
Nessuno ha visto la bozza di decreto e non sembra possibile vederla in alcun modo. Esiste un decreto attuativo?
"Come detto la bozza di decreto è tuttora in corso di definizione. Non appena il lavoro sarà completato saranno previsti degli incontri con le principali associazioni di categoria interessate al settore nel corso dei quali il documento sarà approfondito".
Sempre in occasione di incontri con la stampa siamo venuti a conoscenza che l’ufficio degli ingegneri responsabili della stesura del decreto (o della sua finalizzazione se ne esiste uno) erano 8 e 6 di questi andranno in pensione a brevissimo. Ne rimangono due di cui uno è l’ingegner Scavone che è la persona incaricata. Dando un'occhiata al CV pubblico dell’ingegner Scavone, fino al 2018 si è occupato di argomenti non vicini all’agricoltura e tantomeno alla meccanica agricola. Quali sono i passi che seguirete per dar vita ad un documento che sia realmente rispondente alle necessità del comparto agromeccanico, assolutamente unico e a volte di difficile comprensione anche per chi ne conosce tutti gli aspetti? Pensate di aprire un tavolo con enti o realtà che in questo settore “vivono”? Se no, quale strada percorrerete?
"Il mancato ricambio di personale dovuto al blocco delle assunzioni durato molti anni ed il conseguente aumento dell’età media è un dato di fatto che interessa in varia misura tutta la pubblica amministrazione e dal quale, purtroppo, non si sottrae neanche questa amministrazione. È auspicabile che tale situazione possa essere presto superata con l’assunzione di nuove risorse di personale per la quale sono già in corso le relative procedure. Per quanto riguarda comunque, la stesura del documento tecnico si precisa che la stessa è affidata ad un gruppo di lavoro del quale fanno parte esperti della struttura centrale e periferica del Mit, del Mipaaft e dell’Inail con la possibilità di potersi avvalere anche di professionalità esterne per l’approfondimento di specifiche tematiche specialistiche".
Attualmente un numero consistente di trattori circolanti sono passibili di sanzioni e ritiro del libretto di circolazione ma sono impossibilitati a mettersi in regola: quanto durerà questo paradosso? Quando vedremo il decreto?
"Proprio per mettere al riparo l’utenza dalla possibilità di incorrere in sanzioni, con l’emanazione del decreto interministeriale del 28/02/2019, n. 80, in corso di registrazione da parte gli organi di controllo e di successiva pubblicazione sono state rideterminate le scadenze della revisione delle macchine agricole e delle macchine operatrici".
E ora le domande poste a Sergio Scavone e le risposte ricevute via mail:
Avremo un decreto unicamente dedicato alla revisione delle macchine agricole?
"È prevista l’emanazione di un decreto attuativo per la revisione delle macchine agricole e macchine operatrici in ottemperanza all’art.5 del decreto interministeriale 20 maggio 2015, e come anticipato dall’art. 3 del decreto dirigenziale 18 maggio 2018, n. 211".
Avremo una revisione light? Quali sono i parametri da revisionare previsti nel decreto attuativo? E quale tipo di procedura è prevista nel decreto per l’aggiornamento dei libretti di circolazione?
"La revisione avrà la finalità di garantire adeguati livelli di sicurezza nella circolazione stradale e di garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sarà, pertanto, previsto il coinvolgimento di due figure distinte nell’esecuzione della revisione: gli ispettori della motorizzazione al fine di garantire i livelli di sicurezza nella circolazione stradale ed i tecnici dell’Inail al fine di garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il decreto attuativo dovrà, pertanto, prevedere verifiche e prove di revisione che possano garantire livelli di sicurezza adeguati nei settori citati. Il decreto stabilirà anche le procedure operative per l’aggiornamento delle carte di circolazione che prenderanno a riferimento anche quelle utilizzate per i veicoli".
Come verranno organizzati i centri di revisione?
"Si dovrà individuare una rete di centri di revisione sufficientemente capillare e ben distribuita sul territorio, costituiti da strutture opportunamente attrezzate anche di enti terzi che, in aggiunta agli Uffici periferici della Motorizzazione, possa risultare sufficientemente prossima alle principali ubicazioni dell’utenza al fine di limitare al massimo, per motivi di sicurezza e regolarità della circolazione, la movimentazione dei mezzi agricoli su strada ordinaria per raggiungere le sedi di revisione. Ci si potrà avvalere anche di centri mobili idoneamente attrezzati per raggiungere le zone di raccolta delle macchine agricole ed effettuare la revisione in loco su aree messe a disposizione dai comuni, dalle aziende agricole o dai consorzi agrari".
È vero che l’ipotesi di creare un decreto unico che regoli tutte le revisioni, dai motorini ai trattori, è stato scartato?
"Il decreto sulla revisione delle macchine agricole ed operatrici, una volta emanato, andrà ad affiancare quello sulla revisione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi in vigore. Non è da scartare l’ipotesi di riordinare, in seguito, tutta la normativa concernente la revisione delle macchine agricole ed operatrici, dei veicoli a motore e dei loro rimorchi in un unico testo".