I mercati internazionali del grano duro nell'ultima settimana, pur non senza contraddizioni, riprendono la strada della tradizionale fase di rialzo dei prezzi del mese di novembre.
I listini canadesi registrano il terzo rialzo consecutivo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità con il valore di riferimento sulla piazza di Toronto che guadagna il 29 ottobre altri 9 euro alla tonnellata, totalizzando un incremento complessivo di 22 euro nelle ultime tre settimane per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico. Ma il 3 novembre scorso risale di soli 3 centesimi ad appena 242,11 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via Oceano Pacifico, per effetto di un'ulteriore diminuzione dei costi di trasporto interni, che di fatto neutralizza quasi totalmente il già timido rincaro dei prezzi all'ingrosso all'esportazione dalla provincia del Saskatchewan: appena 2,30 dollari canadesi alla tonnellata.
Intanto le autorità canadesi confermano la pessima qualità del frumento duro canadese, che ha ricevuto danni dalle piogge in pre raccolta: il grano riclassificato in Cwad 1 e 2 non supera il 48%, contro il 73% dello scorso anno. E se finisce in Cwad 3 solo il 2% del frumento duro canadese, il restante 50% è classificabile solo in categorie ancora inferiori.
Negli Usa il Northern Durum in dollari Usa è stabile il 31 ottobre scorso, ma è risalito fin quasi a 257 euro alla tonnellata, spinto solo dalla leggera rivalutazione del cambio di ieri.
A Chicago, il Future Durum Wheat Index si presenta in crescita per la seconda settimana consecutiva (+1,52%), guadagnando complessivamente 16,41 punti nelle ultime due settimane (+2,98%). Cala invece l'indice europeo Sitagri ieri, 5 novembre 2025: ha perso l'1,64% sulla scorsa settimana. Il tutto mentre i noli marittimi appaiono ora in seppur timida ripresa.
In Italia i prezzi nelle borse merci vedono stabile il grano duro fino nazionale su tutte le piazze, con l'eccezione di Bologna dove si apprezza di 2 euro alla tonnellata. Fermi anche i prezzi del frumento duro canadese di seconda qualità sulle piazze di Bari e Altamura, stabili anche i grani duri d'importazione a Milano comunitari e non comunitari. Ancora in crescita invece i prezzi all'origine, ma solo su 5 tra le 13 piazze rilevate da Ismea e monitorate settimanalmente da AgroNotizie®.
Sommario:
- Noli in timida ripresa
- Indice Sitagri a -1,64% sulla settimana scorsa
- Chicago, Future Durum Wheat Index a +1,52%
- Prezzi Fob canadesi in aumento tra 250 e 242 euro
- Prezzo Fob Usa sale e sfiora i 257 euro
- Canada, export basis di nuovo in calo
- Prospettive di mercato per il grano duro canadese
- Raccolto canadese, il 52% è di pessima qualità
- Panoramica Italia
- Italia, 10 milioni in più per il grano duro in filiera
- Borsa Merci Foggia
- Borsa Merci Roma
- Associazione Granaria Meridionale di Napoli
- Borsa Merci Bari
- Associazione Granaria di Milano
- Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
- Borsa Merci Bologna
- Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 5 novembre 2025
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Noli in timida ripresa
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 5 novembre 2025, è cresciuto per la seconda giornata consecutiva, salendo di circa il 2,3% e raggiungendo il livello più alto dal 23 ottobre a 2.003 punti, sostenuto dai segmenti più grandi. Tale ultimo rialzo su base settimanale comporta un incremento di 42 punti sui 1.961 raggiunti lo scorso 29 ottobre (+2,14%), ma non basta ancora a compensare tutto il ribasso determinatosi dal 22 ottobre scorso, quando l'indice aveva raggiunto i 2.092 punti, livello rispetto al quale attualmente sconta ancora una perdita di 98 unità (-4,25%).
Dal 18 giugno scorso, quando il Baltic Dry Index era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 129 punti (+6,88%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio 2025, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri riporta un vantaggio di ben 700 punti (+53,72%). L'indice al 5 di novembre su base annuale guadagna il 40,36%, mentre la settimana scorsa guadagnava il 40,57%.
L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ieri ha interrotto una serie di sette giorni di perdite, salendo dello 0,3% a 1.793 punti. Tale tardivo e timido rialzo non ha impedito a questo indice di mettere a segno una perdita di 92 punti sui 1.885 raggiunti il 29 ottobre scorso, mentre le perdite sul 22 ottobre 2025 - quando totalizzava 1.904 punti - è di ben 111 unità (-5,83%).
Indice Sitagri a -1,64% sulla settimana scorsa
L'indice europeo dei prezzi del grano duro Sitagri ieri, 5 novembre 2025, ha chiuso a 264,50 euro alla tonnellata, in perdita di 3,28 euro sul 4 novembre scorso (-1,24%) e in diminuzione di 4,42 euro alla tonnellata sui 268,92 euro del 29 ottobre 2025 (-1,64%). L'indice Sitagri del grano duro costituisce un benchmark sintetico quotidiano delle quotazioni del grano duro e rappresenta sei mercati regolamentati di riferimento importanti: tre in Italia (Bologna, Altamura e Foggia) e altrettanti in Francia (Port-La-Nouvelle, Rouen e La Pallice).
Chicago, Future Durum Wheat Index a +1,52%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 4 novembre scorso risulta aver toccato 566,82 punti, poco meno di 5,67 dollari Usa per bushel, in aumento di 8,50 punti sui 558,32 registrati la scorsa settimana, il 28 ottobre 2025 (+1,52%), quando si era registrato un altro aumento di 7,91 punti sui 550,41 messi a segno il 21 ottobre 2025. In pratica in due settimane l'indice è cresciuto di 16,41 punti (+2,98%).
L'incremento continuo anche se non molto deciso di queste ultime due settimane si contrappone alla sostanziale stasi delle due settimane precedenti, durante le quali l'andamento dell'indice non aveva in realtà mostrato una chiara tendenza. Anche se al momento l'indice sembra aver finalmente superato la linea dei 560 punti, è comunque ancora troppo presto per parlare di fase rialzista, anche perché novembre non sarà un mese neutro, perché tradizionalmente è attraversato da movimenti positivi per il grano duro.
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 4 novembre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 5 novembre 2025, è pari a 181,49 euro alla tonnellata, in aumento di 5,28 euro alla tonnellata sulla quotazione del 28 ottobre valorizzata al cambio del 29 ottobre 2025 in 176,21 euro alla tonnellata.
Tale incremento è il risultato della sostanziale crescita del valore dell'indice in dollari Usa nell'ultima settimana, rafforzato da una se pur modesta rivalutazione del dollaro su euro, passato da 0,86 euro per un dollaro Usa il 29 ottobre a 0,87 euro per un dollaro nel fixing di ieri, 5 novembre 2025.
Prezzi Fob canadesi in aumento tra 250 e 242 euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 29 ottobre 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 290 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 250 euro alla tonnellata per quelli conclusi in eurovaluta, registrandosi sul 22 ottobre scorso una crescita di 10 dollari Usa per i contratti conclusi in moneta americana e di 9 euro per quelli conclusi in eurovaluta. La settimana precedente, il 22 ottobre, si era invece manifestata stabilità per i contratti in dollari a quota 280 dollari Usa alla tonnellata e una crescita di 2 euro per contratti conclusi in moneta Ue fino a 241 euro alla tonnellata.
Più in generale, dal 9 aprile al 29 ottobre 2025, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso 30 dollari rispetto ai 320 dollari di quotazione, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso fino a calare al 29 ottobre di ben 40 euro di controvalore a 250 euro alla tonnellata (-13,79%).
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 29 ottobre 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 135 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 29 ottobre 2025 perdono 143 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 3 novembre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 392,43 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,29 dollari canadesi sui 392,14 dollari registrati il 27 ottobre scorso, quando invece si era determinato un calo di ben 14,42 dollari canadesi sui 406,56 registrati solo il 20 ottobre 2025.
Rispetto al 2 settembre scorso, quando le quotazioni del Cwad sulla piazza di Vancouver erano ancora attestate a 420,31 dollari canadesi alla tonnellata, la perdita complessiva al 3 novembre 2025 è pari a 27,88 dollari canadesi alla tonnellata.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 3 novembre scorso a Vancouver al cambio del 5 novembre 2025 è pari a 242,11 euro alla tonnellata, in aumento di appena 0,03 euro alla tonnellata sulla quotazione del 27 ottobre scorso, valorizzata in euro al cambio del 29 ottobre 2025 in 242,08 euro alla tonnellata.
Tale quasi impercettibile aumento delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende dal lieve rialzo delle quotazioni in dollari canadesi del prezzo Fob, parzialmente neutralizzato da una lieve svalutazione della divisa canadese su euro, pure rimasta intorno agli 0,62 euro per un dollaro canadese tra il 29 ottobre ed il 5 novembre 2025.
Prezzo Fob Usa sale e sfiora i 257 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 31 ottobre 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Texas con consegna novembre 2025 è in una forchetta tra 290 e 300 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 295 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 12 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 14,50 dollari Usa sul prezzo medio Fob rilevato dal 5 settembre scorso dello stesso cereale, ma in partenza dai porti della regione dei grandi laghi e con consegna ottobre 2025.
Prima di allora, l'ultimo calo di 6,5 dollari si era verificato il 9 luglio 2025 sulla precedente quotazione di 316 dollari a tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025. Il trend è sicuramente calante, basti pensare che solo il 24 gennaio scorso il Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi quotava 327 dollari Usa alla tonnellata e da allora al 26 settembre ha perso ben 32 dollari Usa di valore.
Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 31 ottobre scorso al cambio del 5 novembre 2025 è pari a 256,98 euro alla tonnellata, in aumento di 3,45 euro alla tonnellata sulla quotazione del 24 ottobre scorso valorizzata al cambio del 29 ottobre 2025 e pari a 253,53 euro alla tonnellata. Si tratta del primo aumento in euro dopo il calo della scorsa settimana di 1,23 euro di questo valore a quotazioni costanti del prezzo Fob del Northern Durum in dollari Usa.
Tale aumento del prezzo Fob in euro del Northern Durum, stante la stabilità del valore in dollari Usa, è stato conseguito dalla lieve rivalutazione della divisa Usa, passata dagli 0,86 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana agli 0,87 euro per dollaro Usa di ieri.
Canada, export basis di nuovo in calo
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 3 novembre 2025 ha rilevato - dal silo principale del Nord Ovest - un prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteina di 278,72 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,30 dollari canadesi sui 276,42 registrati lo scorso 29 ottobre, quando invece si era verificato un calo di 1,31 dollari sul 20 ottobre 2025.
Il 3 novembre gli export basis per il Cwad diretto dal Saskatchewan al porto di Vancouver sono stati pari a 113,71 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 2,01 dollari canadesi alla tonnellata sui 115,72 registrati il 27 ottobre scorso.
In pratica, il rialzo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità a Vancouver di appena 0,29 dollari canadesi alla tonnellata è stato provocato dal rialzo del prezzo all'ingrosso per l'esportazione sul silo principale del Nord Ovest Saskatchewan di 2,30 dollari canadesi, diminuito del minor costo di trasporto dal Saskatchewan al porto del Pacifico per 2,01 dollari canadesi alla tonnellata.
Peraltro, nella scorsa settimana proprio un più pesante calo degli export basis di 13,11 dollari canadesi aveva largamente contribuito al crollo del prezzo Fob di ben 14,42 dollari canadesi alla tonnellata.
Prospettive di mercato per il grano duro canadese
Secondo il report del 3 novembre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "La domanda iniziale di grano duro è stata promettente e la notevole vendita di 310mila tonnellate all'Algeria a ottobre non farà che migliorare le prospettive di esportazione a breve termine. I rapporti provinciali indicano un raccolto superiore a quello di Statistics Canada, con il rapporto provinciale sul raccolto del Saskatchewan che indica una media di 39 bushel per acro per il grano duro rispetto a una media di 34 bushel per acro di appena un anno fa. I prezzi di mercato sono aumentati dai minimi del raccolto e stanno toccando gli 8,00 dollari per bushel in alcune regioni delle praterie più orientali".
Gli analisti della Commissione inoltre confermano: "Si prevede che la produzione sul mercato supererà ampiamente il raccolto di 6,5 milioni di tonnellate stimata da Statistics Canada". E riferiscono di come "Il grano duro di prima qualità sta registrando un sovrapprezzo sul mercato interno. Si prevede che la domanda globale di importazioni scenderà dai 9,2 milioni di tonnellate dello scorso anno a 8,6 milioni di tonnellate quest'anno, con una produzione globale maggiore prevista a 37,2 milioni di tonnellate rispetto alle 36,4 milioni di tonnellate dello scorso anno, di cui 6,5 milioni di tonnellate saranno prodotte in Canada".
Inoltre la Commissione stima il "Raccolto Ue" a "8,3 milioni di tonnellate contro i 7,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso. Le scorte finali, previste quest'anno a livello globale, sono di 7,5 milioni di tonnellate contro i 6,7 milioni di tonnellate dell'anno scorso e il grano duro canadese dovrà essere competitivo. Le prime esportazioni di grano duro canadese hanno mantenuto un buon ritmo e hanno registrato buoni prezzi nell'Ue e nel Nord Africa".
Raccolto canadese, il 52% è di pessima qualità
Secondo la Commissione la qualità del grano duro canadese mietitura 2025 stando alle analisi più recenti, non è migliorata, come rilevato dalla Canadian Grain Commission il 20 ottobre scorso. Infatti secondo questo ultimo report "il 48% dei campioni del 2025 è classificato come Cwad 1 o 2 rispetto al 73% dell'anno scorso (Rapporto finale di dicembre). Il 2% del grano duro nel 2025 rientra nella categoria Cwad 3 rispetto al 12,5% dell'anno scorso". Sono di fatto gli stessi numeri delle ultime due settimane, con il Cwad 3 sceso però dal 5% al 2% sin dalla scorsa settimana.
E la Commissione afferma anche che "La qualità del raccolto è un po' problematica rispetto allo scorso anno, poiché c'è più grano duro nelle categorie Cwad numero 3 e inferiori". In pratica il 52% del grano duro canadese è di pessima qualità - a causa delle forti piogge in pre raccolta - e i problemi sono di quelli pesanti: "Chicchi fortemente germogliati, danni da moscerini, peronospora, Fusarium e peso sono i principali fattori che hanno portato alla classificazione Cwad numero 3 quest'anno rispetto all'anno scorso. L'anno scorso il peso era quasi esclusivamente il fattore determinante per il grano duro di terza categoria".
Panoramica Italia
In questa tabella riassumiamo le quotazioni puntuali del grano duro fino di produzione nazionale nelle principali borse merci italiane con l'indicazione della variazione rispetto alla seduta della scorsa settimana. Questa tabella non ha la pretesa di essere esaustiva: per i dettagli completi e l'analisi per singola piazza, si veda la sezione dedicata più sotto.
| Piazza | Seduta | Prezzo minimo/massimo (€/t) |
Variazioni (€/t) |
| Foggia | 5 novembre 2025 | 287-292 | Stabile |
| Roma | 5 novembre 2025 | 255-258 | Stabile |
| Napoli | 4 novembre 2025 | 325-335 | Stabile |
| Bari | 4 novembre 2025 | 286-291 | Stabile |
| Milano Nord | 4 novembre 2025 | 289-294 | Stabile |
| Milano Centro | 4 novembre 2025 | 306-311 | Stabile |
| Altamura | 31 ottobre 2025 | 298-300 | Stabile |
| Bologna | 30 ottobre 2025 | 276-281 | + 2 |
Italia, 10 milioni in più per il grano duro in filiera
Ieri, 5 novembre 2025, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha firmato un Decreto che stanzia altri 10 milioni di euro in favore della filiera del grano duro. Il provvedimento, approvato d'intesa con la Conferenza Stato Regioni, prevede un ulteriore aiuto di 10 milioni di euro oltre alla dotazione annuale a favore delle imprese che sottoscrivono contratti di filiera di durata almeno triennale, con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione tra gli operatori del settore cerealicolo e migliorare la competitività della produzione nazionale.
Nel 2025, le risorse complessive destinate alla filiera del grano duro ammontano così a 20 milioni di euro "a conferma dell'impegno costante del Governo nel sostenere il comparto cerealicolo" è scritto in una nota del Masaf. Nel biennio 2024-2025, dunque, i fondi stanziati per la filiera nazionale grano duro ammontano complessivamente a 52 milioni di euro.
Borsa Merci Foggia
Borsa Merci di Foggia ieri - 5 novembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 287 euro alla tonnellata sui minimi e 292 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 29 e 22 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 15 ottobre, data in cui si era manifestato un rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta dell'8 ottobre scorso, giorno in cui i prezzi erano rimasti invece invariati sulla seduta del 1° ottobre 2025.
Con i valori del 5 novembre, i prezzi risultano inferiori di 18 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile era attestato su una forchetta di 305-310 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni del 5 novembre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 50 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 63 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 5 novembre 2025 perdite per 168 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 5 novembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 255 euro alla tonnellata sui minimi e a 258 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 29 e 22 ottobre scorso, quando si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 15 ottobre e di 5 euro sull'ancora precedente seduta dell'8 ottobre 2025, quando era rimasto stabile sulla seduta del 1° ottobre scorso.
I valori del 5 novembre risultano in perdita di 20 euro alla tonnellata sui minimi e di 22 euro sui massimi sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi. I prezzi del 5 novembre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 57 euro alla tonnellata sui minimi e di 64 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 5 novembre 2025 perdite pari a 150 euro alla tonnellata sui minimi e a 157 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 4 novembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 28 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre scorso, quando i prezzi si erano rilevati stabili sulle precedenti sedute dal 30 settembre 2025 in avanti.
Le quotazioni del 4 novembre risultano superiori di 2 euro sui minimi e di 10 sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, ovvero 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quotazione del 4 novembre 2025 risulta più bassa di 35 euro sui minimi e di 30 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 25 euro sui minimi e 20 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 4 novembre 2025 perdite pari a 140 euro sui minimi e 145 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 4 novembre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 286 euro alla tonnellata sui minimi e 291 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 28 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 4 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre scorso, quando si era registrato un aumento di 2 euro sulla seduta del 14 ottobre 2025.
Le quotazioni del 4 novembre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 19 euro e sui massimi di 18 euro.
Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta del 4 novembre 2025 - sono stati invece bruciati 59 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 63 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 4 novembre 2025 perdite pari a 159 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 4 novembre 2025 non è stato quotato. Il frumento duro canadese 2 nella stessa data è stato invece rilevato a 301 euro alla tonnellata sui minimi e a 306 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 28 e 21 ottobre scorso. Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 4 novembre 2025 non è stato quotato.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 4 novembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 289 euro alla tonnellata sui minimi e 294 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 28 ottobre scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre scorso. Si tratta di quotazioni inferiori di 23 euro sui minimi e di 25 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 4 novembre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 4 novembre 2025 perdite pari a 126 euro alla tonnellata sui minimi e 131 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 306 euro alla tonnellata sui minimi e 311 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 28 ottobre scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre scorso, giorno in cui si era registrato un aumento di altri 2 euro sulla seduta del 14 ottobre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 15 euro sui minimi e di 20 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 4 novembre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 4 novembre 2025 pari a 124 euro alla tonnellata sui minimi e a 129 euro sui massimi.
Il 4 novembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 9 settembre scorso in avanti, quando invece si era rilevato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di valori inferiori di 15 euro sui minimi e di 19 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 4 novembre 2025 a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 23 settembre scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 16 settembre scorso, giorno in cui avevano perso altri 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 55 euro alla tonnellata sui minimi e 60 euro sui massimi fino al 4 novembre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 182 euro alla tonnellata sui minimi e 187 sui massimi.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 31 ottobre 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, prezzi stabili sulla precedente seduta del 24 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 17 ottobre scorso, quando si era registrato un altro aumento di 2 euro sulla seduta del 10 ottobre 2025.
Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 15 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024 esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi. La quotazione del 31 ottobre scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 57 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 60 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 31 ottobre 2025 pari a 165 euro alla tonnellata.
Il 31 ottobre 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. Mentre nella stessa data il grano duro canadese di seconda qualità è stato quotato a 298 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, stabile dal 3 ottobre scorso in avanti, quando invece si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 26 settembre 2025.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 30 ottobre 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 276 euro alla tonnellata sui minimi e 281 euro sui massimi, in aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 23 ottobre scorso, quando si era verificato un altro aumento di pari importo sul 16 ottobre scorso, quando si era registrato un altro aumento di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 9 ottobre 2025.
Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 17 euro alla tonnellata. I valori del 30 ottobre 2025 risultano in calo di 59 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 30 ottobre 2025 pari a 144 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 5 novembre 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 27 ottobre e il 3 novembre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 5 novembre 2025, danno 5 piazze in aumento e 8 stabili su 13 monitorate contro le 7 piazze in aumento, 4 stabili e 2 in calo su 13 monitorate della scorsa settimana.
In questa fase, gli effetti dei movimenti al rialzo nelle borse merci delle scorse settimane risultano continuare a trascinare i valori medi all'origine, con incrementi settimanali anche superiori al 2%, ma limitatamente alle 5 piazze in aumento. In compenso non si registrano situazioni negative, come avvenuto anche la scorsa settimana.
I rialzi riguardano - tra le altre - le piazze di Bologna e Grosseto, che il 30 ottobre guadagnano rispettivamente 2 e 10 euro alla tonnellata sulle rilevazioni del 23 ottobre 2025, con la quotazione della piazza maremmana che recupera più di quanto perso nella settimana precedente.
Mentre il 28 ottobre sono le piazze di Milano e Napoli a crescere di 5 e 2,5 euro sui prezzi medi da produttore del 21 ottobre 2025, con la piazza partenopea che si conferma quella con il valore in assoluto più elevato d'Italia: 327,50 euro alla tonnellata.
Guadagna posizioni anche la piazza di Ferrara, che il 27 ottobre scorso incrementa il prezzo medio da produttore di 2 euro alla tonnellata sul 20 ottobre 2025.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 5 novembre 2025
(Fonte Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 5 novembre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, stabile sulle precedenti rilevazioni di AgroNotizie® del 29 ottobre 2025.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 30 ottobre 2025.
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