I prezzi sui mercati internazionali del grano duro nell'ultima settimana cambiano nuovamente segno tra le principali piazze: tornano i segnali negativi, seppur molto frammentati, gelando comunque le aspettative per il tradizionale rally dei prezzi di novembre, mese di forte domanda e numerose spedizioni.
I listini canadesi registrano un nuovo rialzo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità di 2 euro alla tonnellata per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico, con il valore di riferimento sulla piazza di Toronto pervenuto a 241 euro alla tonnellata, ma ridiscende a 242 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via Oceano Pacifico, che perde ben 8,19 euro alla tonnellata il 27 ottobre scorso.
Intanto le autorità canadesi vanno in confusione sulla qualità del frumento duro canadese, che ha ricevuto danni dalle piogge in pre raccolta: confermano un tenore proteico sotto il 15%, e il grano riclassificato in Cwad 1 e 2 per almeno il 48%, contro comunque il 73% dello scorso anno. Decisamente meglio di quanto annunciato tre settimane fa, quando segnalavano il 41% dei campioni classificati come Cwad 3, il 25% come Cwad 2 e solo il 18% come Cwad 1. Il problema di oggi è che, mentre lasciano capire che il 50% del frumento duro non è classificabile neppure come Cwad 3, affermano poi che la metà rientra in questa categoria: in ogni caso un segnale molto negativo, che dovrebbe influire positivamente sui prezzi del frumento di prima qualità, fatto questo che non si concretizza.
Negli Usa il Northern Durum in dollari Usa è ridisceso sotto i 254 euro alla tonnellata, spinto giù solo dalla leggera svalutazione del cambio. A Chicago, il Future Durum Wheat Index guadagna l'1,44% in una settimana, mentre l'indice europeo Sitagri ieri ha guadagnato lo 0,83% sulla scorsa settimana. Il tutto mentre i noli marittimi tornano ad indebolirsi.
In Italia i prezzi nelle borse merci vedono stabile il grano duro fino nazionale a Foggia e Roma, che hanno quotato ieri, mentre si segnalano nell'ultima settimana in crescita - seppur contenuta - le piazze di Napoli, Bari, Milano, Altamura e Bologna. I prezzi medi all'origine rilevati da Ismea risentono ancora della fase rialzista delle ultime settimane, con 7 piazze in aumento su 13 monitorate.
Sommario:
- Noli di nuovo in calo
- Indice Sitagri a +0,83% sulla settimana scorsa
- Chicago, Future Durum Wheat Index a +1,44%
- Prezzi Fob canadesi contrastati tra 241 e 242 euro
- Prezzo Fob Usa scende sotto ai 254 euro
- Canada, costi di trasporto interni calano di 13 dollari
- Prospettive di mercato per il grano duro canadese
- Canada, esportazioni superiori ad un anno fa
- Metà del raccolto canadese è di pessima qualità
- Panoramica Italia
- Borsa Merci Foggia
- Borsa Merci Roma
- Associazione Granaria Meridionale di Napoli
- Borsa Merci Bari
- Associazione Granaria di Milano
- Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
- Borsa Merci Bologna
- Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 29 ottobre 2025
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Noli di nuovo in calo
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 29 ottobre 2025, ha interrotto una serie di cinque giorni di ribassi, salendo di circa lo 0,6% a 1.961 punti, trainato dal segmento delle navi di maggiori dimensioni. Ma tale ultimo rialzo su base settimanale non basta a compensare tutto il ribasso determinatosi nei cinque giorni precedenti, che resta attestato a 131 punti sui 2.092 raggiunti il 22 ottobre scorso (-6,26%).
Dal 18 giugno scorso, quando il Baltic Dry Index era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 87 punti (+4,64%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio 2025, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri riporta un vantaggio di ben 658 punti (+50,5%). L'indice al 29 di ottobre su base annuale guadagna il 40,57% mentre la scorsa settimana guadagnava invece il 41,35%.
L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, è sceso ieri per il terzo giorno consecutivo, calando dell'1% e raggiungendo il minimo dal 21 ottobre a 1.885 punti. Tale ribasso ha messo a segno una perdita di 19 punti sui 1.904 raggiunti la scorsa settimana (-1%), quando aveva raggiunto i valori massimi da un mese e mezzo.
Indice Sitagri a +0,83% sulla settimana scorsa
L'indice europeo dei prezzi del grano duro Sitagri ieri, 29 ottobre 2025, ha chiuso a 268,92 euro alla tonnellata, in aumento di 1,11 euro alla tonnellata (+0,45) sul 28 ottobre scorso e in aumento sui 266,70 del 22 ottobre 2025 di 2,22 euro alla tonnellata (+0,83%). L'indice Sitagri del grano duro costituisce un benchmark sintetico quotidiano delle quotazioni del grano duro e rappresenta sei mercati regolamentati di riferimento importanti: tre in Italia (Bologna, Altamura e Foggia) e altrettanti in Francia (Port-La-Nouvelle, Rouen e La Pallice).
Chicago, Future Durum Wheat Index a +1,44%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 28 ottobre scorso risulta aver toccato 558,32 punti, poco più di 5,58 dollari Usa per bushel, aumentato di 7,91 punti sui 550,41 registrati la scorsa settimana, il 21 ottobre 2025 (+1,44%), quando invece si era registrato un calo di 0,07 punti su due settimane prima, il 7 ottobre 2025 (-0,01%).
L'incremento continuo anche se non molto deciso di questa ultima settimana si contrappone alla sostanziale stasi delle due settimane precedenti, durante le quali l'andamento dell'indice non aveva in realtà mostrato una chiara tendenza. Anche se al momento l'indice sembra aver finalmente superato la linea dei 550 punti, ed è comunque ancora troppo presto per parlare di fase rialzista, anche perché novembre non sarà un mese neutro, tradizionalmente comunque attraversato da movimenti positivi per il grano duro.
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 28 ottobre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 29 ottobre 20225 è pari a 176,21 euro alla tonnellata, in aumento di 1,68 euro alla tonnellata sulla quotazione del 21 ottobre scorso, valorizzata al cambio del 22 ottobre 2025 in 174,53 euro alla tonnellata.
Tale incremento è il risultato della sostanziale crescita del valore dell'indice in dollari Usa nell'ultima settimana, appena limato da una lieve svalutazione del dollaro su euro, pure rimasto sempre intorno a 0,86 euro per un dollaro Usa tra il 22 ed il 29 ottobre 2025.
Prezzi Fob canadesi contrastati tra 241 e 242 euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 22 ottobre 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 280 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 241 euro alla tonnellata per quelli conclusi in eurovaluta, registrandosi sul 15 ottobre scorso stabilità per i contratti in dollari e una crescita di 2 euro per quelli conclusi in eurovaluta. La scorsa settimana, il 15 ottobre, si era invece manifestato un incremento di 10 dollari Usa e di 11 euro rispettivamente sui prezzi di 270 dollari e 228 euro fissati il 1° ottobre 2025.
In particolare, dal 9 aprile al 22 ottobre 2025, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso 40 dollari rispetto ai 320 dollari di quotazione, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente, fino a calare al 22 ottobre di ben 49 euro di controvalore a 241 euro alla tonnellata (-16,9%).
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 22 ottobre 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 145 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 22 ottobre 2025 perdono 152 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 27 ottobre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 392,14 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 14,42 dollari canadesi sui 406,56 registrati solo il 20 ottobre scorso, quando invece si era verificato un rialzo di 1,87 dollari sui 404,69 del 6 ottobre 2025.
Rispetto al 2 settembre scorso, quando le quotazioni del Cwad sulla piazza di Vancouver erano ancora attestate a 420,31 dollari canadesi alla tonnellata, la perdita complessiva al 27 ottobre 2025 è pari a 28,17 dollari canadesi alla tonnellata.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 27 ottobre scorso a Vancouver al cambio del 29 ottobre 2025 è pari a 242,08 euro alla tonnellata, in calo di 8,19 euro alla tonnellata sulla quotazione del 20 ottobre scorso valorizzata in euro al cambio del 22 ottobre 2025 e pari a 250,27 euro alla tonnellata.
Tale diminuzione delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende dal pesante ribasso delle quotazioni in dollari canadesi del prezzo Fob, rafforzato però da una lieve rivalutazione del dollaro canadese su euro, pur rimasto tanto ieri quanto una settimana fa intorno agli 0,62 euro per un dollaro canadese.
Prezzo Fob Usa scende sotto ai 254 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 24 ottobre 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Texas con consegna ottobre novembre 2025 è in una forchetta tra 290 e 300 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 295 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 12 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 14,50 dollari Usa sul prezzo medio Fob rilevato dal 5 settembre scorso dello stesso cereale, ma in partenza dai porti della regione dei grandi laghi e con consegna ottobre 2025.
L'ultimo calo, di 6,5 dollari, si era verificato il 9 luglio scorso, sulla precedente quotazione di 316 dollari a tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025. Il trend è sicuramente calante, basti pensare che solo il 24 gennaio scorso il Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi quotava 327 dollari Usa alla tonnellata e da allora al 26 settembre ha perso ben 32 dollari Usa di valore.
Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 24 ottobre scorso al cambio del 29 ottobre 2025 è pari a 253,53 euro alla tonnellata, in diminuzione di 1,23 euro alla tonnellata sulla quotazione del 17 ottobre scorso valorizzata al cambio del 22 ottobre 2025 e pari a 254,76 euro alla tonnellata. Si tratta del primo calo dopo tre aumenti consecutivi di questo valore in euro a quotazioni costanti del prezzo Fob del Northern Durum.
Tale ribasso del prezzo Fob in euro del Northern Durum, stante la stabilità del valore in dollari Usa, è stato conseguito da una lieve svalutazione della divisa Usa, comunque rimasta intorno agli 0,86 euro per un dollaro Usa tra il 22 ed il 29 ottobre 2025.
Canada, costi di trasporto interni calano di 13 dollari
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 29 ottobre 2025 ha rilevato - dal silo principale del Nord Ovest - un prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine di 276,42 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di appena 1,31 dollari canadesi sui 277,73 dollari canadesi registrati lo scorso 20 ottobre, quando invece si era registrato un aumento di 4,64 sul 6 ottobre 2025.
Il 27 ottobre gli export basis per il Cwad diretto dal Saskatchewan al porto di Vancouver sono stati pari a 115,72 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 13,11 dollari canadesi alla tonnellata sui 128,83 registrati il 20 ottobre 2025.
In pratica, il ribasso del prezzo Fob del Cwad di prima qualità a Vancouver di 14,42 dollari canadesi alla tonnellata è stato provocato dal ribasso del prezzo all'ingrosso per l'esportazione sul silo principale del Nord Ovest Saskatchewan di 1,31 dollari canadesi, al quale si è sommato la diminuzione dei costi di trasporto dal Saskatchewan al porto del Pacifico per 13,11 dollari canadesi alla tonnellata.
Prospettive di mercato per il grano duro canadese
Secondo il report del 27 ottobre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "La domanda iniziale è stata promettente e la notevole vendita di 310mila tonnellate all'Algeria (avvenuta due settimane fa Ndr), non farà che migliorare le prospettive di esportazione nel breve termine. I rapporti provinciali suggeriscono un raccolto superiore a quello di Statistics Canada, con il rapporto provinciale sul raccolto del Saskatchewan che indica una media di 41 bushel per acro per il grano duro rispetto a una media di 33 bushel per acro di appena un anno fa. I prezzi di mercato si sono recentemente stabilizzati a livello nazionale dopo i minimi del raccolto".
Sempre secondo gli analisti della Commissione "Si prevede che la produzione supererà ampiamente il raccolto di 6,5 milioni di tonnellate di Statistics Canada. I prezzi dei raccolti a livello nazionale si sono stabilizzati e si attestano su un intervallo di oltre 7,75 dollari al bushel in Saskatchewan, con un aumento di circa 0,25 dollari al bushel nell'ultimo mese".
Sul commercio estero la Commissione annuncia che "Si prevede che la domanda globale di importazioni scenderà dai 9,2 milioni di tonnellate dello scorso anno a 8,6 milioni di tonnellate quest'anno, con una produzione globale maggiore prevista a 37,2 milioni di tonnellate rispetto alle 36,4 milioni di tonnellate dello scorso anno, di cui 6,5 milioni di tonnellate saranno prodotte in Canada. Il raccolto Ue è di 8,3 milioni di tonnellate, contro i 7,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso. Le scorte finali, previste quest'anno a livello globale, sono di 7,5 milioni di tonnellate, contro i 6,7 milioni di tonnellate dell'anno scorso, e il grano duro canadese dovrà essere competitivo. Le prime esportazioni di grano duro canadese sono state consistenti e i prezzi sono stati buoni nell'Ue e nel Nord Africa".
Canada, esportazioni superiori ad un anno fa
Secondo gli analisti della Commissione "La domanda canadese di grano rimane eccezionalmente forte durante le prime undici settimane della campagna di commercializzazione". Tanto è vero che "Le esportazioni di grano duro ammontano a 737mila tonnellate, rispetto alle 665mila dello stesso periodo dell'anno scorso", il 10,83% in più. Mentre le scorte di grano duro "ammontano a 602mila tonnellate".
Metà del raccolto canadese è di pessima qualità
Secondo la Commissione la qualità del grano duro canadese mietitura 2025 stando alle analisi più recenti, non è migliorata, come rilevato dalla Canadian Grain Commission. Infatti secondo questo ultimo report "il 48% dei campioni del 2025 è classificato come Cwad 1 o 2 rispetto al 73% dell'anno scorso (Rapporto finale di dicembre). Il 2% del grano duro nel 2025 rientra nella categoria Cwad 3 rispetto al 12,5% dell'anno scorso". Sono di fatto gli stessi numeri della scorsa settimana, con il Cwad 3 sceso però dal 5 al 2%. Se ne deduce che la metà della produzione di grano duro canadese non è classificabile.
Quello che non cambia - per tutte e tre le classi di Cwad - è il contenuto proteico, che al momento è fissato in media al 14,7%, contro il 15,3% dello scorso anno, questo a causa delle abbondanti piogge in fase di pre raccolta, che hanno anche danneggiato larga parte del raccolto, con "chicchi gravemente germogliati, danni causati dai moscerini, muffa, Fusarium e peso". A questo punto però il report si contraddice, lasciando capire che tutto questo grano in "gran parte" sarebbe comunque classificato come Cwad 3: ma si tratterebbe a questo punto del 52% e non del solo 2%.
Panoramica Italia
In questa tabella riassumiamo le quotazioni puntuali del grano duro fino nelle principali borse merci italiane con l'indicazione della variazione rispetto alla seduta di due settimane fa. Questa tabella non ha la pretesa di essere esaustiva: per i dettagli completi e l'analisi per singola piazza, si veda la sezione dedicata più sotto.
| Piazza | Seduta | Prezzo minimo/massimo (€/t) |
Variazioni (€/t) |
| Foggia | 29 ottobre 2025 | 287-292 | Stabile |
| Roma | 29 ottobre 2025 | 255-258 | Stabile |
| Napoli | 28 ottobre 2025 | 325-335 | +5 |
| Bari | 28 ottobre 2025 | 286-291 | +4 |
| Milano Nord | 28 ottobre 2025 | 289-294 | +5 |
| Milano Centro | 28 ottobre 2025 | 306-311 | +5 |
| Altamura | 24 ottobre 2025 | 290-295 | +3 |
| Bologna | 23 ottobre 2025 | 274-279 | +2 |
Borsa Merci Foggia
Borsa Merci di Foggia ieri - 29 ottobre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 287 euro alla tonnellata sui minimi e 292 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 22 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 15 ottobre, data in cui si era manifestato un rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta dell'8 ottobre scorso, giorno in cui i prezzi erano rimasti invece invariati sulla seduta del 1° ottobre 2025.
Con i valori del 29 ottobre, i prezzi risultano inferiori di 18 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile era attestato su una forchetta di 305-310 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni del 29 ottobre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 50 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 63 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 29 ottobre 2025 perdite per 168 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 29 ottobre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 255 euro alla tonnellata sui minimi e a 258 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 22 ottobre scorso, quando si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 15 ottobre e di 5 euro sull'ancora precedente seduta dell'8 ottobre 2025, quando era rimasto stabile sulla seduta del 1° ottobre scorso.
I valori del 29 ottobre risultano in perdita di 20 euro alla tonnellata sui minimi e di 22 euro sui massimi sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi.
I prezzi del 29 ottobre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 57 euro alla tonnellata sui minimi e di 64 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 29 ottobre 2025 perdite pari a 150 euro alla tonnellata sui minimi e a 157 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 28 ottobre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 ottobre scorso, quando i prezzi si erano rilevati stabili sulle precedenti sedute dal 30 settembre 2025 in avanti, quando si era registrato un rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 23 settembre.
Le quotazioni del 28 ottobre risultano superiori di 2 euro sui minimi e di 10 sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, ovvero 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quotazione del 28 ottobre 2025 risulta più bassa di 35 euro sui minimi e di 30 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 25 euro sui minimi e 20 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 28 ottobre 2025 perdite pari a 140 euro sui minimi e 145 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 28 ottobre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 286 euro alla tonnellata sui minimi e 291 euro sui massimi, in aumento di 4 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 ottobre scorso, quando si era registrato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 14 ottobre scorso, quando invece era rimasto stabile sui valori del 7 ottobre 2025.
Le quotazioni del 28 ottobre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 19 euro e sui massimi di 18 euro.
Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta del 28 ottobre 2025 - sono stati invece bruciati 59 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 63 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 28 ottobre 2025 perdite pari a 159 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 28 ottobre 2025 non è stato quotato. Il frumento duro canadese 2 nella stessa data è stato invece rilevato a 301 euro alla tonnellata sui minimi e a 306 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 21 ottobre scorso. Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 28 ottobre 2025 non è stato quotato.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 28 ottobre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 289 euro alla tonnellata sui minimi e 294 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 21 ottobre scorso, quando era aumentato di altri 2 euro rispetto alla seduta del 14 ottobre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 23 euro sui minimi e di 25 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 28 ottobre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 28 ottobre 2025 perdite pari a 126 euro alla tonnellata sui minimi e 131 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 306 euro alla tonnellata sui minimi e 311 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 ottobre scorso, quando si era registrato un aumento di altri 2 euro sulla ancor precedente seduta del 14 ottobre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 15 euro sui minimi e di 20 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 28 ottobre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 28 ottobre 2025 pari a 124 euro alla tonnellata sui minimi e a 129 euro sui massimi.
Il 28 ottobre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 9 settembre scorso in avanti, quando invece si era rilevato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di valori inferiori di 15 euro sui minimi e di 19 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 28 ottobre 2025 a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 23 settembre scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 16 settembre scorso, giorno in cui avevano perso altri 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 55 euro alla tonnellata sui minimi e 60 euro sui massimi fino al 28 ottobre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 182 euro alla tonnellata sui minimi e 187 sui massimi.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 24 ottobre 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, prezzi in aumento di 3 euro sulla precedente seduta del 17 ottobre scorso, quando si era registrato un altro aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 10 ottobre scorso, quando si era verificato un primo aumento di 5 euro sui valori del 3 ottobre 2025.
Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 15 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024 esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi. La quotazione del 24 ottobre scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 57 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 60 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 24 ottobre 2025 pari a 165 euro alla tonnellata.
Il 24 ottobre 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. Mentre nella stessa data il grano duro canadese di seconda qualità è stato quotato a 298 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, stabile dal 3 ottobre scorso in avanti, quando invece si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 26 settembre 2025.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 23 ottobre 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 274 euro alla tonnellata sui minimi e 279 euro sui massimi, in aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 16 ottobre scorso, quando si era verificato un altro aumento di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 9 ottobre 2025.
Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 19 euro alla tonnellata. I valori del 23 ottobre 2025 risultano in calo di 61 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 23 ottobre 2025 pari a 146 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 29 ottobre 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 20 ed il 27 ottobre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 29 ottobre 2025, danno 7 piazze in aumento, 4 stabili e 2 in calo su 13 monitorate contro le 7 piazze in aumento e 6 stabili su 13 monitorate della scorsa settimana.
In questa fase, gli effetti dei movimenti al rialzo nelle borse merci delle ultime due settimane risultano continuare a trascinare anche i valori medi all'origine, con incrementi settimanali mai superiori allo 0,8% nelle 7 piazze in aumento.
Ma restano situazioni negative come i cali di Matera, che il 27 ottobre perde 5 euro sulla settimana precedente portandosi a 275 euro alla tonnellata di prezzo medio da produttore (-1,8%). Stessa sorte per il grano duro fino a Grosseto, che il 23 ottobre lascia sul terreno 6,5 euro alla tonnellata di prezzo medio rispetto al 16 ottobre 2025, calando fino a 277,5 euro alla tonnellata (-2,3%). Infine, si segnala la stabilità delle piazze umbro marchigiane di Perugia, Macerata e Ancona.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 29 ottobre 2025
(Fonte Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 29 ottobre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulle precedenti rilevazioni di AgroNotizie® del 22 ottobre 2025.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 23 ottobre 2025.
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