I prezzi sui mercati internazionali del grano duro nelle ultime due settimane cambiano segno tra le principali piazze rispetto alla prima settimana di ottobre: tornano a risalire, seppur molto gradualmente, preparando il terreno per il tradizionale rally dei prezzi di novembre, mese di forte domanda e numerose spedizioni.

 

I listini canadesi registrano un rialzo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità di 11 euro alla tonnellata per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico, con il valore di riferimento sulla piazza di Toronto tornato a 239 euro alla tonnellata, mentre risale a quasi 250 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via Oceano Pacifico, che guadagna 0,58 euro alla tonnellata.

 

Intanto le autorità canadesi cambiano versione sulla qualità del frumento duro canadese, che ha ricevuto danni dalle piogge in pre raccolta: tenore proteico sotto il 15%, ma grano riclassificato in Cwad 1 e 2 per almeno il 48%, contro comunque il 73% dello scorso anno. Decisamente meglio di quanto annunciato due settimane fa, quando segnalavano il 41% dei campioni classificati come Cwad 3, il 25% come Cwad 2 e solo il 18% come Cwad 1.

 

Negli Usa il Northern Durum in dollari Usa è risalito intorno a 255 euro alla tonnellata, spinto solo dalla rivalutazione del cambio. A Chicago, il Future Durum Wheat Index è quasi stabile e l'Indice europeo Sitagri ieri si è leggermente indebolito, pur risultando in lieve crescita rispetto a due settimane fa. I noli marittimi si presentano in ripresa.

 

Tali condizioni di mercato a livello internazionale spingono a timidi rialzi di prezzo in Italia, sia nelle borse merci che sui mercati all'origine rilevati da Ismea, ma i valori sono ancora molto bassi. Gli incrementi nelle borse merci si aggirano in prevalenza sui 2 euro nelle ultime due settimane; mentre resta stabile Napoli, Foggia e Altamura mettono insieme aumenti complessivi per 7 euro alla tonnellata. Ma proprio in Borsa Merci Foggia la Coldiretti ieri, 22 ottobre 2025, ha disertato la seduta della Commissione per i cereali, chiedendo di anticipare la Commissione Unica Nazionale per il Grano Duro.

 


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Noli, ripresa più decisa

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 22 ottobre 2025, è rimasto pressoché invariato a 2.092 punti, mantenendosi vicino ai massimi settimanali raggiunti nella sessione precedente a 2.094 punti.

 

Tale ripresa recente si traduce in un aumento di 129 punti sui 1.963 punti registrati l'8 ottobre scorso (+6,57%). L'indice tuttavia risulta ancora in perdita di 148 punti sui 2.240 raggiunti il 24 settembre scorso (-6,61%), quando aveva riagguantato il picco del 25 luglio 2025. Tali perdite sono però dimezzate rispetto a due settimane fa.

 

Dal 18 giugno scorso, quando il Baltic Dry Index era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 218 punti (+11,63%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio 2025, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri riporta un vantaggio di ben 789 punti (+60,55%). L'indice al 22 di ottobre su base annuale guadagna il 41,35% mentre la scorsa settimana guadagnava solo il 9,12%.


L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, è avanzato ieri per il dodicesimo giorno consecutivo, salendo del 2,5%, raggiungendo il massimo da oltre un mese di 1.904 punti. L'ulteriore rialzo di ieri, rispetto a due settimane fa, quando l'indice era attestato a 1.695 punti, segnala una crescita di ben 209 punti (+12,33%).

 

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Indice Sitagri a +0,58% su due settimane

L'indice europeo dei prezzi del grano duro Sitagri ieri, 22 ottobre 2025, ha chiuso a 266,70 euro alla tonnellata, in perdita di 4,44 euro sul 21 ottobre scorso (-1,66%) e in aumento di 1,55 sui 265,15 euro alla tonnellata registrati l'8 ottobre 2025 (+0,58%). L'indice Sitagri del grano duro costituisce un benchmark sintetico quotidiano delle quotazioni del grano duro e rappresenta sei mercati regolamentati di riferimento importanti: tre in Italia (Bologna, Altamura e Foggia) e altrettanti in Francia (Port-La-Nouvelle, Rouen e La Pallice).

 

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Chicago, Future Durum Wheat Index a +0,01% in due settimane

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 21 ottobre scorso risulta aver toccato 550,41 punti, poco più di 5,50 dollari Usa per bushel, calato lievemente di 0,07 punti sui 550,48 registrati due settimane fa, il 7 ottobre 2025 (-0,01%), quando invece si era registrato un aumento di 5,52 punti sui 544,96 registrati il 30 settembre 2025.


La sostanziale stasi delle ultime due settimane fa seguito ad un calo tendenziale registrato in tutto il mese di agosto e proseguito fino al 30 settembre, quando la quotazione perdeva 89,10 punti su quella del 29 luglio scorso, pari a 634,06 punti (-14,05%). Al momento, si osserva che l'indice difende la linea dei 550 punti che aveva lasciato dopo il 9 settembre 2025.

Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 21 ottobre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 22 ottobre 2025, è pari a 174,53 euro alla tonnellata, in aumento di 0,73 euro alla tonnellata sulla quotazione del 7 ottobre scorso, valorizzata al cambio dell'8 ottobre scorso in 173,80 euro alla tonnellata. Tale incremento è dato dal fatto che la pur lieve rivalutazione del dollaro Usa, pure rimasto nel frattempo intorno agli 0,86 euro per un dollaro Usa, ha ampiamente neutralizzato la quasi impercettibile diminuzione dell'indice in dollari Usa tra il il 7 ed il 21 ottobre 2025.

 

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Prezzi Fob canadesi aumentano tra 239 e oltre 250 euro

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 15 ottobre 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 280 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 239 euro alla tonnellata per quelli conclusi in eurovaluta, registrandosi sul 1° ottobre scorso aumenti di 10 dollari Usa e di 11 euro rispettivamente sui prezzi di 270 dollari e 228 euro fissati due settimane prima.

 

In particolare, dal 9 aprile al 15 ottobre 2025, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso 40 dollari rispetto ai 320 dollari di quotazione, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente, fino a calare al 15 ottobre di ben 51 euro di controvalore a 39 euro alla tonnellata (-17,59%).

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 15 ottobre 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 145 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 15 ottobre 2025 perdono 154 euro alla tonnellata.

 

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 20 ottobre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 406,56 dollari canadesi alla tonnellata, in rialzo di 1,87 dollari canadesi sui 404, 69 registrati il 6 ottobre scorso, quando si era verificato un rialzo di 0,53 sui 404,16 dollari canadesi alla tonnellata del 29 settembre 2025.

 

Rispetto al 2 settembre scorso, quando le quotazioni del Cwad sulla piazza di Vancouver erano ancora attestate a 420,31 dollari canadesi alla tonnellata, la perdita complessiva al 20 ottobre 2025 è pari a 13,75 dollari canadesi alla tonnellata.

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 20 ottobre scorso a Vancouver al cambio del 22 ottobre 2025 è pari a 250,27 euro alla tonnellata, in rialzo di 0,58 euro alla tonnellata sulla quotazione del 6 ottobre valorizzata in euro al cambio dell'8 ottobre 2025 e paria a 249,69 euro alla tonnellata.

 

Tale aumento delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende intanto dal seppur lieve rialzo delle quotazioni in dollari canadesi del prezzo Fob, smorzato però da una lieve svalutazione del dollaro canadese su euro, pur rimasto tanto ieri quanto due settimane fa intorno agli 0,62 euro per un dollaro canadese.

 

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Prezzo Fob Usa risale a quasi 255 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 17 ottobre 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Texas con consegna ottobre novembre 2025 è in una forchetta tra 290 e 300 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 295 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 12 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 14,50 dollari Usa sul prezzo medio Fob rilevato dal 5 settembre scorso dello stesso cereale, ma in partenza dai porti della regione dei grandi laghi e con consegna ottobre 2025.


L'ultimo calo, di 6,5 dollari, si era verificato il 9 luglio scorso, sulla precedente quotazione di 316 dollari a tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025. Il trend è sicuramente calante, basti pensare che solo il 24 gennaio scorso il Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi quotava 327 dollari Usa alla tonnellata e da allora al 26 settembre ha perso ben 32 dollari Usa di valore.

 

Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 17 ottobre scorso al cambio del 22 ottobre 2025 è pari a 254,76 euro alla tonnellata, in aumento di 1,06 euro alla tonnellata sulla quotazione del 3 ottobre scorso valorizzata al cambio dell'8 ottobre 2025 e pari a 253,70 euro alla tonnellata. Si tratta del terzo aumento consecutivo di questo valore in euro a quotazioni costanti del prezzo Fob del Northern Durum.

 

Anche tale rialzo del prezzo Fob in euro del Northern durum, stante la stabilità del valore in dolalri Usa, è stato conseguito da una rivalutazione della divisa Usa, comunque rimasta nell'arco delle due settimane considerate intorno agli 0,86 euro per un dollaro Usa tra l'8 ed il 22 ottobre 2025.

 

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Canada, prezzo all'ingrosso in lieve calo

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 20 ottobre 2025 ha rilevato - dal silo principale del Nord Ovest Saskatchewan - un prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine di 277,73 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 4,64 dollari canadesi sui 273,09 dollari canadesi registrati lo scorso 6 ottobre, quando pure si era registrato un ulteriore aumento di 4,77 dollari sul 29 settembre 2025.

 

Il 20 ottobre gli export basis per il Cwad diretto dal Saskatchewan al porto di Vancouver sono stati pari a 128, 83 euro alla tonnellata, in diminuzione di 2,77 dollari canadesi alla tonnellata sui 131,60 registrati il 6 ottobre 2025.

 

In pratica, il rialzo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità a Vancouver di 1,87 dollari canadesi alla tonnellata è stato spinto dall'aumento del prezzo all'ingrosso per l'esportazione sul silo principale del Nord Ovest Saskatchewan di 4,64 dollari canadesi, diminuito però dal calo dei costi di trasporto dal Saskatchewan al porto del Pacifico per 2,77 dollari canadesi alla tonnellata.

 

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Algeria acquista grano duro canadese e Usa

Secondo il report del 20 ottobre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, l'Algeria ha effettuato un ingente acquisto di grano duro canadese la scorsa settimana. L'Agenzia Statale Algerina per la Gestione dei Cereali ha comprato una quantità totale stimata di 400mila tonnellate di grano duro, di cui circa 310mila tonnellate di origine canadese e le restanti 90mila provenienti dagli Stati Uniti d'America. I prezzi incluso il trasporto e lo sbarco in Algeria si aggirano tra i 324 ed i 334 dollari Usa a tonnellata (tra poco più di 279 e poco meno di 288 euro alla tonnellata).

 

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Prospettive di mercato per il grano duro canadese

Secondo il report del 20 ottobre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Il raccolto canadese di grano duro è cresciuto rispetto alle previsioni iniziali, le stime successive indicano un raccolto più abbondante. La domanda iniziale è stata promettente e la notevole vendita di 310mila tonnellate all'Algeria non farà che migliorare le prospettive di esportazione nel breve termine". E sempre secondo gli analisti della Commissione "I rapporti provinciali indicano un raccolto superiore a quello di Statistics Canada, con il rapporto provinciale sul raccolto del Saskatchewan che tocca una media di 41 bushel per acro per il grano duro rispetto a una media di 33 di appena un anno fa. I prezzi di mercato si sono recentemente stabilizzati a livello nazionale dopo i minimi del raccolto. Si prevede che la produzione sul mercato supererà ampiamente i 6,5 milioni di tonnellate del raccolto previsto da Statistics Canada".

 

Secondo gli analisti della Commissione se "I prezzi dei raccolti a livello nazionale si sono stabilizzati e si attestano tra 7,50 e 7,75 dollari al bushel in Saskatchewan, con un aumento di circa 0,25 dollari al bushel nell'ultimo mese", si prevede anche che "la domanda globale di importazioni scenderà da 9,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso a 8,6 milioni di tonnellate quest'anno, con una maggiore produzione globale prevista a 37,2 milioni di tonnellate rispetto alle 36,4 milioni di tonnellate dell'anno scorso, di cui 6,5 milioni di tonnellate provenienti dal Canada".

 

Infine, con "Il raccolto Ue a 8,3 milioni di tonnellate rispetto alle 7,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso" e "le scorte finali, previste quest'anno a livello globale, pari a 7,5 milioni di tonnellate rispetto alle 6,7 milioni di tonnellate dell'anno scorso" "il grano duro canadese dovrà essere competitivo". Infine gli analisti giudicano buoni i prezzi spuntati con le prime esportazioni verso Ue e Nord Africa.

 

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La qualità del raccolto canadese migliora ma poco

Secondo la Commissione la qualità del grano duro canadese mietitura 2025 stando alle analisi più recenti, risalenti al 6 ottobre scorso è migliorata, come rilevato dalla Canadian Grain Commission. Infatti secondo questo ultimo report "il 48% dei campioni del 2025 è classificato come Cwad 1 o 2 rispetto al 73% dell'anno scorso (Rapporto finale di dicembre). Il 5% del grano duro nel 2025 rientra nella categoria Cwad 3 rispetto al 12,5% dell'anno scorso". Solo due settimane fa la situazione era apparsa ben peggiore, con il 41% dei campioni classificati come Cwad 3, il 25% come Cwad 2 e solo il 18% come Cwad 1. Quello che non cambia è il contenuto proteico, che si terrà in ogni caso al di sotto del 15%, a causa delle abbondanti piogge in fase di pre raccolta.

 

Ai fini del mercato italiano, va da sé che se già lo scorso anno le partite di Canadese 1 al 15% di proteine uscirono presto di quotazione, da quest'anno saranno praticamente introvabili, dato che il frumento duro canadese non arriverà al 15%. Peraltro per monitorare il mercato italiano, AgroNotizie® punta sul Canadese 2, che dovrebbe comunque avere un livello qualitativo, almeno per tenore proteico, tale da potersi considerare pastificabile.

 

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Panoramica Italia

In questa tabella riassumiamo le quotazioni puntuali del grano duro fino nelle principali borse merci italiane con l'indicazione della variazione rispetto alla seduta di due settimane fa. Questa tabella non ha la pretesa di essere esaustiva: per i dettagli completi e l'analisi per singola piazza, si veda la sezione dedicata più sotto.

 

Piazza Seduta  Prezzo minimo / massimo (€/t)

Variazioni

(€/t)

Foggia 22 ottobre 2025 287-292 +7
Roma 22 ottobre 2025 255-258 +5
Napoli 21 ottobre 2025 320-330 Stabile
Bari 21 ottobre 2025 282-287 +2
Milano Nord 21 ottobre 2025 284-289 +2
Milano Centro 21 ottobre 2025 301-306 +2
Altamura 17 ottobre 2025 287-292 +7
Bologna 16 ottobre 2025 272-277 +2

 

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Borsa Merci Foggia

Borsa Merci di Foggia ieri - 22 ottobre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 287 euro alla tonnellata sui minimi e 292 euro sui massimi, in aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 15 ottobre, quando invece si era manifestato un rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta dell'8 ottobre scorso, giorno in cui i prezzi erano rimasti invece invariati sulla seduta del 1° ottobre 2025.

 

Nella seduta di borsa del 22 ottobre, i delegati di Coldiretti Foggia hanno disertato la commissione perché l'organizzazione agricola "ritiene ormai necessario superare definitivamente il sistema delle borse merci territoriali, sostituendolo con la Commissione Unica Nazionale" è scritto in una nota di Coldiretti Puglia.

 

Con i valori del 22 ottobre, i prezzi risultano inferiori di 18 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile era attestato su una forchetta di 305-310 euro alla tonnellata.

 

Inoltre, le quotazioni del 22 ottobre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 50 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 63 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 22 ottobre 2025 perdite per 168 euro alla tonnellata.

 

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Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 22 ottobre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 255 euro alla tonnellata sui minimi e a 258 euro sui massimi, in aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 15 ottobre e di 5 euro sull'ancora precedente seduta dell'8 ottobre 2025, quando era rimasto stabile sulla seduta del 1° ottobre scorso.

 

I valori del 22 ottobre risultano in perdita di 20 euro alla tonnellata sui minimi e di 22 euro sui massimi sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi.

 

I prezzi del 22 ottobre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 57 euro alla tonnellata sui minimi e di 64 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano all'8 ottobre 2025 perdite pari a 150 euro alla tonnellata sui minimi e a 157 euro sui massimi.

 

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Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 21 ottobre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 30 settembre 2025 in avanti, quando si era registrato un rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 23 settembre.

 

Le quotazioni del 21 ottobre risultano inferiori di 3 euro sui minimi e superiori di 5 sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, ovvero 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quotazione del 21 ottobre 2025 risulta più bassa di 40 euro sui minimi e di 35 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.

 

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 30 euro sui minimi e 25 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 21 ottobre 2025 perdite pari a 145 euro sui minimi e 150 euro sui massimi.

 

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Borsa Merci Bari

La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 21 ottobre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 282 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi, in aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 14 ottobre scorso, quando invece era rimasto stabile sui valori del 7 ottobre 2025.

 

Le quotazioni del 21 ottobre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 23 euro e sui massimi di 22 euro.

 

Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta della nuova produzione del 21 ottobre 2025 - sono stati invece bruciati 63 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 67 euro alla tonnellata.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 21 ottobre 2025 perdite pari a 163 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 21 ottobre 2025 non è stato quotato. Il frumento duro canadese 2 nella stessa data è stato invece rilevato a 299 euro alla tonnellata sui minimi e a 304 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 14 ottobre, quando invece aveva perso 2 euro sulla forchetta 301-306 euro battuta nella seduta del 7 ottobre 2025.

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 21 ottobre 2025 non è stato quotato.

 

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Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 21 ottobre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 284 euro alla tonnellata sui minimi e 289 euro sui massimi, in aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 14 ottobre scorso, quando si era mantenuto stabile fin dalla seduta del 16 settembre 2025 a 282-287 euro alla tonnellata. Si tratta di quotazioni inferiori di 28 euro sui minimi e di 30 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 21 ottobre 2025 risultano in calo di 61 euro sui minimi e di 66 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 21 ottobre 2025 perdite pari a 131 euro alla tonnellata sui minimi e 136 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 301 euro alla tonnellata sui minimi e 306 euro sui massimi, in aumento sulla precedente seduta del 14 ottobre scorso, quando si era mantenuto stabile fin dalla seduta del 16 settembre 2025 a 299 euro sui minimi e 304 sui massimi. Si tratta di quotazioni inferiori di 20 euro sui minimi e di 25 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 21 ottobre 2025 risultano in calo di 61 euro sui minimi e di 66 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 21 ottobre 2025 pari a 129 euro alla tonnellata sui minimi e a 134 euro sui massimi.

 

Il 21 ottobre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 9 settembre scorso in avanti, quando invece si era rilevato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di valori inferiori di 15 euro sui minimi e di 19 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 21 ottobre 2025 a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 23 settembre scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 16 settembre scorso, giorno in cui avevano perso altri 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 55 euro alla tonnellata sui minimi e 60 euro sui massimi fino al 7 ottobre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 182 euro alla tonnellata sui minimi e 187 sui massimi.

 

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Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 17 ottobre 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 287 euro alla tonnellata sui minimi e 292 euro sui massimi, prezzi in aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 10 ottobre scorso, quando si era verificato un primo aumento di 5 euro sui valori del 3 ottobre 2025, quando ancora i valori si mantenevano stabili sui livelli del 26 settembre 2025 a 280 euro sui minimi e 285 sui massimi.

 

Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 18 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024 esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi. La quotazione del 17 ottobre scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 60 euro alla tonnellata.


E si registra un deprezzamento di 63 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 17 ottobre 2025 pari a 168 euro alla tonnellata.


Il 17 ottobre 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. Mentre nella stessa data il grano duro canadese di seconda qualità è stato quotato a 298 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, stabile sul 10 e sul 3 ottobre scorsi, quando invece si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 26 settembre scorso.

 

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Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 16 ottobre 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 272 euro alla tonnellata sui minimi e 277 euro sui massimi, in aumento di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 9 ottobre scorso, quando invece i valori erano rimasti stabili sui 270-275 euro già fissati il 2 ottobre 2025.

 

Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 21 euro alla tonnellata. I valori del 16 ottobre 2025 risultano in calo di 63 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 16 ottobre 2025 pari a 148 euro alla tonnellata.

 

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Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 22 ottobre 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 13 ed il 20 ottobre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 22 ottobre 2025, danno 7 piazze in aumento e 6 stabili su 13 monitorate contro le 10 piazze stabili, 2 in aumento ed una in calo registrate lo scorso 8 ottobre 2025.

 

In questa fase, gli effetti dei pesanti movimenti al ribasso delle scorse settimane risultano esauriti, i prezzi sono in lieve ripresa un po' ovunque, anche se alcune piazze sono visibilmente ferme sui valori immediatamente successivi ai ribassi, come Matera, che non va oltre i 280 euro alla tonnellata conseguiti dopo i crolli delle scorse settimane.

 

È da rilevare che in ogni caso i progressi sono minimi e permangono prezzi veramente molto bassi, specie in alcune realtà, come quella siciliana, che vedono prezzi medi da produttore non superiori a 240,5 euro alla tonnellata e nonostante i rialzi segnalati nella tabella sottostante.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 22 ottobre 2025
(Fonte Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 22 ottobre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 272 euro alla tonnellata sui minimi e 277 euro sui massimi, in aumento di 4 euro alla tonnellata sulle precedenti rilevazioni di AgroNotizie® dell'8 ottobre 2025.


Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 9 ottobre 2025.

 

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