Sono in arrivo i fondi per filiere strategiche, il modello, già applicato nelle campagne scorse, a partire dal 2020, prevede uno stanziamento che per la campagna 2023 ammonta a 5 milioni di euro per il mais e 5 milioni di euro per legumi e soia. Per puntare all'aiuto occorre aver sottoscritto un contratto di filiera prima della scadenza per la presentazione della domanda, prevista per il 10 novembre 2023.

 

La base giuridica di questa misura è il Decreto Ministeriale 2 febbraio 2022 numero 48421, che ha modificato il Decreto 3 aprile 2020 che aveva istituito il Fondo per la Competitività delle Filiere Agricole con il fine di sostenerne lo sviluppo e gli investimenti. 

 

Il Decreto del 2022 ha ripartito i fondi disponibili su filiere ritenute strategiche, privilegiando quelle che si adattano alla possibilità di sottoscrizione di contratti di filiera, in modo da moltiplicare l'effetto dello stanziamento pubblico, attraverso la stabilizzazione dei rapporti tra agricoltori e trasformatori.

 

I beneficiari sono le imprese agricole che abbiano già sottoscritto, entro il termine di scadenza della domanda di contributo, contratti di filiera di durata almeno triennale, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, o che sottoscrivano contratti di filiera di durata almeno triennale con imprese di trasformazione e/o commercializzazione.

 

Il contratto va sottoscritto prima di presentare domanda di aiuto e la domanda di aiuto può essere presentata sul portale Sian dal 10 ottobre al 10 novembre 2023.

 

Il contratto di filiera o l'impegno od il contratto di coltivazione sottoscritto deve indicare la superficie oggetto di contratto (che non può eccedere quella dichiarata nel Piano Colturale) e deve essere allegato alla domanda di aiuto.

 

L'aiuto spetta per la superficie coltivata a mais, legumi (pisello da granella, fagiolo, lenticchia, cece, fava da granella, favino da granella) e soia. E queste stesse colture non sono ammesse invece se vengono destinate a insilato, produzione di seme, foraggio e produzione energetica.

 

La superficie massima avente diritto all'aiuto è pari a 50 ettari. Per la campagna 2023 l'aiuto concedibile è di 100 euro ad ettaro coltivato a mais o proteine vegetali oggetto del contratto, salvo riduzione del medesimo aiuto in caso di superamento dei fondi disponibili.