La Piattaforma My AgriCat è lo strumento che, in caso di danni alle produzioni agricole causati da eventi catastrofali meteoclimatici, consente agli agricoltori di presentare una denuncia per l'intervento del Fondo AgriCat con una procedura semplice, guidata e totalmente digitalizzata. Di recente è diventata operativa ed è a disposizione di tutti gli agricoltori che abbiano presentato la domanda unica per la Pac 2023, con una copertura parziale dei danni incorsi allea colture indicate nel piano di coltivazione annesso alla domanda unica della Pac per la campagna 2023 dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. E c'è una novità: c'è ancora tempo per presentare le denunce di sinistro, in forza della Circolare n. 3 emessa da AgriCat Srl, la Società che gestisce il Fondo Catastrofale, cofinanziato con una costola del primo pilastro della Politica Agricola Comune.

 

La Piattaforma My AgriCat è integrata nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian) e a esso direttamente interconnessa. Questa rappresenta l'unica modalità prevista per accedere alle indennità del Fondo AgriCat. Pertanto, per avere accesso alle indennità del Fondo AgriCat, in seguito a un evento catastrofale, gli agricoltori, in modo diretto o tramite i propri Centri di Assistenza Agricola (Caa), dovranno presentare, tramite la Piattaforma My AgriCat, una denuncia di sinistro per danni causati alle produzioni agricole dagli eventi gelo o brina, siccità e alluvione, che sono gli unici eventi coperti dal Fondo.

 

Vale la pena ricordare che il Fondo Agricat, cofinanziato da un prelievo del 3% su quanto toccherebbe ad ogni agricoltore sulla domanda unica della Pac base, è da intendersi sempre come fondo integrativo all'azione risarcitoria delle polizze assicurative incentivate, copre i danni del solo mancato raccolto di frutti, ortaggi e altre colture erbacee e non anche quelli derivanti da danni alle coltivazioni arboree o comunque legnose.

 

Per i danni a strutture o infrastrutture aziendali e i danni alle piante da frutto o viti si può invece ricorrere agli appositi strumenti delle misure previste dai Csr, Complementi allo Sviluppo Rurale, delle regioni.

 

Secondo quanto stabilito dalla Circolare numero 3 del 9 giugno 2023 emessa da AgriCat Srl (soggetto gestore del Fondo) che ha parzialmente modificato la Circolare numero 2 dell'11 maggio scorso, i termini di presentazione della denuncia di sinistro sono ora cosi articolati:

  • Aziende ricadenti nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Rimini, Reggio Emilia, Ravenna e Forlì Cesena, nei comuni toscani di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Londa e nei comuni marchigiani di Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro Auditore e Urbino: in questo caso la denuncia di sinistro (in applicazione del Decreto Legge numero 61 del 1° giugno 2023) va presentata entro il 31 agosto 2023;
  • Aziende ricadenti in tutte le altre zone d'Italia: in questo caso la presentazione delle denunce di sinistro è stata comunque prorogata e va presentata tra meno di un mese: entro il 25 luglio 2023.

 

Una volta ricevute le denunce di sinistro AgriCat Srl riconosce innanzitutto il verificarsi dell'evento catastrofale, dopo di che organizza la fase dei rilievi in campagna. Il soggetto gestore individua le aree colpite sulla base di mappe elaborate attraverso indicatori agrometereologici, secondo le diverse avversità.

 

A seconda della posizione assicurativa dell'agricoltore che ha presentato denuncia di sinistro, varia la tipologia della rilevazione e il soggetto che invia i tecnici per i rilevi.

 

Nei casi in cui oltre al Fondo Catastrofale sia attiva anche una polizza assicurativa agevolata che copra i danni da avversità catastrofali, la verifica del nesso di causalità tra evento e danno, nonché la definizione della perdita di resa è demandata ai tecnici incaricati dalla compagnia di assicurazione, che eseguiranno rilievi su base puntuale.

 

Diversamente, nel caso in cui non via sia la coesistenza di una copertura assicurativa per avversità catastrofali, l'esistenza del nesso di causalità tra evento e danno e la sua stessa quantificazione, è demandata ai tecnici incaricati dal Fondo Catastrofale che eseguiranno rilievi campionari e su base areale e non puntuale come nel caso precedente.

 

Ampia è poi la casistica per la definizione dell'indennizzo: intanto è necessario che il danno rilevato sia superiore al 20% (soglia minima) rispetto alla produzione media secondo ciascuna combinazione tra codice unico di identificazione di azienda agricole - comune - evento per tipologia di produzione come indicata nell'allegato 1 del Piano Gestione Rischi in Agricoltura 2023.

 

Dopo di che i valori delle colture danneggiate sono legati a precisi valori indici calcolati in euro per ettaro danneggiato. Ma le cifre derivanti da questa apparentemente semplice moltiplicazione vanno poi ridotte dalle franchigie che il Fondo Catastrofale applica, diverse per aree colturali e condizioni assicurative delle aziende che presentano domanda di sinistro.

 

Pertanto, è bene sapere, che fatto 100 il danno alla produzione ricavata mediante l'utilizzo dei valori indici, l'indennizzo netto del Fondo AgriCat oscillerà tra il 10% ed il 20%.