Lombardia
Nocciole, filiera in crescitaNel triennio dal 2018 al 2021 sono triplicati gli ettari coltivati a nocciole, passando dai 127 ettari di tre anni fa ai 347 attuali, con Pavia che la fa da padrona con 153 ettari. “Da anni abbiamo dichiarato l'intenzione di creare una vera e propria filiera della nocciola lombarda – sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi – dialogando con agricoltori diversi nei territori più vocati per stimolarli a credere nel progetto. Ci stiamo rapportando con diversi players importanti attivi nell'industria di trasformazione della nocciola, interessati in modo particolare alla materia prima prodotta dalla regione”.
“Si tratta – continua Rolfi – di un settore dal potenziale economico enorme, perché vi è una continua richiesta sui mercati. L'Italia è il secondo produttore mondiale, ma ancora troppo distanziata dalla Turchia, paese dal quale ancora importiamo molto. Diviene fondamentale investire in questo settore e valorizzarne nel modo corretto la materia prima italiana”.
Emilia-Romagna
Food, ottime notizia lo stop ai dazi Usa per il distretto del cibo emiliano-romagnoloGrande soddisfazione in Emilia-Romagna per l'accordo raggiunto tra Unione europea e Stati Uniti che prevede il blocco dei dazi per i prossimi cinque anni. “Una grande notizie per il nostro settore agroalimentare – commenta l'assessore regionale all'Agricoltura Alessio Mammi – La politica delle barriere doganali stava infatti penalizzando prodotti d'eccellenza dell'Emilia Romagna, come il Parmigiano Reggiano. Effetti disastrosi i dazi, su un comparto da 8 miliardi di valore per l'export, di cui l'8% verso gli Stati Uniti”.
“Continueremo a batterci per difendere sempre la qualità del Made in Emilia Romagna – conclude l'assessore – la nostra economia è fatta di tanti prodotti straordinari e continueremo a promuoverli anche tramite i nostri canali istituzionali consolidati del commercio internazionale”.
Piemonte
Psr, raggiunto l'obiettivo del 95% di spesa per le misure a superficieLa Regione Piemonte, insieme all'Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura, ha dato il via libera alla liquidazione di 22 milioni di euro complessivi di contributi alle aziende agricole piemontesi, che hanno partecipato ai bandi relativi alle misure a superficie per il Psr 2020. Entro il 30 giugno 2021 il 95% degli importi richiesti nel 2020 saranno così raggiunti. Diversamente sarebbe scattato il disimpegno automatico, con la conseguente restituzione all'Ue di una quota di risorse concesse e non spese entro i termini stabiliti. “Anche nel 2021 la Regione Piemonte è riuscita a centrare l'obiettivo – ha ricordato l'assessore regionale all'Agricoltura Marco Protopapa – nonostante le difficoltà collegate alla pandemia siamo riusciti a istruire nei tempi previsti le domande sulle misure a superficie del Psr, garantendo così liquidità alle nostre aziende agricole”. Le misure relative a questa tornata riguardano pagamenti per l'ambiente, l'agricoltura biologica e le indennità compensative per le zone montane.