A chi spetta?
L'indennizzo di disoccupazione agricola spetta ai lavoratori agricoli dipendenti - sia a tempo indeterminato che a tempo determinato - che hanno perso il lavoro e che ne fanno richiesta all'Inps.La domanda può essere fatta da tutti i lavoratori agricoli dipendenti che abbiano perso il lavoro o che abbiano dovuto smettere di lavorare non per loro volontà, eccetto nel caso di maternità (o paternità) e di dimissioni per giusta causa.
La domanda può essere presentata anche da piccoli coloni o da coadiuvanti familiari di agricoltori o da piccoli coltivatori diretti che hanno versato fino a cinquantuno giornate di iscrizione negli elenchi nominativi agricoli mediante versamenti volontari.
L'indennizzo non spetta invece ai lavoratori extracomunitari senza permesso di soggiorno permanente, ai pensionati, ai lavoratori iscritti anche a una gestione autonoma o a una gestione separata di previdenza per l'intero anno o per un numero di giornate superiori a quelle lavorate come dipendente, a chi ha rinunciato volontariamente al lavoro.
Inoltre non spetta a chi non ha presentato la domanda entro il termine previsto, cioè entro il 31 marzo 2021.
Come fare per presentare la domanda?
La domanda deve essere presentata o tramite modalità telematica sul portale dell'Inps se si è in possesso del Pin, o contattando il numero verde 803164 da telefono fisso (lo 06164164 se da telefono cellulare) o tramite professionisti o Caf abilitati, entro il 31 marzo 2021.Quanto è l'indennizzo?
Il contributo sarà pari al 40% dello stipendio per i lavoratori a tempo determinato, meno un 9% di contributo di solidarietà, e del 30% per i lavoratori a tempo indeterminato. Il contributo sarà calcolato in base alle giornate lavorate: sarà pagata cioè una cifra pari al 40% (meno il contributo di solidarietà) o al 30% dello stipendio per ogni giornata effettivamente lavorata nel 2018 prima della perdita del lavoro.Come viene pagata?
L'indennizzo verrà pagato tutto insieme in una unica soluzione tramite un bonifico bancario o un accredito su un libretto postale o una carta prepagata che abbiano un Iban.Nella domanda infatti deve essere specificato che tipologia di pagamento si desidera e deve essere indicato l'Iban su cui deve essere fatto il versamento.
Per importi sotto i mille euro l'indennizzo può essere pagato anche in contanti presso un ufficio postale, dove sarà necessario presentare un documento di identità, il codice fiscale e l'originale della lettera di avviso della disponibilità del pagamento inviata all'interessato via posta.
Per informazioni più dettagliate si rimanda alla pagina ufficiale del sito dell'Inps dedicata all'argomento.