A pesare è la crescita del valore dell'import, che seppur in diminuzione in termini quantitativi, è aumentato a livello assoluto in termini di esborso monetario. Il calo quantitativo si è attestato sul -2,4%, con un aumento di 48,2 milioni di euro nei valori (+10,5%) rispetto al primo mese del 2018. Crescono gli arrivi di grano duro (+110mila tonnellate) e i semi oleosi (+33mila tonnellate), mentre calano il grano tenero (-99mila tonnellate), il mais (-6.200 tonnellate) e altri cereali minori (-7.300 tonnellate).
Brusca frenata anche per le farine proteiche, con una riduzione di 55.500 tonnellate (-19%). Aumento per l'import di riso di 1.800 tonnellata (+10%). Sul fronte dell'export, anche qui cala il quantitativo (-9,1%), mentre cresce il valore (+5,1%). Diminuisce la vendita all'estero di cereali in granella (-50mila tonnellata di grano duro), mentre crescono le paste alimentari (+5,5%) e i mangimi a base di cereali (+29%).
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti
Autore: Lorenzo Pelliconi