Si tratta di 18 progetti, che coinvolgeranno 561 aziende che sono state giudicate 'capaci di aggregarsi per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e produrre azioni di rilancio', come recita il comunicato della regione.
Altri 16 progetti presentati sono stati ammessi, ma non finanziabili per mancanza di risorse, mentre 20 progetti non sono stati ammessi, in quanto non considerati idonei.
La priorità è stata assegnata ai progetti incentrati sulle filiere considerate maggiormente in difficoltà, nello specifico quella olivo-oleicola, quella cerealico e quelle zootecniche su bovini e ovicaprini.
In particolare sono stati approvati 5 progetti sulla filiera olivo-oleicola con finanziamento di 9,5 milioni per un investimento complessivo di oltre 21 milioni di euro. Altri 5 progetti sulla filiera del grano duro e tenero per con un contributo di 7,5 milioni per un investimento di 17 milioni, 2 progetti sulla filiera dell'allevamento bovino e un progetto su quello ovicaprino con 5 milioni di contributo su 11 di investimento.
In più sono stati finanziati 2 bandi multifiliera, uno sulla cerealicoltura biologica e uno sull'agricoltura biologica in generale, 2 progetti su colture industriali, e un progetto sulla filiera vitivinicola.
Per la giunta regionale i Pif rappresentano una grande opportunità in grado di attivare sinergie e muovere investimenti che, per il bando in questione, raggiungeranno un totale di 67 milioni di euro.
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Fonte: Regione Toscana