Fanno parte del Comitato docenti e ricercatori dell'Università degli Studi del Sannio, quali il prorettore Massimo Squillante, Rossella Del Prete, Luigi Glielmo, Salvatore Rampone, Ettore Varricchio, Francesco Vespasiano. Nutrita anche la pattuglia di ricercatori del Consiglio nazionale per le ricerche: Antonio Paolo Leone (Isafom), Mario Malinconico (Ipcb), Pasquale Mormile (Isasi) e Marina Piccirillo (Icar).
Entrano nel nuovo comitato Francesco Calvanese e Grazia Moffa dell’Università di Salerno, Rossana Maglione (Futuridea), Rosanna Filosa (Università Luigi Vanvitelli di Caserta), Francesco Saverio Coppola (Università Parthenope di Napoli), Astolfo Zoina (Università degli Studi Federico II di Napoli) e Carmine Mongiello (Enea).
Il Comitato è stato integrato con una folta rappresentanza di agronomi, viste le numerose iniziative di ricerca nel settore primario: Imma Florio, Antonio Castellucci, Antonio Di Gennaro, Italo Santangelo, Maria Luisa Varricchio. Per gli aspetti di cura del paesaggio rurale sono stati scelti gli architetti Melania Cermola, Mario Festa, Nazzareno Iarrusso, Antonio Iadicicco.
Infine sono stati inseriti i professionisti Claudio Melillo, sannita attivo da anni a Milano, Mario Pedicini, giornalista e già provveditore agli studi, che si occuperà di divulgazione scientifica, Anna Zollo, Silvio Baccari e Francesco Liucci, manager sannita operante da anni nel Regno Unito dopo essersi formato a Oxford.
"La riorganizzazione del Comitato scientifico si è resa indispensabile alla luce dei tanti progetti in cui è coinvolta Futuridea e delle tante partnership istituzionali attivate" è scritto nella nota. Inoltre la formalizzazione del nuovo Comitato è il primo step della riorganizzazione di Futuridea, che per diventare fondazione attende il compiersi della riforma del terzo settore.
La riorganizzazione di Futuridea infine, riconosciuta dal ministero per l’Istruzione e la ricerca scientifica come Ente di ricerca, seguirà i numerosi traguardi raggiunti in questi dieci anni, e sarà propedeutica ad una nuova fase di programmazione e divulgazione scientifica, nonché di impegno culturale per una nuova governance territoriale delle aree interne.